Sandonà (ZP): «Regioni escluse dalla gestione dei fondi React-Eu. Il Governo ormai è una mina vagante che sfila soldi agli enti locali»
Venezia, 25 gennaio 2021 - «Il Governo Conte è in agonia, senza più i numeri per governare. Eppure questo traballante esecutivo pensa di poter escludere le Regioni dalla gestione di 13,5 miliardi di fondi europei, proprio quando l’Europa intera fa l’opposto, affidando alle istituzioni più vicine ai cittadini questi importanti stanziamenti per la ripresa economica». Luciano Sandonà, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente e presidente della Prima commissione consiliare Bilancio, contesta duramente il tentativo del Governo di togliere alle regioni la gestione del fondo ‘React-Eu’, istituito da Bruxelles per fronteggiare la crisi nel contesto del Coronavirus e contribuire a preparare la ripresa dell'economia nel 2021 e 2022.
«E’ la prima volta in 25 anni che Roma sfila i soldi europei ai programmi regionali – prosegue Sandonà - mentre tutti gli altri grandi Paesi europei stanno facendo l’esatto opposto, garantendo ossigeno economico ai loro territori. In Francia, ad esempio, il 95% dei fondi dello strumento React-Eu sono destinati a programmi regionali. Anche Berlino e Madrid vanno in questa direzione. Invece proprio in questo momento difficile per l’economia del Veneto, stiamo vivendo il paradosso di un Governo, incapace perfino di garantire la propria sopravvivenza, che penalizza le autonomie regionali nella gestione di questi finanziamenti. È inammissibile che enti virtuosi nella spesa pubblica e negli investimenti economici, come il nostro Veneto – conclude Sandonà - si vedano letteralmente commissariare la gestione di queste risorse. Risorse che, ancora una volta, rischiano di finire in nel grande calderone governativo fatto di sprechi, mancanza di soluzioni e lontananza dai bisogni effettivi della nostra gente. Non possiamo permetterlo: il Veneto ha tutte le carte in regola per gestire al meglio quanto previsto dell’Europa. Conte faccia marcia indietro».
Giornata della Memoria – Villanova (ZP): «Oggi più che mai dobbiamo condannare ogni antisemitismo: presentata una risoluzione per promuovere la Legge regionale sulla Shoah»
Venezia, 25 gennaio 2021 - «Sono ormai passati due anni da quando, per la prima volta, un gruppo di studenti ha preso parte a una seduta della Sesta commissione consiliare permanente, da me allora presieduta, per commemorare la Giornata della Memoria. Una seduta piena di emozioni, durante la quale abbiamo potuto ascoltare le vive testimonianze di chi ha subito sulla propria pelle gli orrori del nazifascismo e di chi, oggi come allora, continua a combattere con la propria testimonianza l’intolleranza e l’ignoranza. In questi due anni, la Regione del Veneto ha approvato la legge n.5 del 3 febbraio 2020 che, prima in Italia, ha istituzionalizzato le iniziative per la conoscenza della Shoah e per il giorno della memoria, confermando che nessun riferimento a quegli orrori può essere ancora tollerato. È fondamentale far sì, oggi più che mai, che la memoria di ciò che è accaduto non si perda. Per questo motivo ho presentato una risoluzione che ribadisce la ferma volontà della nostra amministrazione di respingere con forza qualsiasi manifestazione di retaggio fascista o nazista e di riproporre, appena l’emergenza sanitaria allenterà la sua morsa, la seduta speciale della Sesta commissione, invitando nuovamente gli studenti e i giovani, insieme ai loro insegnanti e ai testimoni degli orrori della Shoah». Ad annunciarlo è Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto del Gruppo Zaia Presidente.
«Il fatto che siamo proprio noi consiglieri della maggioranza leghista a presentare questa risoluzione – continua Villanova – sottolinea ancora una volta quanto l’antifascismo e la tolleranza siano temi che ci stanno particolarmente a cuore. Ribadisco quanto già detto in aula consiliare solamente pochi giorni fa: non accettiamo lezioni di democrazia da nessuno, così come non tolleriamo episodi di leggerezza da parte di nostalgici del fascismo. È scandaloso che ancora oggi ci sia chi, negando l’evidenza, rifiuta di riconoscere ciò che è stato. La recrudescenza di odio e intolleranza, sul web come nella vita reale, desta enorme preoccupazione. Non possiamo permetterlo. Il miglior antidoto perché non si ripeta l’abominio delle leggi razziali e della Shoah è la conoscenza. È quindi nostro dovere impegnarci al massimo per promuovere la Memoria come coscienza e consapevolezza viva e condivisa».
Infrastrutture – Rigo (LV): «Grezzanella, sono anni che la Regione sollecita Anas su quest’opera così importante per il territorio. Il Pd non sa di cosa sta parlando, vuole solo arrogarsi il merito di aver risolto la questione»
Venezia, 20 gennaio 2021 - «Purtroppo ancora una volta dobbiamo constatare che i consiglieri comunali del PD di Villafranca non sanno, o fanno finta di non sapere, di cosa stanno parlando. Basta vedere cosa dichiarano a proposito della Grezzanella, opera strategica per tutto il territorio villafranchese. Un’opera, ricordiamo, che è stata per anni al centro dell’azione programmatica della Regione e di cui l’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti si è occupata in modo costante già nel corso della scorsa legislatura. Anas sa bene che l’opera per la Regione del Veneto è di interesse primario. L’approvazione del contratto di programma ormai è vicina e arriverà già questa estate. È inutile che il PD faccia finta ora, dopo anni di lavoro, di sollecitare l’intervento regionale per potersene arrogare poi il merito». A dirlo è Filippo Rigo, consigliere regionale del Veneto del Gruppo Liga Veneta per Salvini Premier.
«Sono anni che l’assessore De Berti segue la questione in prima persona - continua Rigo -. Già nell’agosto del 2018 la Regione del Veneto, tramite l’assessore, ha presentato richiesta formale all’Anas ricordando come l’opera sia prioritaria. Dal 3 agosto 2018 sono state inviate ben 5 lettere formali. Dove era il PD nei mesi e negli anni scorsi, quando l’assessore presentava uno dopo l’altro i solleciti? Se davvero per i Dem era così importante, perché nessuno di loro ha chiesto un intervento dei loro colleghi di partito al governo? Evidentemente per loro è più facile fare propaganda spicciola sulle pagine dei giornali che dedicarsi a un progetto lavorando seriamente e in silenzio».
Regolarizzazione dei procedimenti sanzionatori – Boron (ZP): «La Consulta non boccia la legge nella sua interezza, ma nel metodo. Accogliamo i suggerimenti e la ripresenteremo, perché tutela i lavoratori e non i furbetti»
Venezia, 19 gennaio 2021 - «La Consulta non ha bocciato la legge sulle sanzioni amministrative, di cui mi ero fatto promotore in aula, nel suo oggetto, quanto piuttosto nel metodo. Non respinge in toto la legge regionale veneta: nelle motivazioni della sentenza si legge chiaramente che la legge avrebbe dovuto delineare direttamente le conseguenze della regolarizzazione, e non lasciare troppa discrezionalità alla Giunta regionale. Bene, accogliamo i suggerimenti della Consulta: prendo l’impegno di apportare alla legge le dovute modifiche e ripresentarla una volta corretta. Perché, voglio ricordare al collega Zanoni, non è una legge pensata per tutelare i “furbetti”, ma le persone che lavorano, che ogni mattina alzano una serranda e devono districarsi nelle difficoltà burocratiche. Evidentemente lui non riesce a capire i problemi di questa categoria». Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, commenta così la decisione della Corte costituzionale sulla legge regionale veneta che ha introdotto la regolarizzazione degli adempimenti amministrativi.
«L’istituto della diffida e della regolarizzazione è valido in molti Paesi dell’Unione Europea – prosegue Boron - in cui la legge non si presenta come vessatoria. Invece noi viviamo in un Paese in cui le norme sono troppe e spesso poco chiare, un Paese in cui spesso i cittadini si trovano ad essere “fuorilegge” non perché in malafede, ma perché non sono riusciti a venire a capo dei tanti, troppi cavilli. Non so se Zanoni capisca cosa significa districarsi tra i mille, e spesso incomprensibili, rivoli della burocrazia. Evidentemente no, se crede che i furbetti siano coloro che lavorano. Quanti hanno un’azienda e devono lottare ogni mattina per tenerla aperta, sanno bene che non è così».
Caso Donazzan – Villanova (ZP) e Pan (LV): «Errore grave che ha creato imbarazzo. L’assessore però si è scusata: andiamo avanti e concentriamoci sui veri problemi del Veneto»
Venezia, 19 gennaio 2021 - «L’assessore Donazzan gode della fiducia della maggioranza e del Presidente Zaia. Ha ammesso l’errore: ora torni a occuparsi di lavoro e scuola. In un momento come questo in cui gli ospedali stanno soffrendo, i medici stanno lottando per tenere in vita i loro pazienti e gli imprenditori per tenere aperte le aziende, non possiamo permetterci di distogliere anche un’ora sola l’attenzione dalla situazione emergenziale che stiamo attraversando. Per questo motivo i gruppi Liga Veneta per Salvini premier e Zaia Presidente hanno deciso di votare l’astensione: quanto accaduto si è trattato di un fatto grave. Elena Donazzan ha sbagliato, senza se e senza ma. Ha sbagliato come privato cittadino e ancora di più come amministratore: nessun rappresentante delle istituzioni può pensare di esprimersi in questi termini. Ma quanto detto oggi in aula ha superato tutte le polemiche dei giorni scorsi. Ora però è arrivato il momento di guardare avanti». Alberto Villanova e Giuseppe Pan, capigruppo di Zaia Presidente e Liga Veneta per Salvini premier, commentano il voto alla mozione di riserve di oggi pomeriggio.
«Nella Regione del Veneto non c’è spazio per la nostalgia – continuano i due capigruppo -, né per il revisionismo. Definire una “leggerezza” quello che in realtà è stato un errore grave ha generato imbarazzo e malessere personale: è stata negata una verità storica, e nessuno di noi mette in dubbio questo. E la storia, ricordiamo, è maestra: studiamola. Abbiamo già espresso più volte la nostra posizione al riguardo nei giorni scorsi. Ora è il momento di superare questa brutta parentesi e di tornare a pensare ai reali problemi dei Veneti».
Parco dei Colli Euganei e danni da ungulati – Centenaro (ZP): «Stamattina nuovo incontro tra rappresentanti della Regione e dell’ente Parco. Teniamo alta la guardia nel rispetto della natura e degli abitanti della zona»
Venezia, 19 gennaio 2021 - «E’ di oggi la notizia dell’ennesimo incidente stradale sui Colli Euganei causato da un cinghiale. Fortunatamente stavolta l’automobilista se l’è cavata solo con molto spavento, ma purtroppo non sempre si è così fortunati. Un problema, questo, che va avanti ormai da tanti anni. Ne abbiamo discusso stamattina in una videoconferenza, dopo un mio sollecito e su invito del presidente della Terza commissione consiliare, insieme ad altri consiglieri regionali e agli assessori Corazzari e Marcato, al presidente del Parco Colli Antonio Scarabello e ai responsabili dei vari settori tecnici regionali». A darne notizia è Giulio Centenaro, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente e membro della Terza commissione.
«Nel corso dell’incontro è stata ribadita l’estrema pericolosità degli ungulati, sia per quanto riguarda gli ingenti danni provocati all’agricoltura, sia per quanto riguarda l’incolumità di automobilisti e motociclisti. È quindi sempre più urgente trovare soluzioni per attenuare questo fenomeno, naturalmente nel pieno rispetto degli equilibri tra la natura delicata di un parco regionale e bisogni della nostra società. Abbiamo quindi ribadito la necessità di portare avanti un contenimento del numero dei cinghiali, fornendo attrezzature adeguate e rinforzando il personale. L’impegno della Regione a tutela del Parco ma anche dei suoi abitanti non verrà meno. Tra due o tre settimane ci troveremo di nuovo per verificare la situazione ed eventuali nuove azioni».
Capitale della Cultura italiana 2022 – Villanova (ZP): «Dispiaciuti ma a testa alta, siamo orgogliosi comunque del lavoro fatto e della nostra Pieve di Soligo»
Venezia, 18 gennaio 2021 - «Sapevamo che sarebbe stato difficilissimo ottenere il titolo di Capitale italiana della cultura. Peccato, ma dobbiamo comunque essere orgogliosi della nostra Pieve di Soligo: unica città veneta ad essere arrivata alla short list delle 10 finaliste, ce la siamo giocata fino in fondo, fino all'ultimo. Siamo molto dispiaciuti, non possiamo negarlo, ma andiamo comunque a testa alta per la nostra città, il nostro territorio e questo percorso entusiasmante». Alberto Villanova, consigliere regionale e capogruppo in Consiglio regionale del Veneto di Zaia Presidente, commenta l’esito della selezione per la Capitale italiana della cultura 2022 che vedeva, tra le finaliste, anche Pieve di Soligo, cuore delle Colline dell’Unesco.
«Le città che si contendevano il prestigioso riconoscimento erano tante e tutte meravigliose – continua il capogruppo -. Sapevamo fin da subito che sarebbe stata una lotta difficilissima, ma siamo comunque arrivati in fondo alla competizione, nonostante pochi ci credessero. Questo territorio è incredibile, il dossier è stato curato nei minimi dettagli. Dal Comune alle associazioni del territorio alla Regione del Veneto: tutti abbiamo remato nella stessa direzione. Anche in Comune, l’opposizione ha lavorato in modo costruttivo per sostenere questo obiettivo, perché vincesse Pieve di Soligo. Non piace a nessuno perdere, ma io credo che oggi Pieve di Soligo abbia comunque vinto. Il nome della nostra città è arrivato ai Ministeri a Roma, e non per il solito gettito IVA o l'imposizione fiscale, ma per il valore culturale della nostra secolare storia. In tanti hanno potuto ammirare le ricchezze e le bellezze del nostro territorio e siamo sicuri che, una volta terminata la pandemia, Pieve di Soligo conquisterà tanti visitatori ammirati. Di questo, del lavoro sinergico, delle nostre meravigliose colline, del nostro passato, siamo fortemente orgogliosi. Ripartiremo da qui – conclude Villanova -, insieme a tutto il territorio, alla Regione, ai vari stakeholders, per sostenere comunque e sempre di più Pieve e la sua cultura».
Trasporto pubblico locale – Cavinato (ZP): «I bilanci delle aziende sono sempre più in crisi: il tpl ha bisogno di ristori, non può ancora attendere oltre dal governo»
Venezia, 14 gennaio 2021 - «Nonostante le innumerevoli richieste della Regione del Veneto e dei rappresentanti di categoria, le aziende del trasporto pubblico locale hanno urgente bisogno di un intervento governativo. Non solo stanno aspettando con ansia l’avvio delle vaccinazioni al personale. Anche i ristori non possono più farsi attendere ulteriormente: un’esigenza che i rappresentanti della categoria hanno presentato nuovamente stamattina, nel corso della Seconda commissione consiliare permanente». Così interviene Elisa Cavinato, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente e membro della Seconda commissione.
«I bilanci delle aziende di tpl ormai sono messi davvero a dura prova – spiega ancora Cavinato -: non solo le corse ridotte hanno provocato un brusco arresto delle entrate. C’è anche da considerare che la gestione del servizio in questo periodo ha dei costi enormi. Pensiamo solo alla spesa per la sanificazione dei mezzi. Inoltre, come ha fatto presente BusItalia Aps, l’azienda padovana del traposto pubblico locale, la ripartenza è complicata anche per la mancanza di date certe per la riapertura della scuola e di una precisa definizione della capienza dei mezzi. A tutto questo si sommano le difficoltà di far rispettare le stringenti misure di prevenzione ad alcune categorie di passeggeri, non sempre ligi al dovere. Il governo non può ancora latitare su questo fronte: aspettiamo risposte, e le pretendiamo subito».
Pan (LV): «Caso Donazzan, bene le scuse, ma non possiamo accettare che un assessore e un rappresentante delle istituzioni affronti temi così delicati con una tale leggerezza»
Venezia, 14 gennaio 2021 - «Indubbiamente l’assessore Donazzan avrebbe potuto evitare di fare quelle esternazioni, anche per rispetto dell’incarico e delle istituzioni che rappresenta. Le scuse della interessata hanno cercato di rimediare a quanto accaduto. Come Lega, però, condanniamo fermamente qualsiasi revisionismo. Si tratta di una filosofia che decisamente non ci appartiene». A dirlo è Giuseppe Pan, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto della Liga Veneta per Salvini premier.
«Continuare a parlare oggi di fascismo e comunismo, come entità contrapposte e totalizzanti, è di fatto anacronistico – spiega ancora il presidente del gruppo consiliare -. Non possiamo però dimenticare ciò che è stato. Non è corretto nei confronti di tanti che hanno subito sulla propria pelle gli orrori del fascismo. L’assessore ha raccontato di aver sentito cantare in casa, fin da piccola, “Faccetta nera”. Io, da parte mia, ho una storia personale diversa: fin da piccolo ascoltavo i racconti di mio nonno, oggetto invece di violenze da parte della Camice nere. Lui, come troppi in quegli anni sciagurati, hanno dovuto “assaggiare” l’olio di ricino. Comprendo quindi coloro che si sono sentiti offesi e ai quali l’assessore, in prima persona, si è rivolta per fare ammenda. Ripeto, però, che nonostante l’assessore abbia sottolineato come la Storia sia scritta dai vincitori, senza tener conto delle ragioni dei vinti, non possiamo accettare che una rappresentante delle istituzioni ancora oggi affronti un tema del genere con questa “leggerezza”, da lei stessa ammessa pubblicamente e, in separata sede, con noi consiglieri. “Meditate che questo è stato”: abbiamo tutti imparato a memoria questo verso della poesia di Primo Levi. Forse sarebbe bene che un assessore all’Istruzione lo ricordi».
Rifiuti abbandonati nel cantiere della Pedemontana – Rizzotto (ZP): «Interrogazione in Consiglio su questa spiacevole vicenda, serve più senso civico e meno ricerca di like sui social, collaborazione con le autorità fondamentale»
Venezia, 14 gennaio 2021 - «Ho presentato quest'oggi una interrogazione su quanto accaduto a San Vito di Altivole la scorsa settimana, con ignoti che hanno abbandonato nel cantiere della Pedemontana alcuni sacchi di rifiuti, un fatto di una gravità enorme. Ovviamente condanno fermamente l’episodio, che sottolinea la totale mancanza di senso civico da parte dei responsabili. Faccio però una riflessione: per senso di responsabilità, non sarebbe stato opportuno, prima di pubblicare il video sui social, rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine? O è più importante un like e una condivisione prima che una verifica dei fatti con chi di competenza?». Ad annunciarlo è Silvia Rizzotto (Zaia Presidente), presidente della Seconda commissione consiliare permanente.
«La Regione si è mossa fin da subito per verificare l’origine di questi rifiuti sospetti e per allertare le forze dell’ordine – prosegue Rizzotto -, senza attendere sollecitazioni esterne dalla minoranza. L’aver però messo il video sui social, senza un controllo preventivo sulla natura dei rifiuti, non ha fatto altro che provocare allarmismi nella cittadinanza. Come Regione aspettiamo l’esito dei controlli e assicuriamo che faremo tutto il possibile per mettere in sicurezza un’opera viaria come la Pedemontana che è molto più importante di qualche like sui social o di qualche sterile accusa dei soliti provocatori. Prima però di giudicare, è meglio verificare i fatti, altrimenti si rischia seriamente di fare la fine del Partito Democratico all'Ospedale di Montebelluna».