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Piano Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Zecchinato (Lega – LV): “Votato in aula l’aggiornamento del Piano per il Parco Dolomiti Bellunesi con importanti modifiche”
Pubblicato il 15 Aprile 2025

Venezia, 15 aprile 2025 – “Abbiamo votato oggi in Aula l’aggiornamento del Piano per il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, istituito con Decreto del Ministro dell’Ambiente 20 aprile 1990. Un documento molto importante per il territorio bellunese e per la Regione del Veneto. Con Decreto del Presidente della Repubblica il 12 luglio 1993 era stato successivamente istituito l’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, con l’aggiornamento della cartografia e l’inserimento di nuovi territori in regime di “zona di protezione agrosilvopastorale” e confermata la zonizzazione individuata attraverso il Decreto Ministeriale del 1990. Fra i principali motivi ispiratori dell’istituzione del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi vi è la grande ricchezza e specificità delle specie floristiche e faunistiche che si possono ritrovare nei diversi ambiti che lo costituiscono, distinguibili per le loro singolarità geologiche, eco morfologiche, vegetazionali e antropiche. Da sottolineare che il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi è stato il primo in Italia a dotarsi di un Piano quale strumento di tutela del patrimonio naturale, persegue gli obiettivi di conservazione della natura, contemperandoli con l’esigenza di salvaguardia dell’identità culturale del territorio e di sviluppo dell’economia locale”. Lo scrive il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Zecchinato, relatore del progetto votato in Consiglio regionale del Veneto. “Un aggiornamento necessario in base alle nuove normative. Desidero anche ricordare che il Parco Dolomiti Bellunesi è patrimonio UNESCO, è importante la tutela dei valori naturalistici (vera risorsa del territorio), ha una sua particolare Biodiversità: unica in % in Italia, interessa 15 comuni e 5 unioni montane. Il Piano per il Parco è lo strumento attraverso cui l’Ente Parco persegue la tutela dei valori naturali ed ambientali nonché storici, culturali e antropologici tradizionali. Il Piano deve, in particolare, disciplinare i seguenti contenuti: a) organizzazione generale del territorio e la sua articolazione in aree o parti caratterizzate da forme differenziate di uso, godimento e tutela; b) vincoli, destinazioni di uso pubblico o privato e relative norme di attuazione con riferimento alle
varie aree o parti del piano; c) sistemi di accessibilità veicolare e pedonale con particolare riguardo ai percorsi, accessi e strutture riservati ai disabili, ai portatori di handicap e agli anziani;
d) sistemi di attrezzature e servizi per la gestione e la funzione sociale del parco, dei musei, dei centri di visite, degli uffici informativi, delle aree di campeggio e delle attività agro-turistiche;
e) indirizzi e criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna e sull’ambiente naturale”, prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Zecchinato. “L’aggiornamento del Piano per il Parco, votato oggi, consente di realizzare due principali modifiche concettuali e metodologiche:
1) la separazione degli indirizzi gestionali ambientali presenti nelle Norme Tecniche di Attuazione vigenti dagli indirizzi normativi urbanistici, che sono stati inseriti nel Regolamento del Parco approvato dal Ministero della Transizione Ecologica, ora Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, con Decreto del 10 giugno 2021; 2) l’armonizzazione del Piano per il Parco con il Piano di Gestione dell’area naturale protetta “Dolomiti Feltrine e Bellunesi”, atto rilevante dal punto di vista della tutela e della salvaguardia ambientale. Attraverso l’armonizzazione del Piano di Gestione con il Piano per il Parco, saranno verificate le misure di tutela e di conservazione già messe in atto nel Parco e le eventuali integrazioni mirate specificatamente alla tutela di habitat e specie della Rete Natura 2000. Il medesimo Piano di Gestione, armonizzato con le Misure di Conservazione, garantirà il perseguimento o il mantenimento di uno stato di conservazione soddisfacente di specie e habitat di interesse comunitario anche nelle parti dell’area naturale protetta “Dolomiti Feltrine e Bellunesi””, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Zecchinato