Venezia, 27 settembre 2024 – “Ancora una volta il Veneto si dimostra all’avanguardia: siamo la prima Regione ad aver approvato una legge strutturata sulle realtà economiche che perseguono fini sociali e ambientali, oltre che di profitto. E la nostra norma, la L.r.10/2024, non si limita solo a valorizzare la sensibilità sociale delle aziende attraverso un registro ad hoc, a cui si possono iscrivere. Nello specifico, le mette in rete tra di loro e con le istituzioni attraverso una piattaforma digitale, una novità di cui andiamo fieri”. Con queste parole il consigliere regionale Roberto Bet della Lega – Liga Veneta ha introdotto ieri il convegno ‘Le società benefit e la nuova legge regionale un nuovo modello di impresa in Veneto’. Bet portava i saluti del presidente del Consiglio veneto Roberto Ciambetti e dell’assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato. A seguire l’intervento dell’assessore regionale al Bilancio Francesco Calzavara. Quindi, gli altri relatori: il segretario generale della programmazione della Regione Maurizio Gasparin; Idelfo Borgo per l’Agenda Digitale della Regione del Veneto; Monica Billio e Loris Tosi, docenti rispettivamente di Econometria e di Diritto Tributario e Penale dell’Economia dell’Università Ca’ Foscari Venezia Società Benefit; Paolo Di Cesare del Consiglio Direttivo AssoBenefit e co-founder NATIVA SB Società Benefit.
“Questa legge è stata approvata dal Consiglio veneto all’unanimità, e in maniera celere e attenta -continua Bet-. L’obiettivo è di garantire quanto prima uno strumento fondamentale ai potenziali beneficiari. Ma alle spalle c’è un lungo percorso sulla responsabilità sociale delle imprese, partito negli anni ’50 del secolo scorso negli Stati Uniti d’America, quando si capì che le imprese non dovevano essere soggetti isolati dalla comunità di riferimento, ma contribuire attivamente a essa; in altre parole, a essere sostenibili a livello sociale e ambientale.
Pur tra tanti ostacoli, questa visione diversa dei settori produttivi è stata recepita dall’Agenda 2030 dell’Unione Europea. Proprio in Europa, è in atto una rivoluzione normativa relativa agli obblighi di rendicontazione nei bilanci delle nostre imprese in tema di sostenibilità ambientale e sociale. Una rivoluzione che nei prossimi anni coinvolgerà tutto il nostro sistema produttivo veneto, fatto di oltre 420mila imprese attive. Su questo fronte si è attivata la nostra Regione, che ha inserito nella disposizione la valorizzazione e la creazione della piattaforma digitale sui progetti a beneficio comune; in questo modo, le stesse imprese saranno assistite anche nella rendicontazione e nella relazione d’impatto delle varie iniziative. Come tempistiche, ci siamo dati l’obiettivo di impostare il progetto della piattaforma entro l’anno in corso. Peraltro, nella Legge Regionale non ci siamo limitati a recepire in ambito veneto i principi della legge statale su società benefit e imprese ESG (environmental social governance), ma ci siamo preoccupati di come promuoverli e di come coordinare i relativi interventi. In particolare, la piattaforma può garantire tutti i vantaggi della digitalizzazione alle piccole realtà imprenditoriali, come pure agli enti locali di minori dimensioni, che per le loro caratteristiche hanno grosse difficoltà nella transizione tecnologica.
Tutto questo sarà fondamentale per aggregare nuovi soggetti. In primis, le società benefit di per sé: quelle società, cioè, che perseguono più finalità di tipo sociale, attualmente circa 400 in Veneto e in continua crescita. Ma anche le aziende che redigono la rendicontazione di sostenibilità ed effettuano investimenti aventi finalità di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e qualità della governance aziendale. Voglio ricordare un’altra volta le 420mila imprese attive in Veneto, numeri che indicano una potenzialità di crescita a favore dell’intera società” conclude il consigliere.