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15 Dicembre 2021
Sociale – Sponda (Lega-LV): «Abbattimento delle barriere architettoniche, nel Bilancio votato dal Consiglio regionale anche il rifinanziamento della legge con 300mila euro»
Venezia, 15 dicembre 2021 – «Tra gli emendamenti al Bilancio approvati dal Consiglio regionale del Veneto ieri ce n’è anche uno estremamente importante: la destinazione di 300 mila euro per il rifinanziamento della legge regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Un atto dovuto in una società civile, per permettere a tutti di godere dello stesso diritto inalienabile di condurre una vita agevole, dignitosa, piena e soddisfacente». Alessandra Sponda (Intergruppo Lega-Liga Veneta), consigliere segretario del Consiglio regionale del Veneto, commenta con queste parole l’inserimento nel maxi-emendamento al Bilancio del finanziamento della legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore – continua Sponda -: già a maggio avevo presentato una mozione per facilitare l’adozione dei piani P.E.B.A. (Piani Eliminazione Barriere Architettoniche) e chiedere al Governo, attraverso l’interessamento della Giunta regionale, di maggiori risorse statali per eliminare tutti quegli ostacoli che, per chi deve muoversi su una sedia a rotelle, possono essere insormontabili, da un marciapiede dissestato allo scalino all’ingresso di un ufficio pubblico. L’attenzione della Regione del Veneto non è mai venuta meno, a maggior ragione oggi in cui le amministrazioni locali, provate da quasi due anni di pandemia, hanno poche risorse da investire in tal senso. È una battaglia di civiltà».
14 Dicembre 2021
Pan (Lega – LV): “Veneto locomotiva del Nord, smettano le opposizioni di insistere per alzare le tasse ai Veneti” 
Venezia, 14 dicembre 2021 – “Le opposizioni insistono ancora per l’innalzamento delle tasse, tanto da confrontare il nostro Veneto, locomotiva del Nord, con altre regioni come l’Emilia Romagna e la Lombardia. Regioni bellissime ma con caratteristiche diverse, entrambe ben governate e che fanno parte di quel Nord Italia produttivo, che dà molto all’Italia”. Così Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta) in Consiglio regionale, a margine del suo intervento in aula consiliare. “Rispetto ad altre regioni – riprede il consigliere - noi non applichiamo la quota regionale sull’Irpef. E così intendiamo proseguire, e a ben vedere, anche in Emilia Romagna, negli ultimi anni, si assiste alla tendenza di abbassare la tassazione. Lasciare i soldi alle imprese, soprattutto in un momento così difficile, è importante, fondamentale, per il rilancio economico. Lasciamo i soldi nelle tasche dei cittadini, un miliardo e 170 milioni: minori tasse che riguardano l’Irpef, l’Irap, il bollo auto, ecc. Andando a vedere i Lea, ci rendiamo conto che i livelli essenziali di assistenza sono praticamente pari tra Veneto ed Emilia Romagna. Non vedo dunque la grande differenza evidenziata dalle opposizioni nell’offerta dei servizi, ma da una parte c’è un prelievo e dall’altra un risparmio per cittadini e le imprese. Basta vedere lo spaccato citato da Il Mattino di Padova, l’inserto di oggi sul Veneto, sull’agroalimentare, sull’industria agroalimentare e sull’export, con tutti i dati economici. Anche dopo la crisi del 2008 e negli ultimi anni di pandemia le nostre imprese venete hanno lavorato e alcuni settori hanno visto un aumento dei fatturati. C’è la metalmeccanica, c’è l’agroalimentare. Naturalmente il turismo. Non mi sembra, quindi, che viviamo in una Regione così precaria”. “Le minoranze continuano a chiederci di alzare le tasse – prosegue Pan - di far pagare di più i nostri imprenditori, i nostri lavoratori, i nostri cittadini in un momento così difficile. La nostra mentalità è quella del buon padre di famiglia, di chi fa i conti con i soldi che si hanno in tasca, prima di impegnarli, prima di accedere ai mutui, prima di indebitarsi. Siamo i primi risparmiatori in Italia su molti fronti. Siamo operativi, lo è la nostra mentalità e tutto il mondo ce la riconosce: deriva dalle radici storiche e identitarie del popolo veneto, che affondano nella Repubblica Serenissima. Chi non sta bene in Veneto, vada pure ad abitare altrove, ma non venga ad insegnarci come amministrare la nostra regione, e non ci chieda di mettere le mani nelle tasche dei veneti e delle nostre imprese”.
14 Dicembre 2021
Bet (Lega-LV): «Giustizia, piuttosto che strumentalizzare vicende private del presidente Zaia, l’opposizione voti la mia risoluzione sugli atti intimidatori verso i pubblici amministratori, e non si astenga come ha già fatto in precedenza»
Venezia, 14 dicembre 2021 – «Vorrei chiarire un po’ le idee al collega Zanoni: l’archiviazione della denuncia presentato dal presidente Zaia contro chi ha pubblicato il suo indirizzo di casa non ha nulla a che vedere con la carenza di personale, ma è legato piuttosto a una valutazione molto discutibile del magistrato cui era affidato il procedimento. Ciò non toglie, comunque, che quello della mancanza di lavoratori della Giustizia sia un problema da risolvere al più presto: ne sono ben consapevole, e infatti ho presentato una mozione, votata un mese fa dal Consiglio regionale, finalizzata proprio ad aumentare il numero di magistrati e personale amministrativo nei tribunali. Visto che la vicenda del presidente Zaia l’ha colpito così profondamente, il collega Zanoni potrebbe piuttosto votare a favore della mia risoluzione per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli atti intimidatori nei confronti dei pubblici amministrati». Roberto Bet, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, risponde in questo modo alla polemica sulla Giustizia sollevata dalle opposizioni. «Curioso notare come oggi il PD si erga a paladino della Giustizia, ma il 9 novembre scorso, giorno in cui è stata discussa in aula la mia mozione sulla carenza di personale nei tribunali, Zanoni era assente, mentre i suoi colleghi di partito si sono astenuti. Anziché esprimere solidarietà per questa violazione della sfera privata al presidente della Regione e al premier Draghi, vittime di atti di violenza verbale, o di votare a favore di una mozione che loro stessi condividono, i colleghi dell’opposizione preferiscono strumentalizzare un vero problema che non ha origini venete, ma ministeriali, al solo scopo di attaccare l’amministrazione regionale. A Zanoni ricordo che “un bel tacer non fu mai scritto”».
13 Dicembre 2021
Stati Generali della Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Occasione per parlare dei problemi della pesca a livello nazionale”
Venezia, 13 dicembre 2021 – “Restrizioni europee, difficoltà burocratiche, costi elevati, Covid, caro gasolio, concorrenza sleale e Mose. Queste le difficoltà e gli ostacoli che il settore pesca deve affrontare e se non si prende di petto la situazione per un’inversione di tendenza, rischiamo il collasso del sistema nazionale”. Così il consigliere regionale Marco Dolfin (Intergruppo Lega – Liga Veneta), Capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto, a margine del suo intervento questa mattina a Chioggia, dove è in corso il kick-off day degli Stati Generali della Pesca. Con lui il collega Giuseppe Pan. “Chioggia con la sua tradizione è da sempre la capitale della pesca veneta – spiega Dolfin - con gli Stati Generali lo diventa per la pesca italiana ed è questo il momento migliore per accendere i riflettori sulle problematiche che riguardano il settore. Spiace vedere che alcuni colleghi della minoranza in Regione non perdano occasione, ancora una volta, per la mera polemica sterile, ad esempio paragonando Chioggia a Pontida, quando dovrebbero invece dare un reale contributo sul tema. La pesca ha bisogno dell’aiuto di tutti per risollevarsi, non di attacchi e ciacole urlate che non portano a nulla. Questa occasione, il kick-off day degli Stati generali della pesca, è un prologo dell’appuntamento che si svolgerà dal 3 al 6 maggio tra Chioggia, Caorle, Porto Tolle e Venezia, e non deve diventare megafono di strumentalizzazioni politiche, bensì avviare un percorso sulle principali problematiche del comparto ittico italiano. “Da mesi il settore è in grave difficoltà, costretto a sempre maggiori sacrifici e adattamenti, come il prolungamento delle giornate di fermo pesca. L’obiettivo, siamo tutti d’accordo, è la tutela ambientale e della risorsa ittica, ma interventi troppo radicali portano a riduzioni drastiche e, se non si corre ai ripari, alla morte del comparto ittico, della pesca e dell’acquacoltura nei nostri mari. Avanti di questo passo si rischia il collasso del sistema pesca nazionale. Occorre dunque fare squadra a livello italiano e portare la nostra voce in Europa, dove oggi gli interessi della pesca italiana non sono adeguatamente tutelati e dobbiamo fare i conti anche con la concorrenza sleale. Infine il Mose  -conclude Dolfin – che alzato in periodi come questo, per più giornate di seguito, impedisce ai pescatori di uscire in barca e lavorare. L’assenza delle conche di navigazione – sottolinea Dolfin - crea problemi a tutte le realtà commerciali; la pesca e il porto, avrebbero dovuto essere già funzionanti ma non è così: ora è urgente attivarne almeno una, su tre bocche di porto, per consentire il passaggio delle navi e delle barche durante l’operatività delle paratoie. Un problema che si conosce da tempo e si aggiunge a tutte le difficoltà che il settore sta già affrontando quest’anno. Mi metto a disposizione, al fianco delle Marinerie, per avviare tavoli e iniziative volte a tutelare la sopravvivenza del settore pesca. E’ questa una battaglia – conclude il capo dipartimento - per salvare le economie venete, che con il pescato vivono e prosperano: enogastronomia, turismo, passando per le nostre tradizioni e cultura”.
13 Dicembre 2021
Villanova (Lega-LV): «Qualità della vita, Treviso entra nella top ten dell’indagine del Sole 24 Ore, premiato il lavoro delle amministrazioni sul nostro territorio»
Venezia, 13 dicembre 2021 – “Treviso è una delle dieci province italiane dove si vive meglio. Un risultato straordinario, soprattutto se consideriamo che la stessa indagine, un anno fa, metteva la nostra provincia diciannove posizioni più in basso. Il lavoro degli amministratori locali, a partire dal capoluogo, Treviso, e l’impegno delle forze dell’ordine, in sinergia con tutti i protagonisti del nostro territorio, sono il fondamento su cui poggia questo eccellente risultato». Sono queste le parole del Presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta, Alberto Villanova, nel commentare l’indagine sulla qualità della vita 2021 pubblicata oggi dal Sole 24 Ore. «L’indagine del Sole 24 Ore è da anni un riferimento per comprendere l’evoluzione sociale, economica e culturale della Penisola, e ogni anno si affina con nuovi criteri. L’analisi di quest’anno, che comprende ben 90 parametri divisi in sei macro-aree, evidenzia il primato della qualità della vita a Nord-Est, ma questa non è nemmeno una notizia, perché si tratta di un podio ormai consolidato da tempo.  La grande novità è il balzo di Treviso, che in un solo anno recupera ben diciannove posizioni, collocandosi tre le prime dieci. Nello specifico, salta agli occhi il primato conquistato dal capoluogo della Marca nella Qualità della vita delle donne, indice presentato proprio quest’anno per la prima volta e che mette in evidenza le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia. Una notizia che rende perfettamente l’idea sulla qualità del lavoro quotidiano che viene svolto sul territorio dalle amministrazioni locali, ma anche da enti, associazioni e istituzioni che rappresentano quella rete di servizi indispensabile per la vita di tutti i giorni. A far compagnia a Treviso nella top ten, anche Verona: due città venete nella zona delle migliori, un successo condiviso che rende ancora più dolce questa ottima notizia», conclude Villanova.
13 Dicembre 2021
Sanità – Michieletto e Vianello (Lega-LV): “Green pass valido anche se il tampone è positivo: urgente intervenire per evitare la diffusione della pandemia”
Venezia, 13 dicembre 2021 - "Il green pass è uno strumento fondamentale per arginare la diffusione della pandemia. Se, però, un possessore del certificato contrae il virus, il sistema non lo segnala, e si rischia così un cortocircuito molto pericoloso. Incredibile che nell'epoca delle comunicazioni non vi sia un collegamento in tempo reale tra tamponi positivi e green pass del soggetto contagioso. E’ urgente quindi che al Ministero si prenda in mano la questione e si intervenga per superare questo paradosso". Intervengono così i consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, per commentare la loro ultima risoluzione presentata oggi in Consiglio Regionale dove esprimono condivisione per le misure adottate dal Governo contro il virus, chiedendo però che l’esecutivo guidato dal premier Draghi adotti presto ogni iniziativa utile per migliorare gli strumenti finora adottati, prevedendo che il green pass venga sospeso a coloro che dovessero contrarre il virus, oggi non succede con grande rischio per la comunità. “Le vaccinazioni sono un passaggio doveroso ed irrinunciabile per arginare la diffusione pandemica, tanto che noi, come milioni di veneti, ci siamo vaccinati non appena ne abbiamo avuto la possibilità. E certo anche il green pass è uno strumento che può sostenere questa importante battaglia, garantendo anche alle attività economiche di poter continuare a svolgere il loro lavoro. Purtroppo però, a quanto pare, lo strumento deve essere affinato: è un controsenso, infatti, che chi il certificato funzioni anche quando il suo possessore contrae il virus. Un paradosso molto pericoloso, che renderebbe inutile gli sforzi che ogni giorno cittadini e personale medico e sanitario fanno. Per questo chiediamo che il Ministro Speranza si attivi immediatamente per risolvere questo “buco”: è prioritario intervenire prima possibile, con la massima urgenza”, concludono i due consiglieri.
10 Dicembre 2021
Maino e Ciambetti (Lega-LV): «Un progetto di legge statale per dimezzare a 5 anni la dichiarazione di morte delle persone scomparse e permettere alle famiglie di andare avanti»
Venezia, 10 dicembre 2021 – «La morte di una persona cara, un familiare, un figlio, un genitore, è sempre un evento drammatico. Quando poi chi rimane non ha neanche un corpo su cui piangere, poter andare avanti ed elaborare il lutto è davvero arduo. Senza contare poi gli infiniti problemi burocratici ed economici che la scomparsa di una persona determina per la sua famiglia. Oggi, prima che dalla scomparsa venga dichiarata la morte, devono passare 10 anni. Un periodo lunghissimo, in cui si vive nel limbo, stritolati da carte e passaggi burocratici infiniti, con conti correnti bloccati. Per questo depositeremo un progetto di legge statale che mira a ridurre questo periodo da 10 a 5 anni». A darne annuncio sono Silvia Maino, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, e il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti (Lega-LV), in occasione della Giornata nazionale delle persone scomparse, il 12 dicembre, giorno in cui Palazzo Ferro-Fini, si colorerà di verde speranza. «Secondo l’ultimo report del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, nel primo semestre del 2021 in tutta Italia risultano 7.947 denunce di scomparsa, di cui ben 4.019 sono riferite a persone ancora da ritrovare. In Veneto, nel dettaglio, in sei mesi, su un totale di 206 denunce, sono sparite nel nulla ben 37 persone. Di loro si occupa l’Associazione Penelope Veneto, nata nel 2002 su impulso di Gilda Milani dopo la scomparsa della figlia Milena Bianchi. è grazie all’impegno di tanti volontari che le famiglie degli scomparsi possono contare su un supporto nel lungo e complesso percorso giuridico, ed è grazie a loro che è stato riconosciuto il Commissario straordinario a Roma. Dobbiamo tenere a mente che le spese che i familiari di persone scomparse sostengono sono estremamente onerose e, spesso al dolore per la scomparsa del proprio congiunto, si unisce anche la disperazione causata dalle insufficienti risorse necessarie per favorirne il ritrovamento. Oltretutto, se a sparire è il capofamiglia o un genitore da cui dipende il sostentamento di altre persone, si aprono infiniti problemi economici: conti correnti bloccati, proprietà bloccate, fonti di reddito improvvisamente interrotte. Un calvario infinito, appunto. Il pdls che vogliamo depositare, però, accorciando i tempi per il riconoscimento della morte, potrà sbloccare con più celerità tutti gli aiuti e le fonti di reddito di cui, chi rimane, ha estremo bisogno».
10 Dicembre 2021
Istruzione – Zecchinato (Lega-LV): «Una mozione per coniugare la continuità didattica con i bisogni dei docenti»
Venezia, 10 dicembre 2021 – «Una mozione per impegnare la Giunta regionale a chiedere al Governo che gli insegnanti possano presentare una domanda di assegnazione provvisoria nella provincia di domicilio o in zone limitrofe, per aiutarli a portare avanti la passione e la dedizione per l’insegnamento senza sacrificare la famiglia». Così Marco Zecchinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, spiega la mozione da lui depositata in Consiglio regionale del Veneto. «Quello per ottenere un posto di ruolo in una scuola è un percorso lungo e complicato: prima che effettivamente un docente possa avere un posto fisso, passano diversi anni, e spesso gli insegnanti sono costretti a spostarsi molto anche all’interno della stessa regione. È il caso di quei professori che, con l’esaurimento delle Graduatorie provinciali a esaurimento (GAE), verranno immessi in ruolo attraverso lo scorrimento della graduatoria dei concorsi ordinari regionali. Questo farà sì che molti insegnanti dovranno essere costretti a spostarsi anche tra province lontane, con viaggi che richiedono tempi lunghi, a tutto discapito della vita familiare. Pensiamo a chi, magari, ha acquistato una casa a Rovigo, ha un mutuo e dei figli cui badare, e si vede assegnato in zone molto lontane, come la Lessinia. È difficile rinunciare a cuor leggero a un posto ottenuto dopo tanti sacrifici, ma non si può neanche chiedere che un insegnante resti lontano dalla famiglia per ben tre anni, considerando che il decreto legge 73/2021 prevede che i vincitori di concorso sono bloccati sul posto scelto per un triennio. E non si può delegare l’insegnamento a supplenti provvisori: ne andrebbe della continuità dell’istruzione per i ragazzi. Un’istruzione di eccellenza è alla base della cittadinanza, un diritto di tutti i nostri ragazzi: è nostro dovere far sì che possano accedervi, aiutando anche la classe dei docenti, troppo spesso dimenticata e bistrattata».
9 Dicembre 2021
Finco (Lega-LV): «Mezzi di trasporto e soccorso sanitari, presentata una mozione per estendere l’anzianità oltre i 12 anni, se in buone condizioni»
Venezia, 9 dicembre 2021 – «Non necessariamente ciò che ha qualche anno è vecchio e da gettare via. Lo sa bene chi possiede un’auto o un mezzo di trasporto che hanno alle spalle diversi anni di onorato servizio e che, nonostante questo, funzionano alla perfezione. Se questo è vero per i mezzi privati, è altrettanto vero per i mezzi adibiti all’attività di trasporto sanitario. Ho quindi presentato una mozione per chiedere di estendere l’anzianità massima di 12 anni prevista per questo tipo di veicoli». Lo annuncia Nicola Finco (Intergruppo Lega-Liga Veneta), vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto. «In base alla legge attuale, i mezzi adibiti all’attività di soccorso devono avere un’anzianità massima di 7 anni dall’immatricolazione o di 400mila chilometri, mentre quelli adibiti al trasporto non devono avere più di 12 anni di “vecchiaia”. Questo, però, non esclude che i veicoli siano in ottime condizioni al termine di questo limite di tempo. Perché sprecare risorse così preziose, quindi? A soffrirne sarebbero in modo particolare le associazioni di volontariato con cui ho avuto un lungo confronto: per loro investire diverse migliaia di euro per un veicolo attrezzato non è così scontato, ed essere privati di un mezzo ancora funzionante vuol dire non solo interrompere il servizio, ma anche provocare un grave danno al tessuto sociale, dal momento che le realtà del volontariato operano in moltissimi contesti, dalle manifestazioni pubbliche e sportive al sostegno di anziani e disabili. Con la mia mozione chiedo quindi alla Giunta di poter prevedere un prolungamento di questo periodo, naturalmente dopo aver verificato l’idoneità dei mezzi, e non privare così la sanità di strumenti fondamentali».  
9 Dicembre 2021
Pan (Lega-LV): «Vitigni resistenti, il via libera UE per l’inserimento nei disciplinari delle Doc è un’ottima notizia per il settore: un prodotto innovativo e di qualità con un minor impatto ambientale»
Venezia, 9 dicembre 2021 – «Finalmente una buona notizia da Bruxelles: il via libera all’inserimento nei disciplinari delle Doc dei vitigni resistenti era atteso da tempo dai viticoltori e permetterà loro di utilizzare uve resistenti alle fitopatie. Questo vorrà dire non solo minori costi per i produttori di vino, ma anche migliore qualità, perché ci sarà minor bisogno di fare ricorso a protezioni chimiche per contrastare le malattie». Giuseppe Pan (Lega-Liga Veneta), commenta con soddisfazione l’ultima decisione dell’Unione Europea in materia di viticoltura. «Già in qualità di assessore regionale all’Agricoltura – continua Pan – mi ero impegnato in tal senso, tentando di spingere sulla strada della ricerca per migliorare la sostenibilità di uno dei settori più prestigiosi della nostra economia. Già nel corso della scorsa legislatura, dopo una nostra richiesta a Bruxelles, avevamo ammesso la coltivazione in prossimità dei confini aziendali di vitigni derivati da programmi di incroci naturali con varietà di vite che contengono particolari caratteri di resistenza, principalmente alla peronospora e all’oidio, i cosiddetti vini PIWI. Questo nuovo percorso offrirà nuove opportunità al settore vitivinicolo, aiutando al contempo a ridurre l’impatto ambientale nell’ottica di una migliore sostenibilità»