Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Torna alle news
Gerolimetto (ZP): “Nuovi alimenti: l’Unione Europea vuole sostituire la carne con gli insetti? Le proteine nobili non si toccano”.
Pubblicato il 14 Maggio 2021

“Vogliono farci mangiare i vermi al posto della carne. Giù le mani dalle proteine nobili!”

E’ il commento del consigliere regionale di Zaia Presidente Nazzareno Gerolimetto che oggi ha depositato una mozione per impegnare la giunta regionale a farsi promotrice al Governo per monitorare il fenomeno  “Greenwashing” in ambito politico, “prestando particolare attenzione all’introduzione di nuovi alimenti considerati ecologicamente sostenibili solamente sulla carta – si legge nella mozione – e a monitorare il contributo italiano al Comitato permanente per le Piante, gli Animali, gli Alimenti e i mangimi (The Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed)”.

“Le proteine nobili della carne non si toccano – rimarca il consigliere – e dal Veneto lanciamo all’Europa questo forte segnale. Il finto ecologismo e la sostenibilità di facciata, il cosiddetto “Greenwashing”, rischia di danneggiare il nostro settore zootecnico e forse la nostra salute, oltre che la nostra cultura e le nostre tradizione alimentari”.

Il 3 maggio infatti la Commissione europea, attraverso il Comitato permanente, ha dato il via libera per la prima volta alla commercializzazione di un insetto come cibo in Europa. In particolare, la commercializzazione riguarda le larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor), meglio noto come tarma della farina. Il “nuovo alimento” (secondo la definizione Ue) potrà essere immesso in commercio come insetto essiccato intero, ma anche come farina e come uno snack, un ingrediente per numerosi prodotti alimentari.

“Larve del “tenebrione mugnaio” a pranzo? Ma proprio no – aggiunge Gerolimetto – già il nome di questo insetto è inquietante. Sembra di esser tornati nell’era preistorica invece che esserci evoluti”.

La mozione spiega come le proteine in queste farine derivate dalle larve non potranno mai eguagliare le proteine della carne, come dimostrato dallo studio pubblicato nell’European Journal of Clinical Nutrition (Giornale Europeo di Nutrizione Clinica) già a marzo 2016.
“L’introduzione di farine derivate da larve rappresenta un esempio del più ampio fenomeno di “Greenwashing” politico – si legge nella mozione – poiché la carne rimane un’alternativa nutrizionale ed ambientale qualitativamente migliore, oltre ad essere più accessibile dal punto di vista economico.

Tra l’altro, il prezzo degli insetti è molto elevato, quantificato dalla Rivista Panorama e riportato nella mozione: 60 euro al chilo, e così gli altri ‘nuovi alimenti’ (ad esempio gli scorpioni da 700 euro al chilo) rispetto ai prezzi più contenuti ed accessibili della carne.

La mozione del consigliere ricorda che nel secondo Piano d’Azione per l’Economia Circolare, che fa parte della più ampia strategia European Green Deal della Commissione Europea, si prevede espressamente di rafforzare le protezioni verso i consumatori volte a combattere il fenomeno del “Greenwashing”. Il settore Zootecnico – si legge nel testo – viene erroneamente evidenziato come produttore di elevate emissioni inquinanti, stimate dalla FAO (Food and Agriculture Organization – Nazioni Unite) al 14.5% su scala globale, mentre l’Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ne comunica un’incidenza pari al 5.2% a livello nazionale”.

“Il consumo della carne con le sue proteine nobili – riprende il consigliere – fa parte dell’identità culturale ed enogastronomica del nostro territorio, come dimostrato dalla presenza di numerosi prodotti di altissima qualità riconosciuti nel marchio Dop (denominazione di origine protetta) come il Prosciutto Veneto Berico Euganeo e la Sopressa Vicentina”.

“Con questa mozione – prosegue Gerolimetto – chiediamo a Roma di porre maggiore attenzione a questi “nuovi alimenti” che rifiutiamo categoricamente. Non cambieremo in peggio le nostre abitudini alimentari: l’Unione Europea vuole davvero che iniziamo a mangiare i vermi? – conclude il consigliere – noi rispondiamo che le proteine nobili delle nostre carni non si toccano”.