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Centenaro (Lega – LV): «Desalinizzare e sfruttare l’acqua del mare: nuove opportunità in caso di grave carenza idrica. L’allarme della mancanza d’acqua si fa sentire anche sul Muson dei Sassi».
Pubblicato il 25 Luglio 2022

Venezia, 25 luglio 2022 – «La desalinizzazione: un argomento che torna prepotentemente alla ribalta durante questo periodo di siccità. Serve un ragionamento a livello centrale sulle opportunità, grazie anche alle innovazioni tecnologiche. Sfruttare l’acqua del mare da utilizzare in caso di emergenze per l’irrigazione e altri scopi umani potrebbe essere davvero utile». Questo il pensiero del consigliere regionale, esponente dell’Intergruppo Lega – LV in merito alla dissalazione delle acque marine, pratica molto utilizzata in altre parti del mondo sofferenti in modo grave per carenza idrica. Lo stesso consigliere nei giorni scorsi aveva sollevato il problema facendo svolgere anche una puntale ricerca sui vantaggi del dissalare l’acqua del mare alla luce delle innovazioni tecnologiche che non impatterebbero sull’ambiente e potrebbero sfruttare l’eolico o il sistema fotovoltaico, tanto caro agli indirizzi della Regione del Veneto che in merito al fotovoltaico ha appena approvato una legge importante. Il consigliere Centenaro nei giorni scorsi aveva fotografato il Muson dei Sassi, tra Camposampiero e Loreggia, in una situazione drammatica. Lo stesso allarme è stato lanciato anche dai sindaci rivieraschi al Muson dei Sassi, per tanti anni al centro di piene e allagamenti e ora miseramente in secca. Numerosi gli appelli per intervenire sulla grave carenza idrica e ripresi dalla stampa locale. Tra questi anche gli allarmi di Centenaro che ricorda come nel Muson sino a poche decine di anni fa si nuotava e si pescava, e che rilancia la sua proposta di investire negli impianti di desalinizzazione. «Siamo sull’orlo dello stato di emergenza per la siccità; la situazione è davvero grave e, ad incidere sulla carenza d’acqua ci sono anche le perdite delle reti idriche: il 41% della quota d’acqua ad uso civile immessa in rete va dispersa». Una possibile soluzione, secondo il consigliere della Lega, potrebbe essere «investire sulla desalinizzazione dell’acqua marina per renderla potabile», spiega Centenaro. «Il ricorso all’acqua desalinizzata è una pratica molto diffusa in Giappone, Israele, Paesi Arabi, Egitto, Cipro ed aree turistiche dell’Africa. Ci sono vantaggi e rischi, ma invito Governo e autorità competenti a considerare il grande potenziale della desalinizzazione, perfezionando i processi e lo sviluppo dei materiali».