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Acquisto di vaccini – Villanova (ZP) e Brescacin (ZP): «Bruxelles dà ragione a Zaia: sull’acquisto vaccini smentite le opposizioni strumentali. Il PD ancora una volta non consapevole dei bisogni dei Veneti ma dedito solo alle polemiche»
Pubblicato il 11 Febbraio 2021

Venezia, 11 febbraio 2021 – «Le Regioni, se vogliono, sono libere di acquistare vaccini anti-Covid che non siano coperti dalla strategia dell’Ue. E a dirlo non siamo noi, ma lo ha spiegato il portavoce della Commissione Europea per la Salute Stefan de Keersmaecker, che ha risposto a Bruxelles a domande sull’intenzione dichiarata da alcune Regioni italiane di acquistare vaccini. Ancora una volta il PD ha dimostrato di non essere assolutamente in sintonia con i bisogni reali dei Veneti, ma di dare priorità alle sterili polemiche politiche che fanno solo perdere tempo a chi, come il presidente Zaia, sta lavorando per tutelare la salute dei cittadini». Alberto Villanova, capogruppo di Zaia Presidente, e Sonia Brescacin (ZP), presidente della V Commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto, rispondono così alle polemiche sollevate da alcuni esponenti PD e rappresentanti sindacali in merito alle trattative portate avanti dalla Regione del Veneto sull’acquisto di dosi di vaccini.

«I vertici europei hanno testualmente ribadito che Stati membri o Regioni possono concludere le loro trattative se i vaccini sono acquistati da società farmaceutiche con cui l’Unione non ha contratti di acquisto anticipato. Lo possono fare perché non c’è nulla nella strategia sui vaccini che lo impedisca. Sin da subito su questo tema, viste le carenze di approvigionamento e la prospettiva di tempi troppo lunghi per tutelare soprattutto le categorie più a rischio, il presidente Zaia aveva spiegato di voler cercare vaccini disponibili sul libero mercato, nel pieno rispetto della normativa europea, senza creare ostacoli alla strategia comunitaria per tutelare il diritto dei veneti alla salute e senza minare alla base il concetto di sussidiarietà tra Stati o Regioni. Oggi da Bruxelles viene la conferma della correttezza del percorso intrapreso da Zaia, il cui obiettivo, rammento, è quello di mettere i Veneti in condizione di vaccinarsi. Chi aveva sollevato inutili critiche, chi aveva parlato di sparate demagogiche, oggi viene smentito direttamente non solo da Stefan de Keersmaecker, ma anche dal Portavoce capo della Commissione Europea, Eric Mamer che ha ricordato a tutti che la salute è competenza degli ordinamenti nazionali con un ruolo di coordinamento dell’Ue solo su alcuni aspetti. Zaia ha agito con estrema correttezza e oggi la sua azione trova conforto nelle precisazioni dai vertici comunitari. Resta il fatto – concludono Brescacin e Villanova – che troppe volte si è voluto attaccare in maniera strumentale e senza cognizione di causa il nostro presidente. I cittadini, per altro, hanno capito benissimo la strategia della disinformazione praticata sistematicamente sulla sanità veneta e la riprova viene da quanti hanno manifestato la loro disponibilità a contribuire economicamente per l‘acquisto dei vaccini. Manifestazione di quella solidarietà concreta che caratterizza il Veneto ma anche chiaro segnale di fiducia nell’operato e correttezza del presidente Zaia. Perché, prima ancora delle chiacchiere e delle polemiche politiche, viene la salute dei Veneti. Invitiamo gli esponenti della minoranza a farsene una ragione».