Venezia, 15 ottobre 2024 – “Vogliamo dire basta, e in via definitiva, agli allagamenti nella Val Mezzane. Questo sarà possibile grazie all’impiego di 900mila euro per mettere in sicurezza l’omonimo torrente Mezzane, che forgia questa bella vallata nell’Est Veronese. La cifra si aggiunge agli altri fondi messi a disposizione nel tempo dalla Regione Veneto e dai ministeri. Ed è frutto di una collaborazione forte e concreta tra istituzioni di diverso livello” con queste parole la consigliera regionale della Lega-Liga Veneta Alessandra Sponda ha introdotto la conferenza stampa sulla sistemazione idraulica del corso d’acqua in questione. Il suo intervento ha preceduto quello dell’assessore regionale all’Agricoltura e ai Fondi di Coesione Europei Federico Caner. Presenti gli amministratori dei Comuni interessati di Caldiero, Mezzane e Lavagno, nonché i vertici del Consorzio Alta Pianura Veneta.
“Le esondazioni del Mezzane sono aumentate in frequenza e gravità negli ultimi anni, anche per effetto del cambiamento climatico -ha continuato Sponda-. In alcuni casi con risvolti particolarmente tragici, come nel maggio 2013 a San Pietro di Lavagno, quando il cedimento di un muro dovuto a un allagamento provocò la morte di un uomo di 58 anni. Vogliamo che non si ripetano più lutti del genere”.
Quindi precisa: “La Regione, a partire dall’assessore Caner, è da sempre consapevole della fragilità idrogeologica del nostro territorio. E subito si è attivata con tutti gli enti interessati per metterlo in sicurezza. Nonostante i rallentamenti dovuti alla pandemia, già ad agosto 2020 era stato predisposto un piano di sistemazione del torrente. A seguito di ulteriori esami, la stessa Regione ha stabilito di finanziare con 900mila euro i lavori di ricostruzione idrica del Mezzane; questo, attraverso il Fondo di Coesione europeo. A stanziare definitivamente il contributo è stato poi il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). Tutto questo è stato comunque frutto di un intenso lavoro di concertazione con le amministrazioni comunali interessate, con il Consorzio e soprattutto con gli uffici regionali”.