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Finco (LV): «Uffici postali di Lusiana Conco: si riattivino le aperture quotidiane e si implementino i servizi in tutti i paesi periferici e di montagna»
Pubblicato il 24 Marzo 2021

Venezia, 24 marzo 2021 – «Da troppi mesi ormai gli abitanti di Lusiana Conco sono costretti a lunghe e pericolose file, soprattutto con una pandemia in corso, fuori dagli uffici postali. A causa del ridimensionamento degli uffici messo in atto da Poste Italiane, infatti, l’ufficio postale di Conco attualmente è aperto solo tre giorni a settimana, con un unico operatore. Ancora più critica la situazione a Fontanelle, il cui ufficio postale è aperto un solo giorno a settimana. Questo provoca assembramenti dei cittadini, costretti ad aspettare in piedi l’uno vicino l’altro all’aperto, al freddo invernale certo non clemente dell’Altopiano di 7 Comuni. Un disagio cui dobbiamo porre fine, a Lusiana Conco e in tutti i piccoli paesi che stanno soffrendo situazioni simili». Nicola Finco (LV), vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, spiega così la mozione da lui presentata per invitare la Giunta regionale del Veneto a sollecitare Poste Italiane a riattivare le aperture quotidiane degli uffici postali di Lusiana Conco.

«Questo è un Comune che si è fuso di recente e sta facendo enormi sforzi per aumentare i servizi e far sì che le persone restino a vivere in montagna. Non può essere Poste Italiane ad andare contro la direzione presa dall’amministrazione comunale. Ricordiamo che il Comune di Lusiana Conco, come il resto dell’Altopiano, è stato riconosciuto Area Interna, vale a dire non solo un’area a rischio spopolamento e calo demografico, ma anche un’area caratterizzata da potenzialità di sviluppo che, se adeguatamente valorizzate, possono riuscire a invertire questa tendenza negativa. Alla luce della “Strategia aree interne”, quindi, è fondamentale implementare i servizi, anche considerando la particolare morfologia montana di questo territorio che misura ben 61 km quadrati. Di recente l’amministrazione comunale ha approvato una mozione all’unanimità per dare forza alle richieste del territorio. I cittadini stessi si sono mobilitati, raccogliendo più di 1200 firme, poi inviate a Poste Italiane, per chiedere di ripristinare questi servizi. Lusiana Conco, però, è solo un caso simbolo della situazione disagiata che troppi paesi di montagna o delle aree periferiche stanno attraversando. Questi territori vanno tutelati, ed è doveroso dotarli di tutta una serie di servizi che possano renderli attraenti anche per i più giovani».