Venezia, 14 gennaio 2024 – “Da Learco Guerra nel 1932 e ancora nel 1950 Hugo Koblet, per arrivare a Paolo Rosola nel 1983 Paolo Rosola, Mario Cipollini nel 1996 Mario Cipollini vincitori di tappe a Vicenza, e per Asiago un nome su tutti, nel 1972 Roger De Vlaeminck e nel 2017 Thibaut Pinot. Il grande ciclismo è passato per le terre vicentine che hanno comunque regalato grandi corridori allo sport delle due ruote, come Imerio Massignan, Giovanni Battaglin vincitore di un Giro d’Italia e Marino Basso campione del mondo per arrivare a Filippo Pozzato o Angelo Furlan, il compianto Rebellin e l’ex pistard Fabio Baldato e i corridori vicentini tuttora in attività. E come non dimenticare Lucillo Lievore da Breganze, inseguito per una intera tappa nel 1966 in diretta televisiva con arrivo a Vittorio Veneto da Sergio Zavoli e che fece la storia della televisione. La provincia di Vicenza terra di ciclismo e le tappe del 23 e 25 maggio, la Rovigo – Vicenza e la Fiume Veneto – Asiago segneranno questa edizione della corsa rosa”. Lo dice Marco Zecchinato, consigliere regionale vicentino di Lega – LV, e cicloamatore praticante. “Pedalare e praticare ciclismo è assolutamente importante. Il ciclismo è una grande carovana che ti permette di conoscere posti nuovi, bellezze paesaggistiche, sentieri, piste ciclabili, quello che quotidianamente faccio e che aiuta anche nella salute. Il Giro d’Italia inoltre è una grande occasione per attirare turismo su due ruote, un movimento sempre più in crescita. La Regione del Veneto, infatti, sta investendo molto sulle piste ciclabili, basti guardare i dati esponenziali della Treviso – Ostiglia dove il flusso di ciclisti aumenta ogni giorno di più anche in un contesto destagionalizzato come l’inverno. Insomma, le tappe venete e quelle vicentine in particolare permetteranno di aumentare la conoscenza di Vicenza e Asiago, territori che si prestano per essere percorsi in tracciati ciclabili di grande effetto”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Zecchinato.