Villanova (Lega-LV): «Omicidio Campeol, profonda amarezza per un omicida che rischia di tornare in libertà. Elisa e la sua famiglia meritano giustizia e sicurezza»
Venezia, 17 novembre 2021 – «È impossibile comprendere il dolore di una famiglia, attorno alla quale tutti noi ci stringiamo, che perde una figlia in un modo così tragico come la famiglia di Elisa. Ma la possibilità che l’omicida possa tornare presto in libertà è un ulteriore pugno nello stomaco di chi crede nella Giustizia».
Con queste parole il presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, Alberto Villanova, ha commentato le ultime notizie riguardo all’omicidio di Elisa Campeol, la giovane di trentacinquenne di Pieve di Soligo (Treviso) accoltellata a morte lo scorso 23 giugno all’Isola dei Morti, a Moriago della Battaglia, il cui killer non sarebbe imputabile per disagi psichiatrici.
«Nutro il massimo rispetto per l’autonomia decisionale di chi deve giudicare questa vicenda drammatica che ha ferito non solo una famiglia, ma tutta la nostra comunità. Detto questo, però, non riesco a nascondere un senso di profonda amarezza e sincero stupore per la sola possibilità che un omicida, reo confesso, possa evitare la pena che ognuno di noi immagina, cioè la detenzione in galera.
Una conclusione che dovrebbe essere presa non solo per rispetto verso chi, oggi, ha solo una tomba su cui piangere, ma anche per la sicurezza dei nostri cittadini che, credo, non siano entusiasti nel sapere che l’autore dell’omicidio possa tornare a girare per le nostre città. Spero davvero che la vicenda non abbia quella conclusione paventata oggi dai giornali: c’è già stata tanta sofferenza, non è necessario aggiungerne di nuova», - conclude Villanova.
Corsi (Lega – LV): «Destinare maggiori finanziamenti agli agricoltori provati dal maltempo. In Consiglio regionale approvata la mia mozione»
Venezia, 17 novembre 2021 – «L’agricoltura è uno sei settori produttivi maggiormente esposti agli impatti derivanti dal maltempo. L’aggravarsi degli eventi estremi, l’insufficienza idrica e lo stress termico stanno mettendo davvero a dura prova il settore, innescando danni che rischiano di diventare irreversibili. Per questo ho presentato una mozione, approvata ieri dal Consiglio regionale del Veneto, per impegnare la Giunta regionale a farsi portavoce presso il governo per aumentare i finanziamenti da destinare al settore e, al contempo, per ridurre dal 30 al 20% la percentuale della produzione lorda vendibile che ha subito danni a causa delle calamità naturali, necessaria all’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale, in modo tale da permettere a più aziende di beneficiare dei contributi». A dirlo è Enrico Corsi, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.
«Ad oggi – ricorda il consigliere – possono beneficiare del Fondo di Solidarietà Nazionale quegli agricoltori che hanno subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile. Una quota molto alta che taglia fuori tantissimi imprenditori agricoli. Eppure il Regolamento Omnibus dell’UE prevede la concessione del sostegno per le polizze assicurative che coprono perdite in misura maggiore del 20%. Perché quindi non adeguarsi al regolamento europeo? In Veneto sono soprattutto piccole e medie imprese a conduzione familiare a costituire l’ossatura di questo florido settore, e molte di queste, dopo i violenti eventi atmosferici degli ultimi mesi, non riescono più a sostenere i costi dei danni subiti o a far fronte ai mancati guadagni. Pensiamo alle gelate dello scorso aprile, al nubifragio abbattutosi su Verona a luglio, alle grandinate che hanno distrutto frutteti e vigne nella zona del Soave. Eccellenze enogastronomiche andate perdute. Non possiamo permetterci, però, di perdere anche quei coltivatori che fanno grande la nostra agricoltura».
Pan (Lega – LV): “L’Italia ha bisogno di medici: approvata la mia mozione per chiedere al Governo l’abolizione del numero chiuso al corso di laurea e aumentare i posti di specializzazione”
Venezia, 16 novembre 2021 - “Oggi più che mai l’Italia ha bisogno di medici: il Governo abolisca il numero chiuso all’università di Medicina e aumenti i posti di specializzazione”.
A chiederlo con una mozione che è stata approvata dal Consiglio regionale è Giuseppe Pan, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. “Un tema sul quale siamo già intervenuti e che a fronte dell’emergenza sanitaria in corso, assume ancor più rilevanza”.
“La crisi pandemica – ha spiegato Pan – ha reso ancor più evidenti tutti gli effetti negativi delle restrizioni all’accesso ai corsi di laura in ambito sanitario e dell’insufficiente dotazione di risorse per le borse di studio delle specializzazioni. Il numero programmato per l’accesso alla laurea in Medicina e Chirurgia, ma anche in veterinaria, in odontoiatria e nelle professioni sanitarie, istituito dalla legge n.264 del 1999, è ormai superato: il problema della carenza cronica di operatori sanitari va affrontato subito e a monte, proprio da quel sistema di selezione. Proprio questo “numero chiuso” ha prodotto conseguenze negative per il sistema universitario che già presenta un numero complessivo di laureati inferiore a quello degli altri Paesi europei. E’ infatti uno dei motivi per cui paghiamo lo scotto della “fuga di cervelli” all’estero”.
“Dal 2013 il numero dei contratti per la formazione specialistica – ricorda il consigliere - è inferiore a quello dei medici laureati e abilitati, oltre che al fabbisogno espresso dalle Regioni. E’ un sistema che ormai sta implodendo, basti pensare che i neo laureati esclusi ritentano il concorso negli anni successivi, ma in questo modo aumenta progressivamente sia il numero dei candidati che il numero degli esclusi dalla formazione specialistica. Un numero destinato ad aumentare creando quell’ “imbuto formativo” che di anno in anno si restringe. Ogni anno circa 1500 laureati restano “ingabbiati” nel limbo formativo in Italia e si trasferiscono in altri Paesi europei o addirittura oltreoceano per accedere a corsi di specializzazione”.
Secondo lo studio “Programmazione del fabbisogno di personale medico regionale, proiezioni per il periodo 2018-2025: curve di pensionamento e fabbisogni specialistici nelle singole Regioni italiane” realizzato dall’Anaao Assomed e ripreso nella mozione, la carenza di specialisti dipendenti del Servizio sanitario nazionale è valutabile in 16.700 posti entro il 2025.
“I contratti di formazione che il Governo ha finanziato per il 2020 sono stati di 8.300 borse di specializzazione a fronte di un reale bisogno di almeno 11 mila borse di specializzazione mediche: insufficienti”.
La mozione presentata da Pan impegna la Giunta regionale a intervenire presso il Governo affinché “siano abrogate le disposizioni in materia di numero programmato per l’accesso ai corsi universitari di cui agli articoli da 1 a 5 della legge 264 del 1999”. Inoltre, ad incrementare le borse di studio di specializzazione “Necessarie per aumentare la capacità formativa – ha concluso Pan – e quindi garantire nuove energie a tutto il servizio sanitario”.
Giacomin (Lega – LV): “Lago di Fimon: necessità e urgenza di avviare uno studio organico e prevederne l’adeguata gestione”
Venezia, 16 novembre 2021 - “Lago di Fimon: un bene ambientale, storico, naturalistico e turistico da salvaguardare, valutando la possibilità di affidarne la gestione a Veneto Agricoltura”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Stefano Giacomin, nel presentare la mozione di cui è primo firmatario, approvata dall’aula consiliare.
Il testo, depositato durante l’estate, cita il risultato di uno studio condotto dall’università di Parma. “Il futuro del lago dei vicentini – ha spiegato Giacomin - è quello di trasformarsi in una palude nell’arco dei prossimi 30 anni, senza adeguati interventi”. Da qui la richiesta per l’area che già riveste un’importanza comunitaria: la mozione impegna infatti la giunta regionale a “promuovere con gli enti territoriali interessati – ha ricordato il consigliere- un accordo di programma per avviare un percorso di studio, progettazione e interventi volti ad assicurare un futuro al Lago di Fimon, prevedendone le adeguate risorse finanziarie”.
Altra richiesta alla giunta da parte del consigliere è di “Valutare quale sia l’ente più idoneo alla gestione di questo prezioso sito ambientale – ha aggiunto Giacomin - tenuto anche conto degli altri esempi nella nostra Regione, come l’Oasi di Ca’ Mello ed il “Bosco Nordio” gestiti da Veneto Agricoltura.
Il lago sorge nel comune di Arcugnano, si legge nella mozione, e per la sua vicinanza al comune di Vicenza costituisce un’importante attrattiva turistica per i vicini residenti e per i comuni della sua cintura (un bacino di oltre 200.000 abitanti).
“A seguito di incontri, anche alla presenza del sindaco di Arcugnano e del consigliere provinciale di Vicenza delegato all’Ambiente, è emersa la necessità e l’urgenza di avviare uno studio organico – conclude Giacomin - che affronti le varie problematiche del lago in modo da assicurare la presenza di questo bene prezioso anche alle future generazioni, valutando se lasciare alla Provincia di Vicenza (viste le difficoltà economiche e di personale in cui versano le Province), la gestione dell’area o se sia opportuno coinvolgere un altro ente, come Veneto Agricoltura, che con l’Oasi di Ca’ Mello ed il “Bosco Nordio” ha già maturato una forte esperienza nella gestione delle aree naturalistiche”.
Afghanistan, Scatto (Lega-LV): “Non lasciamo le donne afghane in mano ai talebani”
Venezia, 15 novembre 2021 – “La comunità internazionale non può accettare e non può non reagire davanti al pericolo che i diritti conquistati dalle donne afghane in questi vent’anni vengano cancellati di prepotenza dai talebani: perderebbero dignità e autonomia, tornando nel buio dell'oscurantismo medioevale, con rischi non solo per i loro diritti ma per le loro stesse vite”.
Con queste parole la presidente della Sesta Commissione in Consiglio regionale, Francesca Scatto, dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, ha presentato all’aula la mozione che è stata approvata all’unanimità.
Tra pochi giorni, il 25 novembre, ricorre è la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne – ha ricordato Scatto – e questa mozione è stata presentata dalle donne per tutelare le donne”. Le prime, sono le consigliere regionali dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta che con lei hanno presentato la mozione, le seconde sono quelle afghane che con i talebani al potere sono tornate a vivere paura e terrore. Un’iniziativa tutt’altro che simbolica, che ha visto la sottoscrizione di tutti i colleghi dell’Intergruppo e che impegna la giunta regionale “Ad attivarsi presso il Governo affinché vengano intraprese tutte le iniziative possibili volte a promuovere una forte azione internazionale in difesa dei diritti delle donne Afghane in collaborazione con organizzazioni umanitarie internazionali”.
“Dopo quasi tre mesi della presa di Kabul – prosegue la presidente della Commissione Cultura - le attiviste di RAWA (Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane) continuano a guidare la resistenza contro il dominio talebano, su L’Espresso leggiamo le loro parole: «Ci vogliono seppellire. Ma denunciare il regime è un dovere». Ed è solo di una settimana fa la notizia dell’uccisione dell’attivista, docente di economia, Frozan Safi, 29 anni, irriconoscibile perché massacrata insieme ad altre tre donne, a colpi di arma da fuoco.
“Difendere i diritti delle donne afghane è un banco di prova per ogni democrazia – ha spiegato la prima firmataria della mozione – con cui si mette in gioco la propria credibilità, identità e dignità. Non possiamo batterci per difendere i diritti delle donne all'interno dei nostri confini ed accettare in silenzio la brutale violazione di quelli delle donne afghane, sarebbe una vergognosa contraddizione. È necessario che il nostro Paese prosegua nelle azioni di cooperazione e sostegno per la difesa dei diritti umani promosse dalla Comunità internazionale, tra cui l’operato delle Nazioni Unite nell’ambito della missione di assistenza in Afghanistan (UNAMA), dell’Alto Commissariato per i diritti umani (OHCHR), nonché i progetti di sviluppo sostenuti da Banca Mondiale e gli aiuti economici erogati dall’Unione Europea”.
“Le donne di Kabul temono per le loro stesse vite. I talebani hanno iniziato da subito ad imporre numerose restrizioni, le più comuni riguardano la proibizione di uscire da casa senza essere accompagnate da parenti maschi e l'obbligo di indossare il burqa, che copre l'intero corpo femminile dalla testa ai piedi”.
“Secondo Al Jazeera, il principale media in lingua araba del mondo, da quando i talebani hanno ripreso il potere, le donne che hanno provato a criticare il nuovo regime o a non seguire le regole imposte sono state umiliate o picchiate pubblicamente, persino uccise. Impiegate di banche o di altri uffici costrette a lasciare il luogo di lavoro con la raccomandazione di non tornarci più”.
La Sharia, si legge nella mozione, la legge religiosa con cui vogliono governare i talebani, vincola ogni musulmano, a prescindere dalla appartenenza al territorio, “ed obbliga dunque le donne afghane a rispettarne i precetti, in quanto musulmane, ovunque si trovino. Quante troveranno asilo e protezione internazionale in Europa, resteranno soggette alla legge islamica anche nel contesto normativo occidentale. Questo elemento sposta anche il terreno di battaglia della tutela dei diritti delle donne oltre i confini dell’Afghanistan”.
“La scelta delle democrazie, la nostra scelta – conclude Scatto - è se credere alle bugie di moderazione dei dittatori perseguendo una realpolitik che sacrifichi i diritti umani o batterci per trasformare questi diritti in un’arma di pressione su questi regimi”.
Alimentazione, Gerolimetto (Lega – LV): “L’Unione Europea tenta di sostituire la carne con gli insetti? Non l’hanno chiesto e non lo vogliono i cittadini, il Pd astenendosi dal voto non è al loro fianco”
Venezia, 15 novembre 2021 – “Vogliono farci mangiare i vermi al posto della carne? Non l’hanno chiesto certamente i cittadini, e il Pd astenendosi dal voto non fa gli interessi dei Veneti né quelli dei produttori italiani”.
Così il consigliere regionale dell’intergruppo Lega – Liga Veneta, Nazzareno Gerolimetto, a seguito dell’approvazione, da parte dell’aula consiliare, della sua mozione che impegna la giunta regionale a farsi promotrice al Governo per monitorare il fenomeno “Greenwashing” in ambito politico.
“Il Pd si è astenuto dal votare questa mozione e non è certamente un bel segno – prosegue Gerolimetto – ho presentato questa mozione per prestare particolare attenzione all’introduzione di nuovi alimenti considerati ecologicamente sostenibili solamente sulla carta e monitorare il contributo italiano al Comitato permanente per le Piante, gli Animali, gli Alimenti e i mangimi (The Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed)”.
“Le proteine nobili della carne non si toccano – ha affermato il consigliere – e dal Veneto lanciamo all’Europa questo forte segnale. Il finto ecologismo e la sostenibilità di facciata, il cosiddetto “Greenwashing”, rischia di danneggiare il nostro settore zootecnico e forse la nostra salute, oltre che la nostra cultura e le nostre tradizione alimentari”.
Il 3 maggio infatti la Commissione europea, attraverso il Comitato permanente, ha dato il via libera alla commercializzazione di un insetto come cibo in Europa. In particolare, la commercializzazione riguarda le larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor), meglio noto come tarma della farina. Il "nuovo alimento" (secondo la definizione Ue) potrà essere immesso in commercio come insetto essiccato intero, ma anche come farina e come uno snack, un ingrediente per numerosi prodotti alimentari.
La mozione del consigliere ricorda che nel secondo Piano d’Azione per l’Economia Circolare, parte della più ampia strategia European Green Deal della Commissione Europea, si prevede espressamente di rafforzare le protezioni verso i consumatori volte a combattere il fenomeno del “Greenwashing”.
“Il consumo della carne - riprende il consigliere - fa parte dell’identità culturale ed enogastronomica del nostro territorio, come dimostrato dalla presenza di numerosi prodotti di altissima qualità riconosciuti nel marchio Dop (denominazione di origine protetta) come il Prosciutto Veneto Berico Euganeo e la Sopressa Vicentina”.
“Con l’approvazione di questa mozione chiediamo a Roma di porre maggiore attenzione a questi “nuovi alimenti” che rifiutiamo categoricamente. Non cambieremo (in peggio) le nostre abitudini alimentari: l’Unione Europea vuole davvero che iniziamo a mangiare i vermi? – ha concluso il consigliere – noi rispondiamo che le proteine nobili delle nostre carni non si toccano”.
Cestari (Lega – LV): «Cicloturismo e turismo lento, un’unica governance per i percorsi lungo il Po. Da una nuova organizzazione, nuove opportunità di sviluppo per il nostro Grande Fiume»
Venezia, 16 novembre 2021 – «Novità in arrivo per il turismo lento. Dopo il passaggio in Seconda commissione Trasporti, è stata approvata oggi anche dall’aula del Consiglio regionale la legge che ratifica l’intesa interregionale tra Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte con cui attribuiamo ad Aipo (Agenzia interregionale del Po, ndr) le funzioni in materia di infrastrutture per la mobilità ciclistica. Una norma che va a modificare il precedente testo di legge regionale 1° marzo 2002 numero 4 “Costituzione dell’organismo interregionale per la gestione del fiume Po e dell’annessione accordo costitutivo”. Per me, che sono nata e cresciuta sulle rive del Grande Fiume e che ancora adesso vivo a Ficarolo, si tratta di un motivo di soddisfazione e orgoglio personale in più. È una ratifica che va nella direzione di ulteriore sviluppo della mobilità lenta sul fiume Po, polo attrattivo sempre più importante per il Polesine ed il Veneto». Laura Cestari, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così l’approvazione in aula della ratifica dell’intesa interregionale di cui è stata relatore in aula.
«Questo passaggio legislativo, che va a snellire la governance accentrando la regia operativa in capo ad una sola realtà, è destinato ad avere anche in Polesine importanti ricadute per la mobilità sostenibile e per tutto l’indotto che ruota intorno al mondo del cicloturismo e turismo lento in generale: lungo l’asta del Po, infatti, sono già realtà o si apprestano a diventarlo i percorsi della Sinistra Po, con le diverse diramazioni verso Canalbianco e Adige, oltre al grande progetto ciclabile della Ven.To., che collegherà Venezia a Torino e il cui tracciato interesserà anche il territorio provinciale tra Polesella e Porto Viro».
Villanova e Pan (Lega – Liga Veneta): «Intergruppo Lega – Liga Veneta, non più due gruppi separati, ma un’unica squadra di militanti leghisti, con obiettivi comuni»
Venezia, 15 novembre 2021 – «Ieri alla presenza del Governatore Luca Zaia è stata ufficializzata la nuova veste dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. Un’unica squadra, formata dai Gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini premier e Zaia Presidente che lavora all’unisono, con obiettivi e modalità condivise. Siamo un unico gruppo, con una voce unica». A dirlo sono Alberto Villanova, presidente in Consiglio regionale dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, e Giuseppe Pan, nominato ieri all’unanimità vicepresidente dell’Intergruppo.
«Tutti noi consiglieri regionali dell’Intergruppo siamo militanti leghisti: condividiamo la storia politica, i valori, gli ideali. Abbiamo deciso per questo di presentarci sotto un'unica bandiera. Da adesso in poi, non ci presenteremo più come due gruppi separati, ma come un unicum, al lavoro per il nostro Veneto e la nostra Autonomia».
Finco (LV): «Discriminazione ridicola nei confronti degli animali di alpeggio: si piange per le volpi, ma non per gli asini o le mucche sbranate dai lupi»
Venezia, 15 novembre 2021 – «Anche oggi le cronache locali riportano notizie di animali domestici uccisi dai lupi a pochi passi dai centri abitati. Nello specifico, mi riferisco ai due asini sbranati alle porte di Asiago. Gli allevatori sono così costretti ancora una volta a rimboccarsi le maniche e ad andare faticosamente avanti. Eppure i consiglieri di opposizione si lamentano per la mancanza di fondi ai Cras che hanno impedito di salvare una volpe agonizzante. Spiace per la volpe, ma perché esistono animali di serie A e animali di serie B? Perché piangere su alcuni animali, come volpi o cervi, e non su quelli di alpeggio, come mucche o asini? Una discriminazione che ha del ridicolo». A dirlo è Nicola Finco (Liga Veneta – Zaia Presidente), vicepresidente Consiglio regionale del Veneto.
«Nel solo 2020 abbiamo dovuto contare ben 290 eventi predatori accertati e 813 capi uccisi di cui 478 ovi-caprini, 118 bovini, 55 asini. E per rifondere gli allevatori di queste perdite, la Regione del Veneto ha investito 290.678 euro di indennizzo. Perché non ci scandalizziamo per questi animali lasciati agonizzanti dai lupi? Se si mettesse in atto un piano di contenimento serio, come andiamo chiedendo da anni, i danni sarebbero limitati, e le risorse risparmiate dalla Regione potrebbero essere indirizzate su altri fronti per la tutela degli animali, come ad esempio i Cras. Ancora una volta notiamo come gli animalisti sono attenti alla tutela solo di alcuni animali. Ricordiamo che sono stati proprio loro a favorire la reintroduzione sulle nostre montagne di quei lupi ormai fuori controllo, dal momento che tanti danni stanno facendo all’economia di montagna, spingendo gli allevatori ad abbandonare esasperati quelle terre, mettendo così in crisi il delicato equilibrio ambientale che, con il loro lavoro, contribuiscono a mantenere».
Cultura – Sandonà (ZP-LV): “All’ingresso di Arborea la targa ‘Comune onorario del veneto’ una storia di successo dell’emigrazione veneta nel cuore della Sardegna”
Venezia, 15 novembre 2021 - “Se al cuore sardo aggiungiamo l’animo veneto il risultato che ne esce ha un che di straordinario e Arborea ne è la dimostrazione”. Con queste parole il presidente della prima Commissione del Consiglio regionale del Veneto Luciano Sandonà (ZP-LV) ha spiegato “il fine settimana veneto nella cittadina oristanese dove sabato sera abbiamo presentato il libro “Destinazione Arborea. Storie di migrasion, fameje e fadighe dei veneti de Sardegna’ di Alberto Medda Costella, testo che non solo ha avuto il patrocinio della Regione del Veneto ma anche l’introduzione del presidente Luca Zaia. Alberto Medda Costella, storico giornalista e presidente della locale Associazione veneti nel Mondo ha raccolto 17 testimonianze di storia vissuta dai coloni, in gran parte veneti e friulani che bonificarono la piana di Terralba, dove oggi sorge Arborea, primo comune ad essere stato iscritto nel Registro dei Comuni onorario del Veneto come prevede la legge regionale veneta di cui fui estensore e primo firmatario nella scorsa legislatura”. La norma stabilisce che possano essere iscritti Comuni fuori dai confini veneti purché abbiano una diffusa presenza di emigrati o discendenti di emigranti veneti e mantengano tradizioni e legami con il Veneto “Arborea è un esempio che mi auguro venga seguito da molti, perché indipendentemente dalle previsioni della nostra norma regionale, questa realtà nel cuore della Sardegna non manca di valorizzare la propria storia e il legame con il Veneto. Non mi riferisco solo alla Sagra della Polenta, per altro bella tradizione folkloristica, giunta alla sua 38esima edizione. Pensiamo innanzitutto al gigante della cooperazione lattiero-casearia il Gruppo Arborea, un vero player internazionale, che ha toccato quest’anno il record di un fatturato di 193,7 milioni di Euro, ma anche alla Cooperativa Produttori Aborea, settore carne e ortaggi, avviata proprio dai coloni della bonifica e che oggi è una singolare testimonianza del sistema agroalimentare sardo, con 200 soci e un fatturato annuo attorno ai 40 milioni Euro: come dicevo, per molti aspetti Arborea è una storia di successo, nata dall’unione di culture come quella sarda, veneta, friulana ma anche romagnola o mantovana, che hanno fatto del lavoro e dello spirito di sacrificio il loro emblema. E i risultati si vedono. All’indomani della presentazione del volume di Alberto Medda Costella, per me è stato così un onore rappresentare il Veneto domenica mattina alla inaugurazione della nuova segnaletica all’ingresso della cittadina con la targa ‘Comune Onorario del veneto’ e lo stemma della Regione veneta e quello del comune oristanese a dimostrazione di quanto l’amministrazione locale tenga a sottolineare le sue antiche radici e il suo rapporto con la nostra regione. Ad Arborea c’è il cuore della Sardegna, ma soffia forte, e si sente, lo spirito del Veneto” Alla cerimonia hanno partecipato oltre a Sandonà anche l’avvocato Aldo Rozzi Marin e l’ex consigliere regionale Ettore Beggiato, in rappresentanza dell’Associazione Veneti nel Mondo.