Venezia, 3 ottobre 2024 – “Corro Ergo Sum” il libro che racconta la storia di Giovanni Zaramella. Quasi duecento pagine intrise d’amore, d’affetto e di passione vergate dal papà di Giovanni, Matteo Zaramella che ci portano in punta di penna a scoprire la storia di questo ragazzo ormai quasi ventenne, affetto dalla sindrome di down che della corsa e dell’atletica ne ha fatto uno scopo di vita. Giovanni è un atleta paraolimpico che nell’atletica leggera ha potuto dare sfogo alla propria passione di correre, come se la corsa gli desse un senso di libertà. L’atletica è diventata il suo obiettivo di vita e anche un messaggio a chi pensa di non poter governare le difficili situazioni nelle quali la vita spesso ci mette di fronte. Giovanni ce l’ha fatta”. Lo racconta Luciano Sandonà (Lega – LV), Presidente Prima Commissione che ha voluto portare al Ferro Fini, nella casa dei Veneti, la storia di Giovanni. “Una storia che nasce nella sofferenza ma sfocia nel riscatto dalle difficoltà. Giovanni sin dalla nascita era affetto da un grave problema cardiaco, risolto con un intervento invasivo a cuore aperto. E da lì è iniziata la rinascita e la ribellione di Giovanni che ha scelto di lottare e a imporsi nella società sin da ragazzino grazie all’atletica. Con impegno, volontà, caparbietà e tanto coraggio sia sulle piste di atletica che in tutte le altre attività della vita, Giovanni ha iniziato a mietere successi, a vincere medaglie e regalare alla famiglia, agli amici e a tutti i suoi tifosi tante soddisfazioni. Ha ottenuto vittorie a livello nazionale e ad oggi ha intascato 16 titoli di campione italiano, 13 in atletica leggera e 3 nel calcio a cinque, con l’inserimento lo scorso anno nella lista degli atleti di interesse nazionale. Nel marzo scorso Giovanni Zaramella ha conquistato in Turchia un doppio oro e un doppio record mondiale nella 4X100 e 4X400 ai Trisome Games, giochi dedicati a chi come lui è affetto dalla sindrome di down. L’atleta cittadellese, forte anche di tre medaglie d’oro ai campionati europei, una medaglia di bronzo, un record europeo e un record del mondo, è ormai un atleta azzurro a tutti gli effetti. Un esempio di forza e grinta e un messaggio positivo ai tanti giovani che spesso si lasciano abbattere dalle difficoltà”, conclude il Presidente Prima Commissione, Luciano Sandonà (Lega – LV).