Venezia, 13 settembre 2024 – “Ho letto delle polemiche che la Francia si vuole appropriare di Trinità dei Monti. Loro voglio la scalinata rivendicandone la proprietà? Bene io chiedo la restituzione del grande telero de “Le nozze di Cana” dipinto nel 1563 da Paolo Caliari detto il Veronese, grande pittore veneto rinascimentale. E a un mese dalla lettera che ho inviata al Presidente francese Macron per farla tornare nella sua sede originale, ora scriverò al nuovo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli”. Lo dice il Presidente Prima Commissione in Consiglio regionale del Veneto, Luciano Sandonà. “Ho letto basito la notizia che in un rapporto della Corte dei conti francese, viene criticata la mala gestione della scalinata de La trinità dei Monti a Roma e che la Francia se ne avocherebbe la proprietà. Ho letto con piacere le reazioni dei nostri politici del centro destra, a partire dal vicepresidente della Camera che ora vuole inviare a Parigi un pool di esperti per fare la ricognizione aggiornata dei beni sottratti all’Italia nel corso della storia. Le opere dei grandi artisti del nostro Paese hanno reso il Louvre il museo più visitato al mondo. E cosa sarebbe il Louvre senza le opere esposte nelle gallerie del Rinascimento italiano? Ecco, nell’elenco delle opere da restituire mettiamo al primo posto le Nozze di Cana sottratte da Napoleone alla nostra Venezia”, conclude il Presidente Prima Commissione, Luciano Sandonà (Lega – LV).