Pesca, Cestari (Lega – LV): “Granchio blu, stato d’emergenza strategico per la pesca e per Rovigo. I funzionari del Ministero vengano a vedere questa calamità”
Venezia, 11 ottobre 2023 - “Il riconoscimento dello stato d’emergenza per il granchio blu non è un brontolio, una lamentela immotivata di qualche isolato pescatore, ma una necessità ed una urgenza di un intero comparto che, nella sola Provincia di Rovigo, ha un peso economico e sociale determinante. Oggi, dopo mesi che il nostro Governatore Luca Zaia si era pronunciato sul problema, chiedendo un intervento rapido, scopriamo che la condizione di emergenza deve essere concessa a Roma dalla Protezione Civile, la quale, però, non avrebbe ravvisato le condizioni per tale richiesta”.
Queste le parole del consigliere regionale Laura Cestari (Intergruppo Lega - Liga Veneta), a seguito della notizia, riportata dagli organi di stampa di Rovigo, secondo la quale lo stato d’emergenza non può essere concesso per il granchio blu.
“Non voglio sostituirmi a nessuno, ma da rappresentante del territorio mi chiedo cos’altro serva ancora dimostrare ai tecnici del Ministero a Roma, oltre a quello che già abbiamo visto, documentato a più riprese e di cui parlano i giornali da molti mesi, che stiamo subendo incessantemente. Le vongole sono sparite, il nostro ecosistema è in bilico, i nostri pescatori continuano a pescare solo granchi blu e nulla resterà di questo settore se non saranno messe in atto subito una serie di misure fondamentali per fermare questa calamità naturale. Mi appello quindi al Ministro Musumeci, perché si interessi della questione con assoluta urgenza. E se i funzionari del Ministero non lo hanno ancora fatto, li inviterò personalmente a vedere con i loro occhi i danni di questa calamità blu che sta distruggendo il nostro ecosistema”.
Pan (Lega – LV): “Aberrante sfruttare una donna per portare a casa un bambino: tuteliamo i loro diritti”
Venezia, 10 ottobre 2023 - “Trovo immorale che due uomini, omosessuali, vadano all'estero e paghino una donna, magari minorenne, magari in condizioni di povertà, per portare avanti una gravidanza, per fare un figlio e portarlo qui, giustificandone l’adozione. Trovo aberrante e personalmente mi fanno schifo questo tipo di azioni, perché questo è egoismo e non amore o genitorialità”.
Così Giuseppe Pan (Lega – LV), a margine del suo intervento in aula.
“Pagare una povera donna, in certe parti del mondo, dove costa anche poco, per portare avanti una gravidanza e partorire un figlio, è aberrante. E’ sfruttamento. Dove sono i diritti del minore? Dei bambini? Dov’è la tutela per queste donne? In Italia c’è uno stato di diritto che ha detto No a questo tipo di azioni e noi lo ripetiamo a gran voce: assolutamente no”.
“C’è una sentenza della Cassazione, quella del 30 dicembre 2022 che si è espressa in tal senso, e anche la Commissione Politiche europee del Senato ha bocciato la proposta di regolamento europeo per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie omosessuali e l’adozione di un certificato europeo di filiazione. L’unico diritto di cui vogliamo sentire parlare è quello di tutelare i bambini”.
Pan (Lega – LV): “No alla chiusura dell’Inail a Cittadella”
Venezia, 10 ottobre 2023 - “No alla chiusura della sede Inail di Cittadella”.
Sono le parole di Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta).
“Nelle prossime sedute di Consiglio voteremo la mozione - spiega Pan – che avevo depositato con l’intento di evitare la chiusura definitiva della sede dell’Agenzia delle Entrate a Cittadella, ma ora ci troviamo anche ad affrontare l’assurda chiusura dell’unica sede distaccata dell’Inail nella provincia di Padova. Un’altra scelta che avrà pesanti conseguenze: si tratta di servizi fondamentali per i lavoratori dell’Alta padovana, le sedi delle Agenzie territoriali dell’Inail sono fondamentali per la gestione delle malattie e la tutela degli infortuni”.
“Il Comune di Cittadella, da tempo, sta progressivamente subendo una serie di sottrazioni di istituti importanti per l’amministrazione del territorio: prima il tribunale, poi il taglio dello sportello dell’Agenzia delle Entrate, ora la sede territoriale dell’Inail. Scelte inaccettabili e assurde: per i lavoratori e le imprese locali il disagio e i costi della delocalizzazione sono altissimi, oltre a delineare, come insegna la storia, la premessa per la progressiva desertificazione del centro cittadino, con la chiusura delle attività commerciali che naturalmente si sviluppano e vivono vicino alle grandi strutture pubbliche. Va assolutamente scongiurata questa chiusura. Sono servizi indispensabili che danno a tutto il territorio dell’Alta padovana il rispetto che merita”.
Zecchinato (Lega-LV): «Gestione dei rifiuti solidi urbani, approvate modifiche per semplificare e unificare le procedure a livello regionale»
Venezia, 10 ottobre 2023 – «Un’unica regia regionale per la gestione dei flussi dei rifiuti urbani con l’applicazione di tariffe di smaltimento omogenee, come previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, nonché una razionalizzazione dello smaltimento o riciclaggio di carcasse e residui di animali. Sono questi i due obiettivi che il Consiglio regionale del Veneto si è prefissato con l’approvazione odierna delle modifiche alla legge regionale 18 febbraio 2016, n 4, “Disposizioni in materi di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale” in relazione agli impianti di piano individuati dal Piano regionale di Gestione dei rifiuti urbani e speciali. Una strategia volta a uniformare e rendere più efficienti i procedimenti ed iter amministrativi e a migliorare le performance dei diversi territori, da una parte invogliando i territori meno virtuosi a raggiungere risultati migliori, al pari di altre aree, e dall’altra contenendo la produzione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR) attraverso meccanismi di disincentivazione dell’avvio a smaltimento». Così Marco Zecchinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e relatore in aula del provvedimento, commenta il voto del Consiglio regionale odierno.
«Per uniformare le azioni delle diverse aree, come già anticipato, il Piano regionale prevede la realizzazione di una regia regionale unica sui flussi della frazione non recuperabile dei rifiuti urbani, individuando appositi spazi di collocamento del RUR e degli scarti da trattamento e recupero delle raccolte differenziate per ogni singolo bacino territoriale, sulla base del proprio fabbisogno che viene stimato in progressivo calo per i prossimi anni per effetto della riduzione indotta dalle azioni di miglioramento delle raccolte. Le modifiche apportate da questa legge prevedono una razionalizzazione dei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale e l’applicazione, su tutto il territorio regionale, di un’unica tariffa di smaltimento per i rifiuti urbani che consenta il contenimento dei costi per i cittadini veneti, oltre che uguale trattamento economico per i diversi territori che convogliano i propri rifiuti verso gli impianti previsti dal Piano».
«Quindi, per semplificare e unificare la gestione delle competenze sia autorizzative che tariffarie su tutti gli impianti di piano, fino ad ora alcuni di competenza delle Province – continua il consigliere leghista -, si è previsto che la competenza per il rilascio dei titoli ambientali, vale a dire le procedure di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), di assoggettabilità a VIA, e di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) sia attribuita alla Regione. Questo in linea anche con la maggior parte delle regioni».
«Infine, le modifiche oggi approvate vanno anche a semplificare le attività di smaltimento o riciclaggio di carcasse o di residui di animali, affidando alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia il ruolo di autorità competenti per il rilascio delle AIA, e permettendo così l’abbreviazione di numerosi passaggi burocratici previsti dalla vecchia legge. Un modo, anche questo conclude Zecchinato -, per andare incontro alle esigenze dei cittadini, migliorando al contempo la gestione di rifiuti e ottimizzando le risorse».
Villanova (Lega – LV): «Il Veneto al fianco del popolo israeliano condanna con forza il tremendo attacco terroristico di Hamas. Depositata una risoluzione in Consiglio regionale del Veneto»
Venezia, 10 ottobre 2023 - «Siamo fermamente e convintamente al fianco del popolo di Israele in questo momento così tragico. L’offensiva assassina di Hamas, organizzazione radicale palestinese che da anni controlla la striscia di Gaza con la violenza e il supporto di governi fondamentalisti come quello iraniano, è vile e spregevole e rappresenta una minaccia non solo per la regione mediorientale, ma anche per tutte le democrazie del mondo. E perché la nostra posizione sia il più chiara possibile, ho depositato una risoluzione in Consiglio regionale del Veneto, chiedendone l’invio al Presidente del Consiglio dei ministri, a tutti i membri del Parlamento italiano ed Europeo eletti in Veneto, all’ambasciatore d’Israele in Italia, alla Presidente dell’UCEI e ai Presidenti delle Comunità ebraiche d’Italia». A darne notizia è Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto.
«Una pacificazione del Medio Oriente, con la ripresa degli accordi di Abramo, rafforzerebbe la stabilità dell’area: ecco perché alcune forze straniere, Iran in testa, continuano a mantenere vivo uno stato di tensione utile solo al terrorismo islamico. L’attacco da Gaza nei confronti di cittadini inermi ed innocenti è qualcosa di inaccettabile: tutti noi abbiamo visto le immagini dei morti per le strade e le strazianti urla dei giovani rapiti. La libertà del Popolo di Israele è la nostra libertà. Ribadiamo con forza il diritto dello Stato di Israele all’autodifesa e la legittimazione ad attivarsi a tutti i livelli per contrastare gli attacchi terroristici. E, ancora una volta, ci stringiamo a Israele, pregando per i caduti ed augurandoci che gli ostaggi tornino presto a casa».
MEVE, Favero (Lega – LV): “Soddisfazione per l’approvazione all’unanimità del progetto triennale della Grande Guerra Infinita e del MEVE, memoriale veneto della memoria del primo conflitto mondiale”.
Venezia, 10 ottobre 2023 - “Con grande soddisfazione accolgo il voto unanime sul progetto triennale della Grande Guerra Infinita” sancito dalla legge regionale 4 novembre 2022, n. 25 che istituisce anche una collaborazione col MEVE”. Così il consigliere regionale di Lega – LV, Marzio Favero dopo l’approvazione del progetto triennale del MEVE. “Si è data continuità a un grande progetto sinergico di iniziative, manifestazioni, studi, percorsi sulla Grande Guerra in Veneto, in occasione del Centenario del primo grande conflitto, nell’intento di valorizzare in modo permanente luoghi e memorie che privilegino gli aspetti culturali, educativi e turistici legati al conflitto. La comprensione delle dinamiche di una “guerra infinita” che, partendo dalla Grande Guerra, hanno attraversato tutto il Novecento e si sono propagate sino a oggi significa anche capire come il mondo e la società siano stati modificati in maniera traumatica e irreversibile. In tal senso la legge si pone come fine l’affermazione nella coscienza civica collettiva dell’etica della responsabilità nel gestire gli attriti internazionali, educando le nuove generazioni ai valori della pace e della giustizia” prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Marzio Favero. La Regione del Veneto per il centenario della Grande Guerra ha investito 30 milioni di euro per il recupero di trincee, musei, biblioteche, iniziative e mostre. “Vogliamo creare attorno alla Grande Guerra un modello alla francese che porta ogni anno in Francia, nei luoghi della memoria, circa sei milioni di turisti. Un segmento, quello del primo conflitto mondiale e di una memoria europea dolorosa, che potrebbe essere un grande magnete attrattivo dal punto di vista turistico, per ripercorrere i luoghi diventati tristemente teatro del primo conflitto che ha dato origine ai successivi conflitti. Il MEVE, il Memoriale Veneto della Grande Guerra di Montebelluna inaugurato nel 2018, è il fulcro e il punto di coordinamento e aggregazione di attività scientifiche e culturali, di ricerche e azioni promosse da istituzioni pubbliche e private, in particolare università, istituti storici e musei, che si occupano delle ricadute storiche, sociali, politiche, economiche delle vicende che a partire dalla Grande Guerra si sono protratte nei successivi conflitti sino a portare all’idea di una federazione europea. Quando abbiamo iniziato il lungo lavoro per la realizzazione del MEVE e del progetto triennale sulla Grande Guerra mai avremmo pensato di assistere ai nuovi conflitti come quello russo ucraino o israeliano – palestinese. E purtroppo si ripropongono a distanza di oltre cento anni le stesse dinamiche: i ciechi nazionalismi, la guerra di trincea e logoramento, la mobilitazione globale, la macchina bellica disumanizzata, la questione aperta della configurazione dei confini europei. Se questa proposta mi sembrava opportuna due anni fa, ora è necessaria” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Marzio Favero.
Ottobre in rosa: Palazzo Ferro Fini si colora di rosa nel mese della prevenzione del tumore al seno. Rizzotto (Lega-LV): “Se diagnosticato in tempo, in 90 casi su cento si guarisce”
Venezia 10 ottobre 2023 - Palazzo Ferro Fini si colora di rosa in questo mese di ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e alla sensibilizzazione delle donne. L’iniziativa, insieme alla campagna di sensibilizzazione e di prevenzione promossa dalla Lilt in tutto il territorio nazionale e regionale con l‘”Ottobre in rosa 2023”, è stata presentata oggi con una conferenza stampa nella sede del Consiglio regionale del Veneto da Silvia Rizzotto, consigliera regionale della Lega-Liga veneta e presidente della commissione Urbanistica, territorio e ambiente, dall’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e dalla vicecoordinatrice regionale della Lega italiana per la lotta ai tumori Nelly Raisi Mantovani, presenti numerosi consiglieri e consigliere regionali con il nastrino rosa appuntato sulla giacca. “Ci interessa diffondere e promuovere la cultura della prevenzione – ha spiegato il presidente del Consiglio Roberto Ciambetti – perchè la prevenzione è parte integrante di un gesto d’amore”.
“Prevenire è vivere. Una diagnosi precoce può salvare la vita alle persone e ai loro cari e per questo dobbiamo sensibilizzare quante più persone possibili”, ha affermato Rizzotto. “E’ un piacere riportare anche quest’anno, in Consiglio regionale del Veneto, questo momento di sensibilizzazione della Lilt per l’Ottobre in rosa e darne pubblico segnale anche con l’illuminazione notturna. Con questi eventi cerchiamo di raggiungere più persone possibili, sensibilizzarle alla diagnosi precoce dei tumori al seno e ai corretti stili di vita, ai controlli diagnostici che tutti dovremmo fare. Uno dei tumori maligni che colpisce di più le donne, infatti, è quello alla mammella, circa uno su tre. È importante prevenire, perché sappiamo che la possibilità di guarigione dei tumori, soprattutto quando vengono scoperti con estensione minore al centimetro, supera il 90%. Per questo è fondamentale la prevenzione e la Lilt aiuta in questo con la sensibilizzazione alla diagnosi. E non solo questo mese: la Lilt porta avanti numerose campagne di informazione e assiste chi purtroppo si trova in questa condizione, una condizione che modifica la vita: il corpo si trasforma, cambiano molte cose e anche i rapporti con le persone vicine possono modificarsi. È quindi importante avere un “mutuo aiuto”, avere accanto altre persone che a loro volta possono esserci passate, che possono ‘accompagnare’. Ogni occasione è buona per sensibilizzare”.
“La campagna ‘Ottobre in rosa’ è la testimonianza di un tessuto di un volontariato sociale e sanitario molto attivo e vivace – ha confermato l’assessore Lanzarin – e di una efficace sinergia con la sanità pubblica. In Veneto gli screening oncologici promossi dalla Regione hanno raggiunto lo scorso anno 250 mila donne, consentendo la scoperta di 1650 casi di tumore alla mammella, 1050 dei quali erano in fase iniziale, asintomatici, e hanno potuto essere curati con trattamenti non invasivi, salvaguardando così la qualità di vita delle donne”. L’assessore ha inoltre ribadito l’impegno della Regione del Veneto, formalizzato nel Piano regionale di prevenzione 2023-25, di abbassare ai 45 anni la fascia di età delle destinatarie degli screening oncologici per il tumore al seno rispetto agli attuali 49-74 anni, il finanziamento ai progetti di ricerca sulla familiarità di tale patologia avviati da Iov, Aulss 6 Euganea e Aulss 5 Polesana, e di continuare a investire nella promozione di sani stili di vita con la campagna “VivoBene Veneto”.
Da qui l’appello di Lilt Veneto per il coinvolgimento attivo e diretto del mondo femminile, attraverso i corretti stili di vita e la pratica dell’autoesame. “Dobbiamo investire in salute e non in malattia, sapendo che lo screening senologico porta ad una riduzione della mortalità per cancro al seno sino al 40%”, ha ricordato la coordinatrice regionale Raisi Mantovani. La Lega italiana per la lotta contro i tumori, attraverso i fondi raccolti dal 5x1000, finanzia progetti di ricerca, borse di studio, dottorati di ricerca, promuove iniziative di sensibilizzazione e di mutuo auto-aiuto alle donne coinvolte e offre visite gratuite di prevenzione, attraverso i propri ambulatori e 3 camper mobili in Veneto.
Polesine, Cestari (Lega – LV): “L’alluvione del Polesine del 1951 rivive in una tesi che presto diventa libro, una tragedia che voglio diventi patrimonio storico di tutto il Veneto”.
Venezia, 10 ottobre 2023 - “Il Polesine, una ferita ancora aperta che il Veneto non può e non vuole dimenticare. È questo il senso di questa tesi di laurea presto libro. Ed è per questo che intendo lavorare ad una azione legislativa affinché il Polesine e la tragica alluvione del 1951 rimangano per sempre nella memoria collettiva, storica, culturale e sociale della Regione Veneto”. Così l’esordio di Laura Cestari, consigliere regionale di Lega – LV a palazzo Ferro Fini in occasione della presentazione della tesi di laurea diventata poi libro, della polesana Alessia Babetto, che con diligenza e competenza ha compiuto un lungo lavoro storiografico sui drammatici fatti avvenuti nell’area polesana nel 1951 e intitolata “Le voci del Polesine. Letteratura, cronaca, memoria dell'alluvione del 1951”. Numeri drammatici quelli del Polesine, terra martoriata che ancora si stava riprendendo dal secondo Conflitto Mondiale che dal 1951 al 1961 registrò l’emigrazione di più di centomila polesani; 180 mila furono i senzatetto, oltre al centinaio di morti causate dalle ondatre di piena, in una terra già duramente provata. “Ecco perché il Polesine deve essere ricordato. Perché tanto ha dato al nostro Veneto e troppo spesso si ritrova ad essere ultimo della lista. Il libro sul nostro Polesine è un lungo racconto della nostra terra ma visto con occhi diversi. Siamo usciti dal coro ovvero il coro è composto dalle voci che narrano dei giorni drammatici, ma è anche racconto di una quotidianità nuova, fatta di cose da salvare, di vite da salvare, di anime colte di sorpresa, di una vita che vuole vincere anche al di sopra di una natura che si ribella. Il Polesine nel 1951 ha dimostrato di potersi rialzare e lo ha fatto lavorando, con la forza degli stessi polesani ma anche grazie all’aiuto di chi ha teso una mano dentro e fuori dal nostro Paese. Ma il ricordo non vuole essere commiserazione per le fragilità vissute in quei giorni drammatici miste ad un eterno ricordo delle difficoltà ma una lezione di rinascita, solidarietà, coraggio e capacità di trovare il bello anche sotto il fango. Per questo motivo, da questa tesi, presto libro, io sarò da oggi al lavoro per fare in modo che il Polesine abbia un giusto riconoscimento per un evento che ha segnato non solo il mio territorio, ma tutta la storia del Veneto" ha concluso il consigliere regionale di Lega – LV, Laura Cestari.
Maino (Lega – LV): “Solidarietà e vicinanza a Martina Mazzaro, la giornalista di TVA Vicenza minacciata e inseguita”
Venezia, 9 ottobre 2023 - “Tutta la mia solidarietà e vicinanza a Martina Mazzaro, la giornalista di TVA Vicenza, che è stata offesa, minacciata ed inseguita mentre stava svolgendo il suo lavoro, un servizio sull'area degradata di Park Verdi, a Campo Marzo. Il tempestivo intervento della polizia, che ringrazio, ha evitato che la situazione degenerasse”.
Così Silvia Maino, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneto.
“Esprimo tutta la mia solidarietà e il mio ringraziamento alla giornalista, perché è grazie al suo lavoro e a quello dei suoi colleghi se i cittadini sono informati e documentati su situazioni e condizioni che riguardano la collettività. Proprio questo episodio ha infatti messo in luce il degrado e la pericolosità che si nasconde in quel parco a causa degli spacciatori, e basta la presenza di una giornalista, quindi il tentativo di accendere i riflettori su tali vicende, per far reagire in modo pericoloso personaggi balordi. Condanniamo con forza episodi come questi: Martina è stata minacciata per aver provato a fare il proprio lavoro e questo è inaccettabile. Spero che questo personaggio venga definitivamente allontanato dal nostro paese. In gioco c’è la libertà di stampa, la libertà d’opinione e critica, ma anche la dignità professionale e umana che vanno assolutamente difese e tutelate”.