Venezia, 31 gennaio 2025 – “Sempre più spesso i nostri luoghi pubblici sono teatro di molestie sessuali di gruppo, come pure di altri gravi atti contrari alle minime regole di convivenza. I casi registrati con sempre maggiore frequenza in Europa, così come in Italia e in Veneto in particolare, ne sono un preoccupante indicatore. Occorre perciò un cambio di rotta. La risoluzione che presenterò al Consiglio veneto richiede, pertanto, un impegno concreto per l’osservanza delle nostre leggi, valori e tradizioni”. Sono le parole di Giuseppe Pan, capogruppo della Lega – Liga Veneta in Consiglio regionale.
“L’integrazione non può limitarsi a un semplice inserimento abitativo o lavorativo. Al contrario, deve avere come suo presupposto e parte integrante l’adozione dei valori fondamentali della nostra civiltà, nonché il rispetto delle sue istituzioni. Purtroppo, tra molti gruppi di stranieri che circolano per le nostre città e strade quest’obiettivo non si è concretizzato. Lo testimoniano gli episodi in aumento di ‘taharrush gamea’, veri e propri rituali di molestie sessuali di gruppo; le reiterati aggressioni nei treni del personale di controllo; lo sfregio generale ai rappresentanti delle nostre istituzioni, nonostante i Daspo e i numerosi arresti; la promozione di ideologie radicali islamiche, già triste realtà in alcune città europee. Per cui, attraverso questa risoluzione, auspichiamo una celere approvazione del DDL Sicurezza, come pure l’introduzione a livello nazionale di criteri più stringenti per l’acquisizione e la revoca della cittadinanza. Ma, soprattutto, sosteniamo il Governo in ogni azione di contrasto a forme di violenza collettiva, molestie sessuali, radicalizzazione religiosa e disprezzo per le istituzioni italiane e la civiltà occidentale; un contrasto da attuare anche rivedendo l’accesso al nostro welfare per chi si macchia di certi crimini. Non solo, supportiamo il nostro esecutivo nelle politiche atte a fermare l’immigrazione clandestina, potenziando il sistema di espulsioni e rimpatri per gli immigrati clandestini e gli stranieri che compiono reati gravi”.