Venezia, 12 giugno 2025 – «Stanziare risorse per la gestione della crisi occupazionale del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, e prevedere misure di sollievo economico a favore delle imprese in difficoltà, ma anche facilitare l’accesso a incentivi: sono alcune delle misure che chiedo nella risoluzione da me depositata in Consiglio regionale del Veneto a sostegno del comparto Calzaturiero e tessile della Riviera del Brenta. Un settore che costituisce uno dei poli manifatturieri più importanti a livello nazionale ed europeo, un’eccellenza del Made in Italy, che oggi sta attraversando una profonda crisi». A dirlo è Francesca Scatto, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Sesta commissione consiliare.
«Stiamo parlando di un distretto che si estende tra le province di Venezia e Padova, coinvolgendo oltre 500 imprese ed un fatturato di oltre 2 miliardi di euro, che dà occupazione diretta e indiretta a diverse migliaia di lavoratori, in particolare nei Comuni di Stra, Fiesso d’Artico, Vigonza, Fossò, Vigonovo, Dolo, Mira, e in parte della cintura urbana padovana e veneziana – spiega Scatto -. La crisi conseguente al Covid-19, con il crollo della domanda dei beni di lusso, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, la delocalizzazione portata avanti da alcuni grandi marchi, sta generando un drammatico impatto sociale, con aumento dei licenziamenti, perdita delle competenze specialistiche e artigianali, un indebolimento del tessuto produttivo locale. Una situazione a cui è urgente porre rimedio. Nella mia risoluzione, quindi, chiedo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di stanziare maggiori risorse, attraverso l’estensione e la proroga degli ammortizzatori sociali, con strumenti flessibili e modulati sulla specificità del distretto produttivo, ma anche di rafforzare e semplificare l’accesso agli incentivi del piano “Transizione 4.0”, con misure dedicate alle piccole e medie imprese del settore calzaturiero, sostenendo gli investimenti in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Inoltre, invito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a predisporre un tavolo di crisi nazionale dedicato al settore calzaturiero e moda e a promuovere, d’intesa con il sistema delle imprese e della formazione professionale, iniziative per la riqualificazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo e per la valorizzazione delle competenze distintive del distretto. È fondamentale che sia riconosciuta la strategicità del distretto calzaturiero e della moda della Riviera del Brenta all’interno delle politiche di tutela e promozione del Made in Italy, prevedendo misure strutturali a sostegno dei distretti produttivi in crisi, e salvare un polo manifatturiero di eccellenza, apprezzato e invidiato in tutto il mondo».