Venezia 11 dic. 2024 – “È stata approvata dall’Assemblea legislativa veneta la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), che rappresenta il principale strumento della programmazione regionale, come previsto dal Decreto Legislativo n. 118/2011 in materia di armonizzazione contabile. Un documento necessario che impone che le Regioni ispirino la propria gestione al principio della programmazione, adottando a tal fine il bilancio triennale di previsione finanziario, elaborato sulla base delle linee strategiche e delle politiche contenute appunto nel DEFR. Un lavoro importante per il quale ringrazio le strutture che vi hanno lavorato come sempre con competenza, professionalità e preparazione. E i colleghi consiglieri che hanno approvato questo importante documento programmatico. La nostra regione segue gli obiettivi programmatici ‘25 – ‘27 pur con il contenimento della spesa guarda al futuro e avanti con decisione”.
Le dichiarazioni sono di Luciano Sandonà (Lega – LV), presidente della Prima commissione consiliare.
“Con l’introduzione di nuove regole europee si prevede che da quest’anno la programmazione economica e di bilancio nazionale venga definita attraverso l’elaborazione di un Piano Strutturale di Bilancio (PSB) di medio termine – spiega il presidente della Prima commissione – un primo atto formale conseguente alla riattivazione dei vincoli e delle procedure del Patto di stabilità e crescita, sospesi per fronteggiare gli effetti economici della pandemia. Il provvedimento inizia con il capitolo relativo al quadro macroeconomico che offre una disamina ad ampio raggio, che spazia dallo scenario internazionale per calarsi poi in quelli italiano e veneto, relativamente agli aspetti più rilevanti per l’economia. Spazio anche alle imprese, all’export, al turismo, al mercato del lavoro e all’andamento degli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES). Nel capitolo 3 relativo al quadro di riferimento di finanza pubblica, si riportano le previsioni su prodotto interno lordo e inflazione assunti per la redazione degli scenari di finanza pubblica e regionale, le relazioni finanziarie Stato-Regioni, con particolare attenzione ai temi della Sanità e del Trasporto Pubblico Locale, lo stato di attuazione del Federalismo fiscale e dell’Autonomia differenziata, nonché alcune considerazioni sulla riforma fiscale e salvaguardia dell’autonomia finanziaria regionale. Nel capitolo 4 (quadro di riferimento della spesa), il DEFR 2025-2027, con relativa NADEFR, si rapporta con il bilancio. Nel capitolo 5 viene esposto un quadro sintetico della programmazione europea, con riferimento ai fondi europei sia per il settennio in fase di chiusura 2014-2020 che per quello, avviatosi, 2021-2027; nonché di quella nazionale, anche aggiornando lo stato di programmazione e attuazione della politica di coesione, dello sviluppo rurale, delle politiche marittime, della pesca e dell’acquacoltura. Il capitolo 6 rappresenta i collegamenti tra il DEFR e i principali strumenti della programmazione regionale, quali il Programma di Governo 2020-2025 e la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), approvata dal Consiglio regionale con deliberazione amministrativa n. 80 del 20 luglio 2020, che delinea le traiettorie future per uno sviluppo sostenibile del Veneto al 2030 in chiave sociale, economica e ambientale”.
“L’impegno dell’amministrazione regionale continua ad andare verso un modello di sviluppo in grado di migliorare il benessere economico, la coesione sociale e il rispetto dell’ambiente – mette in evidenza Sandonà – Al termine di questi capitoli di inquadramento e coordinamento generale, sono presenti, a seguire, rispetto alla descrizione dei contenuti di Missioni e Programmi, al capitolo 8 (“Gli obiettivi operativi prioritari attuativi degli obiettivi strategici 2025-2027”), le schede obiettivo, attuative delle linee strategiche individuate nel DEFR. A chiusura del documento, il DEFR contiene, al capitolo 9, gli indirizzi alle Società controllate e partecipate dalla Regione del Veneto nonché agli Enti ad essa strumentali”.
“A conclusione di questa relazione unificata sulle PDA n. 78 e n. 87, va detto che in data 30 ottobre 2024 la Prima commissione ha consultato una platea qualificata di soggetti portatori d’interesse, valutando le osservazioni che i medesimi hanno formulato nel corso della seduta o depositato, anche successivamente, in forma scritta”, conclude Luciano Sandonà.