Venezia, 22 ottobre 2024 – “L’Autonomia è il primo dei diritti civili dei Veneti. È il diritto del nostro Popolo ad opporsi ad uno Stato ottocentesco che preleva senza dare. È il diritto di resistere per continuare ad esistere. I dati esposti oggi dai tecnici intervenuti alla prima giornata dell’Autonomia lo confermano in modo indiscutibile. Il Veneto è, di fatto, trattato dal centro come una sorta di vera e propria colonia: la differenza tra quello che dà e che quello che riceve è persino imbarazzante. Per fortuna di Roma, però, i Veneti sono un Popolo pacifico: a leggere certi numeri, sarebbe comprensibile che più di qualcuno alzasse la voce. Ma è proprio per questo che la richiesta di Autonomia, che la nostra Regione sta avanzando, è il minimo sindacale che si possa fare: non tanto e non solo perché è costituzionalmente ineccepibile, ma anche e soprattutto perché rappresenta una frazione di quanto i Veneti meriterebbero. La nostra Regione si trova ai vertici, quando si parla di versamenti, tasse, PIL. E in coda alle regioni quando si parla di spesa pubblica statale per i nostri cittadini. Uno squilibrio vergognoso nei confronti della nostra gente: chi rappresenta il Veneto nelle istituzioni, deve gridare allo scandalo. Gli ultrà del centralismo, PD e Cinque Stelle, farebbero bene a studiare i dossier prima di osteggiare la nostra riforma. L’Autonomia, voluta dai Veneti nel 2017 e portata avanti da quel giorno da Luca Zaia e dai nostri rappresentanti, è il minimo che spetta di diritto al nostro Popolo. E le battaglie giuste non prevedono passi indietro”. Così il Presidente dell’Intergruppo Alberto Villanova (Lega – LV), in occasione della Prima Giornata dell’Autonomia che si è tenuta a Venezia.