Venezia, 3 ottobre 2024 – “Tajani propone lo Ius Italiae, noi lo “Ius Veneti”.”
Così Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta) in merito alle recenti dichiarazioni di Antonio Tajani.
“Lavoriamo ad una proposta che miri a valorizzare l’identità veneta attraverso l’introduzione del cosiddetto “Ius Veneti”, una nuova forma di cittadinanza culturale radicata nelle tradizioni, nei costumi e nella storia del Veneto. Una provocazione? Niente affatto. Semmai, un’iniziativa che si pone in chiara contrapposizione alle recenti discussioni sullo Ius Scholae e lo Ius Italiae, promuovendo invece un forte legame con la cultura locale come chiave per l’integrazione.
Il Veneto ha una storia millenaria e una cultura che merita di essere protetta e valorizzata – aggiunge Pan – Con lo Ius Veneti, proponiamo un percorso di integrazione che passi attraverso l’apprendimento e l’assimilazione delle nostre tradizioni, dei nostri valori e del nostro stile di vita, affinché chi vuole essere parte di questa terra ne comprenda e rispetti la storia.
La proposta avrà dei punti cardine, alcuni pilastri fondamentali per l’acquisizione di una “cittadinanza culturale veneta”:
1. Conoscenza e rispetto della bandiera veneta: Ogni cittadino dovrà conoscere e rispettare il simbolo della bandiera del Veneto, con il Leone di San Marco, emblema della gloriosa Repubblica di Venezia e simbolo di libertà e giustizia.
2. Lingua e storia veneta: Promuovere e valorizzare la conoscenza del Veneto sarà un altro elemento centrale dello Ius Veneti, attraverso i libri di storia. La nostra è una lingua viva che ancora oggi viene parlata nelle case e nelle piazze di tutto il Veneto, ed è essenziale per comprendere appieno la nostra identità.
3. Cultura gastroomica veneta: Il cibo rappresenta un aspetto centrale della nostra tradizione e identità. Chi aderisce allo Ius Veneti dovrà familiarizzare con i piatti tipici della nostra tradizione, come il “baccalà alla vicentina”, il “risi e bisi”, il “fegato alla veneziana”, il “sarde in saor” e i famosi dolci come la fugassa e il baicoli. Questi piatti non sono solo sapori ma simboli di un patrimonio culinario che racconta la storia e le tradizioni del nostro popolo.
4. Costumi e tradizioni venete: La conoscenza dei principali abiti storici e feste tradizionali venete, come il Carnevale di Venezia, la Festa del Redentore o la celebrazione di San Marco, sarà parte integrante del percorso di integrazione.
È fondamentale che chi vuole sentirsi veneto si immerga nella nostra ricca tradizione e partecipi attivamente ai momenti più importanti della nostra comunità. E’ questa una proposta in difesa delle nostre radici, che si inserisce in un più ampio contesto di difesa delle identità regionali.
Mentre lo Ius Scholae o lo Ius Italiae cercano di definire un’idea di cittadinanza a livello nazionale, noi crediamo che l’integrazione debba partire dal rispetto delle comunità locali. Non si può essere italiani senza prima comprendere e rispettare le diversità che costituiscono la ricchezza del nostro Paese. Lo Ius Veneti vuole rappresentare un modello di integrazione basato sulla tradizione e sull’orgoglio per la nostra terra”.