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24 Ottobre 2022
Siccità, Michieletto e Vianello (Lega – LV): «Correre ai ripari visti i rischi sempre più incalzanti di situazioni di siccità: urgente realizzare bacini di raccolta idrica di acque meteoriche. Depositato un progetto di legge sulla materia».
Venezia, 24 ottobre 2022 - «Alla luce della ciclicità delle variazioni climatiche è assolutamente urgente prevenire gli effetti della siccità e mitigare i danni causati dal maltempo che con frequenza colpisce i nostri territori. L’acqua è un bene da preservare e che da problema, se gestito, può essere incanalato in bacini idrici funzionali al bene dei nostri territori». E’ questo il senso del progetto di legge presentato dai consiglieri Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Lega – LV) volto a trattenere più acqua possibile sui terreni in caso di precipitazioni atmosferiche con lo scopo di fare riserva d’acqua in caso di siccità: «L’acqua che cade al suolo in quantità enormi e improvvise deve essere assolutamente incanalata per farne riserva preziosa evitando così nel contempo danni di grave entità a centri abitati, colture agricole, aree produttive e strutture». I due consiglieri di Lega – LV, spiegano anche le azioni concrete da mettere in atto: «Le azioni da intraprendere per mitigare entrambi i problemi sono simili: trattenere più acqua possibile sul territorio rallentandone la corsa verso i canali e agire attraverso il drenaggio dei fiumi. Insieme ad opere urbanistiche finalizzate al trattenimento delle acque meteoriche». Per trattenere le acque meteoriche secondo Michieletto e Vianello si può fare quindi ancora molto: «Golenature, wetland, bacini di fitodepurazione (utili anche per migliorare la qualità dell’acqua), servendosi all’occorrenza di cave dismesse: con queste opere, l'acqua in eccesso da problema idrico diventa una risorsa. È il caso di ripensare dopo 60 anni, all’eventualità di realizzare dighe serbatoio, per contenere acqua dolce e di produrre energia, e di farlo sulla base delle esperienze, anche drammatiche, che abbiamo vissuto. La tragedia del Vajont, ad esempio, non ci deve mai far dimenticare come una opera, se studiata male o peggio, realizzata in un luogo inadatto, può diventare un arma terribile».
24 Ottobre 2022
Pnrr, Centenaro (Lega – LV): «Fondi per la rigenerazione urbana. Ancora una volta penalizzato il Veneto. Una stortura che deve essere modificata»
Venezia, 24 ottobre 2022 -«Ancora una volta i comuni veneti saranno penalizzati dalla ripartizione dei fondi Pnrr per la rigenerazione urbana. Al Veneto non andrà nemmeno un centesimo. E’ necessario, con questo nuovo Governo, alzare la voce». Così Giulio Centenaro, consigliere regionale di Lega – LV. «In merito al bando sulla rigenerazione urbana assistiamo in questi giorni alla protesta dei sindaci veneti, guidati dal primo cittadino di Treviso, Mario Conte, che è anche presidente dell’Anci Veneto. I sindaci sottolineano che la spartizione dei fondi fa chiaramente delle discriminazioni nei confronti dei comuni virtuosi, in particolare di quelli veneti, e a Roma finora si è ignorato come il Veneto sia identificato da sempre quale locomotiva produttiva ed economica d’Italia - prosegue il consigliere padovano di Lega – LV, Centenaro -. È colpa dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) che “premia” i territori del sud, e lo abbiamo già riscontrato con l’assegnazione dei fondi ai Comuni sopra i 15.000 abitanti. E’ una stortura che deve essere modificata, sono certo che il nuovo Governo sistemerà questa situazione già affrontata precedentemente dai Parlamentari leghisti». Lo scorso 19 ottobre il decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, di concerto con il Capo del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, è stato pubblicato con i relativi allegati 1 e 2, con il titolo: «Individuazione dei comuni, inferiori a 15.000 abitanti, richiedenti e di quelli beneficiari del finanziamento di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale», ed è stato diffuso nella sezione «I Decreti» mentre il relativo avviso è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
24 Ottobre 2022
Pnrr, Vianello e Michieletto (Lega – LV): «Rigenerazione urbana: i comuni veneti migliori di chiunque , ma per Roma la meritocrazia è una colpa».
Venezia, 24 ottobre 2022 – «I comuni veneti che vengono sciolti o commissariati sono inesistenti, pagano regolarmente le fatture ai fornitori ed eseguono i lavori pubblici che mettono a bilancio. In un Paese normale questo è un merito: per Roma no, per Roma è una colpa da espiare a discapito di chi dilapida e sperpera. Il riparto dei fondi di rigenerazione urbana per i Comuni sotto i 15 mila abitanti è solo l'ultimo capitolo di un libro di ingiustizie che va avanti da sempre. Il Veneto e il Nord tutto non sono il bancomat delle cicale».  Con queste parole i consiglieri di Lega – LV, Roberta Vianello e Gabriele Michieletto intervengono sul caso del riparto dei fondi di rigenerazione urbana, a vantaggio delle regioni del meridione e che esclude totalmente le regioni del centro-nord. «Lo zelo di Roma nel riscuotere tasse e gabelle del Veneto è un modello per gli orologiai svizzeri. Quando però di tratta di distribuire, l'efficienza romana ricorda molto uno scolapasta bucato. Che, come sempre, annaffia certe regioni e lascia a secco noi. Quanta pazienza ancora i Veneti dovranno portare prima che i Veneti siano considerati al pari di tutti gli altri? Vogliamo augurarci che i rappresentanti eletti in Veneto alle ultime elezioni politiche si oppongano e rimedino all'ennesimo torto a discapito del nostro Popolo. I Veneti sono esausti di questa arrogante superficialità» chiudono i due consiglieri veneziani di Lega – LV, Vianello e Michieletto
21 Ottobre 2022
Agricoltura, Cecchetto (Lega – LV): «L’agricoltura verticale, uno sguardo al futuro e all’innovazione. La Regione interviene sull’innovativo metodo di coltivazione, sia idroponica che acquaponica».
Venezia, 21 ottobre 2022: «Cambiamenti climatici e aumento della popolazione mondiale ci costringono ad un nuovo modo di pensare anche l’agricoltura tradizionale basata per la maggior parte sui sistemi produttivi intensivi ed estensivi. Ma l’agricoltura, settore primario da sempre fondamentale per l’economia veneta sta cercando sempre più nuovi sistemi per lo sviluppo delle cosiddette colture fuori suolo, investendo sempre di più in agricoltura verticale». Così sintetizza Milena Cecchetto, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, che ha depositato un progetto di legge che studia le misure a sostegno dell’agricoltura verticale, modificando la legge regionale del 12 dicembre 2003, numero 40, che trattava proprio di agricoltura: «La Regione del Veneto, con la nuova modifica alla legge regionale 40/2003, vuole introdurre nell’ordinamento regionale una nuova disciplina riguardante il settore primario, con particolare attenzione all’innovativa “Agricoltura verticale”. E per agricoltura verticale si intendono anche le colture idroponiche, acquaponiche e aeroponiche, ossia quelle colture caratterizzate da tecniche di coltivazione, convenzionali quanto innovative, senza uso di terre, in camere di crescita chiuse a controllo ambientale totale – illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Milena Cecchetto -. Il progetto di legge che ho depositato, segna il solco di una serie di esigenze accomunate dalla necessità di adottare politiche e strategie di investimento innovative e di ricerca sulla vertical farming, il tutto  votato alla ricerca della sostenibilità sia economica che ambientale» prosegue il consigliere Cecchetto. «Il settore primario dell’agricoltura è in continua evoluzione e soggetto a grandi ricerche tecnologiche e negli ultimi anni ha sollevato forti problematiche legate alla produzione alimentare e al costante aumento del fabbisogno mondiale, intesa come una delle sfide più importanti del prossimo futuro, oppure alla limitata disponibilità di superfici naturali o agricole o alla necessità di ridurre il consumo di acqua, in considerazione della sempre maggiore scarsità delle risorse idriche. Tutte considerazioni che ci hanno spinto a modificare la legge sull’agricoltura tuttora in essere apportando delle migliorie e inserendo così nuovi sistemi di coltivazione».
21 Ottobre 2022
Acqua, Michieletto, Vianello (Lega – LV): «Acqua bene sempre più prezioso. E’ necessario disciplinare anche la raccolta e l’utilizzo dell’acqua piovana».
Venezia, 22 ottobre 2022 - «Un progetto di legge che disciplini la raccolta e l’utilizzo dell’acqua piovana. L’estate appena terminata ha registrato picchi di siccità mai registrati prima. E sulla scorta di questa emergenza è bene mettere in campo tutte attuare tutte le misure preventive per non ritrovarsi fra pochi mesi in una situazione simile, rischiando di mettere in ginocchio nuovamente le attività, partendo da quella agricola primaria. L’acqua è sempre più un bene prezioso e pertanto va tutelato, anche utilizzando l’acqua piovana per scopi non potabili». Così i consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello in merito al pdl depositato giovedì e che tende a disciplinare la raccolta e l’utilizzo dell’acqua piovana. «La Regione del Veneto, nell’ambito delle proprie competenze, con il progetto di legge che abbiamo presentato – sottolineano in coro i consiglieri dell’Intergruppo Lega – LV - intende pertanto introdurre importanti requisiti obbligatori di sostenibilità nel processo edilizio, rivolti alla salvaguardia della risorsa idrica prevedendo, in particolare, che le nuove costruzioni e per, ove possibile, gli edifici in ristrutturazione, si dotino di sistemi di accumulo delle acque piovane per il loro riutilizzo riducendo così il consumo di acqua potabile. Il recupero delle acque meteoriche rappresenta indubbiamente una soluzione efficace ai problemi relativi al consumo eccessivo di acqua potabile». Un appello anche a consumare acqua responsabilmente, come sottolienano infine i consiglieri dell’Intergruppo lega – LV: «A seconda della zona geografica e della quantità di precipitazioni si può risparmiare fino al 50 per cento del fabbisogno di acqua potabile e approdare in un più elevato principio etico di contenimento dei consumi delle risorse idriche».  
20 Ottobre 2022
Lavoro, Centenaro (Lega – LV): «Arriverà il centro per l’impiego a Camposampiero: un importante impegno da parte della Regione del Veneto e una possibilità in più per trovare lavoro, grazie ad un approccio più vicino al territorio»
Venezia, 20 ottobre 2022 - «A Camposampiero arriverà un nuovo centro per l’impiego, agenzia regionale fondamentale per l’incontro tra domanda e offerta lavorativa. Sorgerà in pieno centro cittadino, sull’area di Palazzo Nodari, una struttura non più conforme alle attuali normative edilizie, e che verrà abbattuto. Al posto di Palazzo Nodari sorgerà una nuova palazzina destinata appunto ad ospitare il nuovo centro per l’impiego del capoluogo del camposampierese. Un successo per la vasta area padovana e un servizio importante per il territorio con la creazione anche di spazi idonei per l’ incontro tra domanda e offerta lavorativa. Finalmente una notizia positiva grazie a Veneto Lavoro, alla Regione del Veneto da cui dipendono i centri del lavoro e al Comune di Camposampiero». E’ l’annuncio fatto dal consigliere regionale Giulio Centenaro (Lega – LV) in merito all’arrivo del centro a Camposampiero. «A seguito dell’incremento dell'organico dell’ufficio lavorativo previsto dal Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l'impiego, era necessario trovare una migliore soluzione, più moderna ed adeguata ad ospitare questo tipo di attività, per essere maggiormente vicini alle esigenze del territorio, soprattutto in un periodo di crisi come questa, per cui il lavoro diventa materia fondamentale. Grande supporto lo ha dato il Comune di Camposampiero, in primis il sindaco Katya Maccarrone che si è fatta promotrice, assieme alla Regione, per portare questo importante centro per l’impiego nel capoluogo camposampierese. Il Comune mette a disposizione l’area con la volumetria necessaria e il supporto tecnico oltre al restante importo economico» conferma il consigliere di Lega – LV, Centenaro. Il Comune, che avrà un ruolo importante nell’operazione, ha effettuato la stima per la ristrutturazione dell'immobile; Veneto Lavoro, ente strumentale della Regione che ha la direzione, il coordinamento operativo e la gestione del relativo personale dei servizi per il lavoro pubblici, contribuirà, insieme alla fattiva collaborazione del comune di Camposampiero, alla ristrutturazione e ai costi sostenuti per la ristrutturazione dell’immobile denominato “ Palazzo Nodari” e, comunque, per un importo fino ad un massimo di € 750.000,00 a valere sui fondi previsti dal Piano straordinario di potenziamento dei CPI, previa stipula di apposito accordo tra le parti ancora non sottoscritto. Il tutto è ovviamente condizionato alla firma dell’accordo, nella speranza, ma ne siamo certi, che tutto fili liscio.
20 Ottobre 2022
Brescacin (Lega-LV): «Azienda Zero, procedure di acquisto efficienti e concorsi veloci: i numeri non mentono e dimostrano la validità anche amministrativa della sanità veneta»
Venezia, 20 ottobre 2022 – «Dopo aver aggiornato la seduta da fine settembre, su richiesta specifica dei consiglieri di opposizione, oggi la Quinta commissione ha continuato l’esame della rendicontazione di Azienda Zero. Una relazione puntuale, quella del direttore Toniolo, che dopo le vuote critiche delle minoranze ha chiarito in modo preciso l’efficienza della nostra Azienda Zero in due settori specifici, quello delle procedure concorsuali e quello delle gare di acquisto centralizzate. E, ancora una volta, sono i numeri oggettivi, e non le parole, a dimostrare che il sistema di cui la Regione del Veneto si è dotato con la riforma di Azienda Zero funziona. Numeri che ci raccontano di un alto numero di concorsi conclusi in breve tempo e di gare organizzate senza spreco di personale e risorse». Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione Sanità, commenta così la relazione, nel corso della seduta odierna della commissione, del direttore di Azienda Zero, Roberto Toniolo. «Il Crav, Centrale Regionale Acquisti per la Regione del Veneto, ha 33 dipendenti. Un numero contenuto, se confrontato con enti simili come l’Estar (Toscana), che conta 52 dipendenti, e l’Intercent-ER (Emilia Romagna), che invece di dipendenti ne ha 50. Il numero più basso di personale, però, viene compensato da una grande efficienza, come dimostra il valore delle gare bandite dal Veneto: 7,7 miliardi di euro nel solo 2021, che si sommano ai 5,5 del 2020 e ai 4,4 del 2019, per un totale di 17.6 miliardi in tre anni. Nello stesso periodo, per fare un confronto, l’Emilia ha bandito procedure d’acquisto per 11,5 miliardi, mentre la Toscana per 14,3 miliardi. E, in base ai numeri forniti dall’Osservatorio MASAN Bocconi (Management degli Acquisti e dei contratti in Sanità) su dati Anac, anche i tempi di aggiudicazione sono più bassi in Veneto: 117 giorni di media, contro i 183 di Toscana e i 296 dell’Emilia. E le procedure soddisfano appieno il fabbisogno delle Ulss, considerando che la percentuale di efficacia degli acquisti centralizzati si attesta sul -1%, contro il -13% dell’Emilia. Questo significa che non si sono rese necessarie altre gare, ottimizzando quindi fatica, risorse e tempo del personale dipendente», spiega Brescacin. «Anche per quanto riguarda le procedure concorsuali – continua il presidente della Quinta commissione -, abbiamo avuto dati più che buoni. Nel solo 2021 Azienda Zero ha indetto 109 concorsi portandone a compimento 58, di cui ben 42 avviati nello stesso anno con una durata media di 155 giorni, contro i 63 della Toscana, che invece ne ha conclusi 55, ma con una durata media di 314 giorni. Questo significa che, mentre Azienda Zero è stata in grado di concludere i concorsi nel giro di pochi mesi, delle 55 procedure espletate nel 2021 dalla Toscana solo 14 erano state indette nello stesso anno, mentre le altre risalgono agli anni precedenti, arrivando persino al 2018. Numeri raggiunti con un personale, anche in questo caso, più contenuto: in Azienda Zero abbiamo dipendenti pari a 15,5 tempi pieni equivalenti, mentre in Toscana sono 20.E questo solo nell’ultimo anno preso in esame: tra il 2018 e il 2022 sono state 270 le procedure concorsuali espletate da azienda zero, per le quali sono arrivate 84.951 domande e da cui sono risultati idonei 28.403 candidati. Considerando che il sistema sanitario regionale ha circa 60mila dipendenti, questo vuole dire che ogni anno entra in organico, attraverso concorsi, circa il 12% del personale». «Numeri obiettivi, quelli elencati in commissione – conclude Brescacin – basati su dati elaborati da enti terzi, quindi super partes, che non mentono e che rivelano come la riforma del 2016 che ha dato vita ad Azienda Zero è risultata vincente ed efficiente anche dal punto di vista amministrativo, oltre che clinico».
20 Ottobre 2022
Sport, Vianello e Michieletto (LEGA – LV): «Le società sportive a rischio con l’introduzione della nuova riforma dello sport. E’ urgente un tavolo di concertazione nazionale»
Venezia, 20 ottobre 2022: «Un grido d’allarme parte dalle società sportive di base venete. Un numero sconfinato di persone rischia di essere messo in seria difficoltà con la Riforma dello Sport, decreto legislativo 39/21 e il correttivo al decreto voluto dal sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, approvato lo scorso 28 settembre e che entrerà in vigore il primo gennaio prossimo. Lo sport nel nostro Paese muove quattro punti di Pil e milioni di persone tra atleti, tecnici, dirigenti e volontari o anche semplicemente appassionati e amatori». I consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Roberta Vianello e Gabriele Michieletto sottolineano: «Siamo stati contattati da numerose società sparse sul territorio veneto e di tanti sport completamente differenti tra loro ma uniti dalle stesse problematiche complesse e penalizzanti per le Asd (associazioni sportive dilettantistiche), che prevede la riforma. Una riforma capace, sotto vari aspetti, di mettere in difficoltà le Asd dal punto di vista civilistico e fiscale». E chiosano ancora i due consiglieri regionali: «Chiediamo pertanto al governo entrante che venga istituito nuovamente il Ministero dello Sport e che si prenda subito in mano la riforma, visto che diventerà esecutiva dal primo gennaio prossimo. Un Ministero dello Sport che sia capace di convocare subito un tavolo di rappresentanza e di ascolto con tutti gli attori, a partire dal Coni e dalle Federazioni Sportive. Un tavolo in grado di concertazione fra le varie componenti perché lo sport è patrimonio di tutti e lo dobbiamo tutelare. E’ pratica fondamentale per educare i ragazzi a crescere responsabilmente. Lo sport è salute e benessere psicofisico» concludono i due consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Roberta Vianello e Gabriele Michieletto.
20 Ottobre 2022
Parchi, Centenaro (Lega – LV): « Il Parco Regionale dei Colli Euganei candidato a Riserva della Biosfera grazie a “Man and the Biosphere” (MAB) di UNESCO del territorio ecologicamente connesso ai Colli Euganei. Un grande successo. Ma bisogna intervenire al più presto sul problema cinghiali»
Venezia, 20 ottobre 2022: «Un parco naturale, un grande polmone verde per tutto il padovano. E’ quello dei Colli Euganei che negli ultimi anni riscuote sempre più interesse tra gli appassionati della natura, delle passeggiate a piedi o in bicicletta. Stamattina in seconda commissione consiliare abbiamo audito, per la rendicontazione annuale, il presidente Riccardo Masin e il suo vice, Antonio Scarabello, che hanno sottolineato l’importanza di creare maggiore interesse nei confronti del Parco Regionale dei Colli Euganei ma anche sollevato delle problematiche» spiega il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro, che sottolinea anche come il Parco Regionale dei Colli Euganei negli ultimi anni abbia avviato le attività preliminari necessarie ad intraprendere il percorso di candidatura a Riserva della Biosfera secondo il programma "Man and the Biosphere" (MAB) di UNESCO del territorio ecologicamente connesso ai Colli Euganei. Infatti, nei primi mesi del 2022, sono state avviate, spiega ancora il consigliere padovano, Centenaro, le attività previste nella fase iniziale del percorso grazie ad un finanziamento concesso dalla Regione Veneto nel contesto del DGR 1627 del 19/11/2021, ottenuto aggiudicandosi un bando finalizzato a sostenere la presentazione di candidature ai programmi UNESCO Heritage, MAB ed Intangible Heritage. Ed ora il Parco Regionale dei Colli Euganei è pronto per dare avvio ufficiale al processo di candidatura, che porterà allo sviluppo del percorso di animazione territoriale e del dossier. Il territorio candidato a diventare nuova Riserva della Biosfera dovrebbe essere costituito dall'intera superficie dei 15 comuni che attualmente ricadono all'interno dei confini del Parco Regionale dei Colli Euganei: Abano Terme, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Galzignano, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia, Vo' Euganeo. «Tra le problematiche però sollevate dal presidente e dal vice del Parco, c’è quello dei cinghiali, che proliferano a dismisura, creano situazioni di pericolo alla viabilità e distruggono le colture presenti. E in questo senso è stata avviata la lotta al contenimento dei cinghiali stessi. Il Parco Colli metterà in campo nuove risorse e nuovi mezzi ed entro fine anno verrà attivata una nuova centrale di raccolta a Rovolon. La squadra faunistica avrà più uomini e un nuovo mezzo per il “selecontrollo” degli animali. A presto anche, lungo le strade, l’installazione di dissuasori per la sicurezza stradale» termina il consigliere Centenaro.
20 Ottobre 2022
Bisaglia (Lega-LV): «Fibrosi cistica, sia attivata l’assistenza domiciliare per i malati che hanno bisogno di terapie antibiotiche per endovena. Presentata una mozione in Consiglio regionale»
Venezia, 20 ottobre 2022 – «Si attivi il servizio di assistenza domiciliare per i malati di fibrosi cistica che necessitano, a causa della patologia di cui soffrono, di una terapia antibiotica per via endovenosa, senza costringerli a sfiancanti e pericolosi ricoveri ospedalieri». A chiederlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto, è Simona Bisaglia, consigliere dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. «La fibrosi cistica, ricordiamo, è una grave malattia multiorgano che si trasmette geneticamente e che colpisce principalmente l’apparato respiratorio e digerente. A causa della mutazione dei geni – continua Bisaglia -, i malati tendono a sviluppare con maggiore facilità infezioni polmonari, a causa di una produzione di muco molto abbondante, e a perdere progressivamente la funzione respiratoria, mentre a livello digestivo hanno gravi difficoltà nell’assorbimento dei grassi. Le terapie, nelle forme più gravi della malattia, sono particolarmente complesse e arrivano a richiedere anche diverse ore di riabilitazione respiratoria, fino alla fisioterapia respiratoria che viene ripetuta anche più volte al giorno. Questo comporta un impegno, soprattutto per i pazienti più giovani, che coinvolte anche le famiglie a tempo pieno. A questo si aggiunge una particolare recidiva alle infezioni che rendono necessari frequenti ricoveri in ospedale per i trattamenti obbligatori. Dobbiamo pensare che stiamo parlando della malattia genetica grave più diffusa: si stima oggi che ogni 2.500 bambini nati in Italia, uno sia affetto da fibrosi, con circa 200 nuovi casi ogni anno. E benché la ricerca clinica faccia passi da gigante, con terapie anche farmaceutiche innovative, molto c’è ancora da fare. In Veneto, in prima linea per la cura di questa malattia c’è il Centro regionale istituito presso l’Azienda Ospedaliera di Verona a Borgo Trento, dove si fornisce non solo assistenza clinica, ma anche consulenze genetiche e assistenza psicologica, e che ho avuto di visitare nelle scorse settimane. Questa struttura viene affiancata dal Ca’ Foncello di Treviso come Centro di supporto per la diagnosi e cura della fibrosi. Centri di eccellenza, di sicuro, ma i malati e le loro famiglie meritano tutto il nostro supporto, visto l’impegno costante che le cure e le terapie richiedono. L’attivazione di un’assistenza domiciliare consentirà di facilitare loro la vita, limitando gli accessi ospedalieri e facendo così diminuire non solo il tempo trascorso in ospedale a discapito di una serena e piena vita sociale, ma anche l’esposizione ad altre infezioni. Un sostanziale miglioramento della qualità di vita a cui, come amministrazione, dobbiamo puntare».