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Sandonà (Lega-LV): «West Nile, il Comune di Padova permetta un maggiore ricorso ai trattamenti adulticidi per ridurre il numero di zanzare nei giardini e parchi privati»
Pubblicato il 20 Luglio 2022

Venezia, 20 luglio 2022 – «Con la crescita del numero dei casi conclamati di virus West Nile nel Padovano, cresce anche la preoccupazione della popolazione che, quindi, si sta affrettando a chiedere maggiori interventi di disinfestazione di parchi e giardini, pubblici ma anche condominiali e privati. Il problema è che un’ordinanza del Comune di Padova, datata 13 aprile, che pure permette trattamenti larvicidi seppur con delle precise indicazioni, impone restrizioni troppo stringenti per l’utilizzo di trattamenti adulticidi, più radicali ma anche più efficaci in caso di un numero elevato di esemplari di zanzare, vettori del virus. Il Comune quindi dovrebbe valutare un allentamento delle restrizioni per questo tipo di trattamento, visto il periodo emergenziale, in modo tale da evitare un peggioramento della situazione attuale». A chiederlo è Luciano Sandonà, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta.

«Quest’anno, in base alle indicazioni del Comune, le ditte di disinfestazione che si occupano della bonifica di condomini o aree private prima di poter far ricorso a trattamenti adulticidi, devono applicare la tecnica dell’human landing, un’esca umana che permetta il campionamento di zanzare, inviando poi in Comune una documentazione con foto, ora e luogo dell’intervento di campionamento. Una procedura, però, costosa e particolarmente complessa che in genere viene effettuata da tecnici specializzati come quelli dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Vista però la situazione di emergenza, sarebbe bene ampliare il trattamento larvicida e, al contempo, permettere che il trattamento adulticida sia effettuato dopo un normale sopralluogo dei tecnici delle ditte, eventualmente prevedendo controlli a campione del Comune durante la procedura. Ricordiamo, tra l’altro, che parliamo di personale specializzato e autorizzato, in grado quindi di valutare il livello di rischio. È giusto salvaguardare altri animali e insetti che potrebbero essere messi a rischio da trattamenti disinfestanti estremi, ma in caso di emergenza, come quello appunto dovuta al West Nile, si dovrebbe permettere il ricorso a trattamenti più radicali, come gli adulticidi, per tutelare la salute dei cittadini».