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Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Circa 140mila presenze alla Sagra del Pesce di Chioggia, un successo per l’iniziativa in un difficile momento per il comparto”
Pubblicato il 20 Luglio 2022

Venezia, 20 luglio 2022 – “Sagra del Pesce di Chioggia, circa 140mila presenze in 10 giorni. Un successo per l’iniziativa in un momento difficile per il comparto: sono stati raggiunti gli standard delle precedenti edizioni nel 2017 e 2018, prima del Covid”.

Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, annuncia i numeri dell’83^ edizione della Sagra del Pesce di Chioggia, che si è tenuta quest’anno dall’8 al 17 luglio.

“I pasti a base di pesce – spiega Dolfin – serviti ai tavoli, in questi dieci giorni, sono stati circa 46mila, le presenze invece molte di più, basti pensare a chi ha optato per le 2 cicchetterie in cui assaporare i tipici “cicchetti”. E’ una partecipazione che dimostra, ancora una volta, quanto la tradizione enogastronomica dei nostri piatti tipici sia sentita e richiesta sul nostro territorio. Dopo due anni di interruzione, dovuti all’emergenza Covid 19, l’amministrazione comunale ha infatti organizzato la 83° edizione della sagra con la collaborazione della locale proloco “Chioggia Sottomarina”. Un evento cominciato l’ultimo giorno degli Stati Generali della Pesca, dunque la prosecuzione di quell’attenzione e promozione di un settore in crisi che va assolutamente aiutato, anche con iniziative come questa che valorizzano le risorse naturali e culturali e delle nostre tradizioni locali, dei prodotti gastronomici tipici della nostra economia ittica, orticola e della panificazione”.

“La presenza del presidente Luca Zaia – sottolinea il consigliere – e dell’assessore alla Pesca Cristiano Corazzari, quest’ultimo reduce dalle quattro giornate degli Stati Generali della Pesca, dimostrano l’attenzione e la vicinanza della Regione del Veneto agli operatori del settore in questo difficile momento”.

“La sagra del Pesce ha dimostrato come decine di migliaia di visitatori sono pronti ad assaporare i piatti e le ricette della tradizione culinaria locale negli stand e nei ristoranti. Un motore di attrazione, anche turistica, che va oliato: per questo è fondamentale continuare a lavorare affinché da Roma e dall’Europa arrivino aiuti concreti mirati alla sopravvivenza del comparto”.
“Un connubio tra gli stand che ha visto operare assieme produttori e associazioni del terzo settore – conclude il consigliere – in cui si sono potute degustare bontà gastronomiche del nostro territorio, dall’antipasto al dolce: fritture di pesce di mare e di laguna, il “saore”, il pasticcio di pesce, i “peoci”, le vongole in “cassopipa”, le seppie in umido con polenta, il fasolaro crudo o gratinato, il radicchio di Chioggia, la cipolla bianca, le carote, i “bossolà”, i “papini”, la “ciosota”, le “bisiole” e tanto altro. Eccellenza che fanno parte della nostra tradizione e cultura”.