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6 Febbraio 2024
Proteste agricoltori, Villanova (Lega – LV): “Stop alle Eurofollie. La Commissione tuteli chi produce e coltiva i nostri terreni”
Venezia, 6 febbraio 2024 - “La rigidità tenuta fino ad oggi da parte della Commissione europea in materia di agricoltura e allevamento è figlia di una visione ideologica che rischia di portare alla rovina il nostro sistema agroalimentare. Tra chi si alza alle 4 del mattino per andare a lavorare i campi e i vandali di Ultima Generazione, noi, a differenza dell’UE, stiamo con i primi”. Così Alberto Villanova, Presidente Intergruppo Lega – LV, che ha depositato oggi una risoluzione a tutela degli agricoltori per chiedere la modifica della normativa europea. “È importante ribadire – sottolinea il Presidente Villanova – l’importanza degli agricoltori, non solo a sostegno della produzione agroalimentare veneta, ma anche e soprattutto per l’apporto fondamentale che danno nella manutenzione e gestione del nostro territorio”. La risoluzione depositata chiede al Ministero dell’Agricoltura di portare le richieste dei nostri agricoltori e dalle associazioni che li rappresentano in Europa con l’obiettivo finale di garantire la tutela del mercato agroalimentare italiano e veneto, che conta decine e decine di prodotti a marchio DOP e IGP. “La commissione europea ha portato avanti proposte di accordo e regolamenti senza mai confrontarsi con chi veramente garantisce il cibo sulle nostre tavole: gli agricoltori. È una modalità spesso utilizzata dell’Europa che, sempre più, agli occhi dei cittadini sembra un gigante dai piedi d’argilla non in grado di tramutare in provvedimenti le richieste e necessità che nascono dal basso”. “Un esempio eclatante – continua il Presidente Intergruppo Lega – LV, Alberto Villanova - è la proposta di accordo tra Unione Europea e alcuni paesi del sud America (trattative Ue-Mercosur) che rischierebbe di far arrivare nel mercato europeo prodotti agricoli e da allevamento che non rispettano le stesse regole ambientali e di produzione imposte agli agricoltori europei. Folle anche obbligare gli agricoltori a non coltivare i terreni”. “La deriva presa dalla Commissione ha visto oggi un punto a favore degli agricoltori con la retromarcia di Ursula von der Leyen sulla proposta di regolamentazione dei pesticidi. Serve continuare ad essere vigili perché le “euro follie” sono sempre dietro l’angolo, ultimo il sostegno alla produzione di insetti per fini alimentari o, peggio ancora, la carne sintetica. Noi siamo dalla parte degli agricoltori e lo ribadiremo in tutte le sedi opportune”, conclude il Presidente Intergruppo Lega – LV, Alberto Villanova.
6 Febbraio 2024
TPL, Dolfin (Lega – LV): “Trasporto Pubblico Locale e disagi all’utenza: ho chiesto un incontro urgente al Prefetto di Venezia”.
Venezia, 6 febbraio 2024 - “Disagi al trasporto pubblico locale a Chioggia. Ho chiesto con urgenza un incontro al Prefetto di Venezia, dottor Darco Pellos, per discutere e confrontarmi in merito alla delicata situazione di disagio per gli utenti che utilizzano i trasporti pubblici locali a Chioggia. Sono ormai oltre i limiti le segnalazioni che mi arrivano sui disagi subiti da pendolari e studenti o semplici utenti. Chioggia si trova in forte difficoltà”. Così Marco Dolfin, consigliere regionale di Lega – LV, in una missiva nella quale si rivolge direttamente al Prefetto per un incontro e approntare delle ipotesi di soluzione. “La stampa riporta, dopo anche l’incontro avvenuto ieri tra amministrazione comunale di Chioggia e l’Ente che gestisce il trasporto pubblico ACTV, le continue difficoltà sulle tratte urbane del Comune di Chioggia. Pur conoscendo le numerose difficoltà che sta attraversando il trasporto pubblico locale in Veneto, come nel resto del nostro Paese (vedi il recepimento in Consiglio regionale del Veneto di una legge nella quale abbiamo accolto le richieste delle aziende del TPL sul tema dell’evasione tariffaria con l’aumento del personale di controllo sui mezzi) non è più tollerabile la soppressione di corse vitali all’utenza del bacino clodiense.  Visto le risposte emerse dall’incontro di ieri, credo sia doveroso un appuntamento urgente con la Prefettura”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, il veneziano Marco Dolfin.
6 Febbraio 2024
Cultura, Sandonà (Lega – LV): “Approvata la mozione per il rilancio della Rocca di Monselice e il completamento dell’ascensore rimasto bloccato da un processo basato sul nulla”.
Venezia, 6 febbraio 2024 – “Con soddisfazione è stata approvata la mozione di cui sono primo firmatario, sulla Rocca di Monselice affinché il Consiglio regionale del Veneto affronti una riflessione sul futuro stesso del prezioso manufatto, del mastio e di tutto il suo complesso, partendo dal completamento dell’ascensore. Un compendio di alto valore storico e che se, debitamente rivalutato, potrebbe trasformarsi in un grande volano economico per tutta l’area di Monselice e dei Colli Euganei da inserire in un circuito turistico, di valenza naturalistica e culturale, grazie alla vicinanza dell’area termale euganea e del Parco Colli. Si potrebbe inoltre creare all’interno dell’area un Museo interattivo che dialoghi con gli altri musei veneti; il tutto nell’ottica di rilancio delle attività economiche e turistiche dell’area. C’è necessità di un importante confronto con il territorio, con le imprese, albergatori, con gli enti locali, per creare una grande progettualità”. Così il consigliere regionale padovano di Lega – LV, nonché presidente della Prima Commissione consiliare, Luciano Sandonà, dopo l’approvazione della mozione sulla Rocca di Monselice. “La Rocca di Monselice – sottolinea Sandonà – è una imponente fortificazione medievale voluta dall’imperatore Federico II di Svevia e domina la cima del Colle della Rocca nella città murata padovana alla quale vi si accede dalla scalinata da Villa Duodo. Edificato sui ruderi di un precedente castelletto bizantino conquistato dai Longobardi nel 602 d.C., per la sua costruzione fu necessario demolire l’antica pieve di S. Giustina, ora Duomo Vecchio. Il percorso segue un camminamento fortificato con diversi edifici residenziali e Villa Nani-Mocenigo, costruita, assieme alle scuderie, dal nobile veneziano nel Seicento. Dalla scalinata a terrazzamenti si raggiungono le famose Sette Chiese, ognuna dedicata ad un santo diverso fino al Santuario di San Giorgio, che ancora oggi accoglie numerose reliquie e 25 salme di martiri cristiani vere e proprie mummie stile Egitto”, illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà. “Il compendio architettonico ha grande valenza storica e turistica: il tutto da sviluppare nell’ottica del turismo lento, che cresce a doppia cifra nel Veneto e della riscoperta dei nostri borghi. Ma i progetti legati allo sviluppo del territorio rimangono al palo a causa di un ascensore non ancora terminato, strascico di una lunga e tormentata vicenda di errato concetto di tutela dell’ambiente che a Monselice si è spesso tradotto in contrapposizione e contesa politica, lasciando l’opera incompleta” prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà. “L’ascensore della Rocca è vittima sacrificale di questa errata logica ambientalista, invece di essere opportunità e sfida per una cittadina che ambisce a sfruttare le proprie risorse turistiche e a trasformarle in attività di sviluppo economico per la comunità. L’opera era stata interamente finanziata dalla Regione Veneto e dall’Unione Europea, e al comune di Monselice non sarebbe costata nulla. E, invece sul progetto vi è stato un esposto, risultato poi infondato, che ha messo in moto un meccanismo giudiziario che è da sempre l’arma favorita di chi vuole bloccare un’opera da realizzare. Le conseguenze sono state il sequestro del cantiere e il blocco dei lavori con inevitabile spreco di denaro pubblico – prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà -. Alla fine, la lunga e tormentata vicenda giudiziaria non ha portato ad alcuna incriminazione e tutti gli attori coinvolti nella vicenda sono stati pienamente assolti o le posizioni archiviate. E il processo è finito nel nulla come da tradizione italica. Ricordiamo invece altri esempi di ascensori o scale mobili che hanno aumentato esponenzialmente il turismo pur in presenza di territori fragili e in pieni centri storici: casi li troviamo a Bergamo Alta o a Colle Val d’Elsa; e ancora Amalfi, Certaldo, Gubbio, Genova solo per fare degli esempi. O ancora la Rupe di Orvieto, le scale mobili di Belluno, Siena, Assisi, Perugia, Todi, Spoleto, o nel trevigiano a Castelbrando dove c’è una funicolare che taglia la montagna.”. E chiosa ancora il Presidente Sandonà: “L’ascensore è stato in buona parte realizzato, c’è un cantiere aperto, abbandonato da anni, con conseguente spreco di denaro pubblico senza responsabili ed una ferita aperta che andrebbe rimarginata. E parlando di conti, ci sono due milioni di mancati contributi europei per l’opera, 6-700 mila euro di lavori non finiti e il costo del processo, altri 2-300 mila euro che pesano sugli enti pubblici. Alla fine, si arriva a un conteggio di quasi 3 milioni di euro che pesano sulla collettività. Ci sono voluti 15 anni ma alla fine la verità è emersa: nel cantiere per la realizzazione dell’ascensore sulla Rocca non ci sono stati reati e irregolarità di alcun tipo: le carte erano perfettamente in regola. Con la mozione chiediamo il completamento dell’ascensore della Rocca, riprendendo in mano il progetto e aggiornandolo con gli adeguamenti necessari” conclude il Presidente Prima Commissione, Luciano Sandonà (Lega – LV).
6 Febbraio 2024
Rigo (Lega – LV): “Ma che musica, maestro! un festival per i diritti all’ascolto e all’espressione dei bambini, con Carletti dei Nomadi per questa seconda edizione“
“’Ma che musica, maestro!’ è un festival dal grande valore sociale oltre che culturale, perché non soltanto fa conoscere le potenzialità canore dei bambini ma ne mette in risalto i diritti all’ascolto e all’espressione. Appoggio e promuovo in pieno questa seconda edizione, impreziosita peraltro da grandi nomi della musica come Beppe Carletti dei Nomadi” con queste parole il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta Filippo Rigo ha presentato la kermesse in programma domenica 25 febbraio alle 16 nell’area Exp di Cerea. “Il duplice spirito del Festival ricalca quello dell’associazione promotrice ‘Nel segno di Anna’ e di Anna Costantini alla cui memoria è dedicata l’associazione. Lo testimoniano le caratteristiche della locale formazione coristica presente, Corodoro, nata a ottobre 2021 per permettere ai più piccoli di stare assieme e divertirsi dopo i traumi della pandemia, e che ora riunisce ben 60 bambini dai 4 ai 13 anni da tutta la zona; non solo, ha iniziato a produrre brani inediti, a stilare collaborazioni prestigiose e a entrare nella Galassia dell’Antoniano. Sono comunque sicuro che anche gli altri due cori, Piccolo Coro Tab di Barlassina (Monza Brianza) e Il Grillo d’Oro di Imola, daranno spettacolo. La chiusura tutti assieme, con tre brani dei Nomadi accompagnati alla tastiera, sarà la perla finale dell’evento”.   “Ringraziamo il Consiglio Regionale, e in particolare il consigliere Rigo, per permetterci di presentare un evento di cui, come Comune, andiamo orgogliosi” ha aggiunto il sindaco di Cerea, Marco Franzoni. “Quando lo scorso anno l’associazione Nel Segno di Anna insieme con il maestro del Corodoro, Leonardo Maria Frattini ci hanno presentato l’idea di un evento realizzato dai bambini per i bambini, abbiamo accettato immediatamente, destinando per la manifestazione uno dei padiglioni più grandi della nostra Area Exp, fiore all’occhiello del territorio ed esempio di una ben fatta riqualificazione industriale. La fiducia riposta nel loro programma è stata premiata. Abbiamo assistito alla partecipazione di tre cori provenienti da Barlassina e da Rovereto, oltre al nostro Corodoro: in pratica sul palco c’erano oltre 100 piccoli coristi e, ad assistere, sono accorse oltre 900 persone, soprattutto famiglie con bambini, per quella che è diventata una festa di carnevale unica sulla Pianura Veronese. Oggi siamo qui perché ci prepariamo a vivere una seconda edizione che vedrà la partecipazione di oltre 130 coristi e un ospite eccezionale, Beppe Carletti. Siamo fieri di poter ospitare sul nostro territorio questo evento e una realtà così unica come appunto il Corodoro, nato dalla sinergia tra l’associazione Nel Segno di Anna e i Comuni di Legnago e Cerea”.   “Questo festival, che dà voce ai bambini come recita il ‘payoff’ del titolo, vedrà la partecipazione del Corodoro come ‘padrone di casa’, essendo sostenuto dai comuni di Cerea e Legnago, del piccolo Coro TAB, proveniente da Barlassina (Monza Brianza) e del Grillo d’Oro (Imola-Bologna)” ha quindi precisato il maestro Leonardo Maria Frattini. “I tre cori, che fanno parte della rete di voci bianche ‘Galassia dell’Antoniano’, che pure sostiene l’evento, si alterneranno sul palco con alcune canzoni del loro repertorio, ma per il gran finale canteranno insieme (saranno 130!) tre canzoni dei Nomadi accompagnati dalla tastiera di Carletti, membro fondatore della storica band italiana. Il tutto unito dal tema della pace: le voci dei bambini sono quanto di più distante dalla guerra. Tanto che una canzone del Corodoro sulla convivenza pacifica, ‘Cellule’ (metafora dello stare insieme per raggiungere grandi obiettivi), è diventata addirittura un libro illustrato la cui presentazione ufficiale impreziosirà l’evento (“Siamo cellule e ci piace la pace” - Storie Di Chi Edizioni)”.   “È per noi una grandissima emozione essere ospiti qui presso il Consiglio regionale. Permettetemi di ringraziare quanti hanno creduto in noi fin dalla nostra fondazione nel 2018, ossia i Comuni di Legnago e Cerea, oltre alla Pro Loco di Legnago, Leonardo Maria Frattini con cui abbiamo dato vita al Corodoro e il consigliere Rigo per averci accolto qui” è intervenuta così Chiara Costantini, attuale presidente dell’associazione ‘Nel Segno di Anna’. “Il Corodoro è nato in un momento in cui si stava ancora distanziati e con la mascherina, ma sapevamo che i bambini avevano bisogno di un’occasione per ritrovarsi insieme e, in linea con l’obiettivo principale della nostra associazione, ossia promuovere e tutelare il diritto all’espressione dei bambini, abbiamo lanciato questa che era una vera e propria scommessa. Il Corodoro è partito da 12 piccoli coristi e oggi siamo in 61, con una lista d’attesa sempre attiva per riuscire a gestire in armonia i nuovi ingressi. Qui ne vedete una piccola, significativa rappresentanza di quella che oggi è non è solo un coro ma una grande, bellissima famiglia. Permettetemi di ringraziare anche Beppe Carletti perché non ha mai smesso di rinnovare l’amicizia che aveva instaurato con mia sorella Anna, a cui l’associazione è dedicata, collaborando con la stessa associazione. Pertanto, sono felicissima che nella seconda edizione di Ma che Musica maestro ci sia lui come ospite”.   “Posso dire di aver visto nascere il Corodoro, perché, insieme all’assessore di Legnago Orietta Bertolaso, abbiamo ricevuto nel 2021 dall’associazione Nel Segno di Anna la proposta di collaborare alla nascita di questo coro e oggi sono molto emozionata di poter essere qui a presentare il Corodoro e l’evento Ma che musica maestro” ha aggiunto a sua volta l’assessore all’Istruzione di Cerea Lara Fadini. “Credo fortemente in questo evento perché è un’occasione di divertimento non solo per i bambini che cantano, ma anche per tutti quelli che vengono a vederli. Anche quest’anno, come è avvenuto lo scorso anno, non ci sarà solo la musica come protagonista, ma abbiamo pensato di organizzare dei laboratori di lettura e creativi per i più piccoli, anche per portare avanti il ricordo di Anna Costantini, mamma e bibliotecaria del Comune di Legnago, impegnata nella lettura di storie per i più piccoli. Mi unisco ai ringraziamenti fatti dal sindaco, aggiungendo che anche la curia ha apprezzato questa iniziativa e potremo avere come ospite anche il vescovo Domenico Pompili”.   “Come diceva l’assessore Fadini, questo Festival dei cori darà spazio anche alla lettura e al tema della pace, perché sarà presentato un libro che nasce dal testo di una canzone realizzata da Leonardo Maria Frattini e che poi è entrata a far parte del repertorio del Corodoro. Si tratta di Cellule” ha commentato l’assessore alle Politiche sociali e all’Istruzione di Legnago, Orietta Bertolaso. “È una canzone a cui le scuole dell’infanzia e primarie di Legnago sono particolarmente legate, in quanto, grazie alla sensibilità di una maestra, Federica, è stata proposta nelle scuole e fatta imparare dai bambini. La guerra tra Russia e Ucraina era appena scoppiata e i bambini, che stavano a mala pena assimilando quello che era stato l’isolamento da covid, hanno iniziato ad essere sommersi da notizie di bombe e morti. La canzone di Leonardo si è trasformata in un raggio di speranza e in un momento di festa per i bambini, valori che il Corodoro trasmette ogni volta che sale sul palco. Come Amministrazione siamo fieri di aver contribuito a tutto questo insieme con Cerea”.    
6 Febbraio 2024
Bisaglia (Lega – LV): “Riconoscere la fibromialgia come malattia cronica invalidante. Approvata all’unanimità la mia proposta di legge statale per dar voce agli “invisibili””
Venezia, 6 febbraio 2024 - “Riconoscere la fibromialgia come malattia cronica invalidante. Il Consiglio regionale ha votato all’unanimità il Progetto di Legge statale che ho fortemente voluto per portare avanti la richiesta a livello nazionale. Purtroppo, anche in Veneto sono in aumento le malattie croniche e invalidanti e tra queste, la fibromialgia. E' importante tutelare chi ne soffre. Con questa proposta legislativa statale chiediamo dunque di inserire, tra le malattie invalidanti che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, anche la sindrome fibromialgica”. Sono le parole della consigliera regionale Simona Bisaglia, Intergruppo Lega – Liga Veneta, prima firmataria del progetto di legge ad iniziativa statale dal titolo “Disposizioni per il riconoscimento della Fibromialgia come malattia cronica e invalidante” che è stato appena votato in aula. “E' un impegno importante, che parte dal Veneto per aiutare i malati di fibromialgia nell’avere un aiuto, un supporto nelle spese sanitarie. Ricordiamo che la fibromialgia o sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani. Sempre più donne, anche in Veneto, soffrono di questa patologia invalidante che spesso impedisce loro di compiere anche i normali gesti di routine e limita pesantemente la vita lavorativa. Nei casi più gravi, può essere necessario l’accesso urgente nelle strutture sanitarie pubbliche, con imprevedibili ricadute anche per quanto concerne il livello di abilità fisica, tali da costringere l’abbandono delle abitudini lavorative e sociali. Infatti, l’Istituto superiore di sanità la descrive infatti come “una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica, e riduzione del tono dell’umore”, in grado di “compromettere lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, oltre ad avere un impatto negativo sulla maggior parte degli aspetti legati alla qualità della vita”. Il dolore è parte della quotidianità e spesso chi ne soffre preferisce non parlarne, ma deve sostenere importanti spese sanitarie per curarsi”. “Il progetto di legge statale di iniziativa regionale – prosegue Bisaglia - si pone quindi l’obiettivo di aiutare, attraverso il Consiglio regionale del Veneto, tutte le persone affette Fibromialgia, e che quotidianamente affrontano il dolore fisico, sociale e psicologico che accompagna la patologia. In particolare, nella proposta legislativa si prevede il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante, le disposizioni specifiche per la cura e la tutela dei soggetti affetti da fibromialgia, la ricerca statistica tramite la definizione di apposite linee guida, per la realizzazione di specifici protocolli terapeutici e riabilitativi. E ancora, la realizzazione di campagne informative dedicate alla fibromialgia, infine la definizione della copertura finanziaria. Per chi soffre di questa malattia, poter usufruire delle esenzioni per l’acquisto di farmaci e per le visite specialistiche (che attualmente sono completamente a carico dei pazienti) è un grande aiuto, e il nostro progetto di legge si pone l’obiettivo, ambizioso quanto necessario, di rappresentare e dar voce tramite l’istituzione del Consiglio regionale del Veneto a chi quotidianamente affronta il dolore fisico, sociale e psicologico che accompagna questa patologia. Il nostro intervento vuol essere un aiuto concreto per dare una risposta a quel grido di aiuto che non può più essere ignorato e che vede nel riconoscimento e nell’inserimento della fibromialgia nei LEA il primo, se non il più importante, traguardo. Una legge a tutela degli “invisibili”, diretta una volta per tutte a dissipare la coltre di indifferenza verso questa patologia”.
6 Febbraio 2024
Villanova (Lega – LV): “Agricoltori costringono Von der Leyen al dietrofront: vittoria della Lega”
Venezia, 6 febbraio 2024 - “La Commissione europea ha sbagliato su tutta la linea ed è stata assediata dalle proteste degli agricoltori: ora si accorge che la proposta ideologica di riduzione di metà dei fitofarmaci, in agricoltura, è folle”.Sono le parole del presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova.“E’ significativo il dietrofront annunciato da Ursula Von der Leyen su questa scelta, per la Lega è una vittoria a tutto campo. Nel voto di novembre, infatti, al Parlamento europeo, i nostri eurodeputati votarono contro il provvedimento: da subito avevamo compreso l’estremismo di una scelta che avrebbe messo in ginocchio famiglie e imprese. E oggi, a circa quattro mesi dal voto, a seguito delle forti proteste degli agricoltori e dopo il grido d’allarme di settori fondamentali, messi a rischio da queste politiche distanti dai territori, la Commissione si è finalmente accorta di aver commesso uno sbaglio. E’ l’ennesimo errore di questa Commissione, in Europa serve un forte cambiamento al timone”.
6 Febbraio 2024
Cestari (Lega-LV): “Interventi solidali diretti e un elenco regionale dei mediatori culturali, così si adegua la normativa regionale ai tempi cambiati”
Venezia, 6 febbraio 2024 - “La situazione internazionale a livello umanitario si è fatta sempre più difficile: la possibilità di intervenire direttamente negli scenari di crisi e la creazione di un elenco regionale dei mediatori culturali per affrontarla. Con questo disegno di legge abbiamo voluto integrare la normativa regionale a riguardo” con queste parole la consigliera regionale Lega – Liga Veneta Laura Cestari ha accompagnato la votazione dell’assemblea legislativa regionale. “Negli ultimi due anni gli scenari di emergenza internazionale sono aumentati a dismisura nella portata e nella gravità, se pensiamo alla guerra in Ucraina e a tante altre situazioni estremamente problematiche. Pertanto, era necessario uno strumento normativo più agile e funzionale, in grado cioè di dare risposte immediate. Con questo Ddl intendiamo integrare la L.R. 21/2018 ‘Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile’ Da una parte, la Regione Veneto potrà effettuare più facilmente interventi di solidarietà diretta. Dall’altra, un elenco regionale di mediatori culturali potrà supportare molto meglio le istituzioni pubbliche nell’accoglienza e integrazione dei migranti”.
6 Febbraio 2024
Cestari (Lega-LV): “Interventi solidali diretti e un elenco regionale dei mediatori culturali, così si adegua la normativa regionale ai tempi cambiati”
Venezia, 6 febbraio 2024 - “La situazione internazionale a livello umanitario si è fatta sempre più difficile: la possibilità di intervenire direttamente negli scenari di crisi e la creazione di un elenco regionale dei mediatori culturali per affrontarla. Con questo disegno di legge abbiamo voluto integrare la normativa regionale a riguardo” con queste parole la consigliera regionale della Lega – Liga Veneta Laura Cestari ha accompagnato la votazione dell’assemblea legislativa regionale. “Negli ultimi due anni gli scenari di emergenza internazionale sono aumentati a dismisura nella portata e nella gravità, se pensiamo alla guerra in Ucraina e a tante altre situazioni estremamente problematiche. Pertanto, era necessario uno strumento normativo più agile e funzionale, in grado cioè di dare risposte immediate. Con questo Ddl intendiamo integrare la L.R. 21/2018 ‘Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile’ Da una parte, la Regione Veneto potrà effettuare più facilmente interventi di solidarietà diretta. Dall’altra, un elenco regionale di mediatori culturali potrà supportare molto meglio le istituzioni pubbliche nell’accoglienza e integrazione dei migranti”.
6 Febbraio 2024
Donato al Consiglio regionale bassorilievo marmoreo raffigurante il Leone di San Marco. Villanova (Lega- LV): “Leone Marciano rappresenta da sempre i nostri valori, la nostra storia, le nostre tradizioni”
La sala del Leone di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, da oggi è impreziosita di un’opera d’arte dal valore altamente simbolico: un bassorilievo in marmo, raffigurante il Leone di San Marco, realizzato da Igor Cescon, dell’omonima ditta, in collaborazione con il padre Gianni. La scultura è stata scoperta nel corso di una cerimonia alla presenza del Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, e del Presidente dell’Intergruppo Lega- Liga Veneta, Alberto Villanova. Entrambi hanno confidato tutta la loro “emozione per questa inaugurazione: da sempre siamo molto sensibili verso i Leoni Marciani perché essi incarnano perfettamente i valori fondanti la cultura, la storia e le tradizioni del nostro Veneto”. Il presidente Ciambetti ha ricordato che “l’Ufficio di Presidenza ha prontamente accolto la proposta della famiglia Cescon: è veramente bello che la nostra sala del Leone venga impreziosita da una scultura che presenta un alto valore simbolico. Non posso che ringraziare Igor e Gianni Cescon”. “E’ un prezioso omaggio che la famiglia Cescon ha donato al Consiglio regionale ed impreziosisce la sala del Leone – ha evidenziato il presidente Villanova, che ha fortemente voluto questa iniziativa - uno dei luoghi più importanti in cui viene esercitata la nostra attività istituzionale. È proprio qui, infatti, che si riuniscono i diversi Capigruppo. Il Leone Marciano rappresenta perfettamente il sentire della gente veneta, i nostri valori, la nostra storia, le nostre tradizioni. Non a caso è raffigurato nella nostra bandiera! Nel corso dei secoli, in molti hanno cercato di abbattere questo simbolo: da Napoleone ai Titini. Ma i nostri leoni sono scolpiti nel marmo e sono destinati a durare nei secoli”. “Sono poi particolarmente felice sia stata proprio la famiglia Cescon a regalarci questa bellissima opera d’arte – ha aggiunto Villanova – in quanto l’epopea della loro azienda, in provincia di Treviso, rappresenta perfettamente la storia di una tipica famiglia veneta: con impegno, dedizione, inventiva sono riusciti ad evolversi nel corso degli anni, fino a dotarsi di complessi e sofisticati macchinari per la lavorazione del marmo”. Lo scultore Igor Cescon, marmista e autore dell’opera, ha ringraziato “il Consiglio regionale per l’onore accordato alla mia famiglia: poter veder esposta qui, a palazzo Ferro Fini, una nostra opera rappresenta per noi una grande soddisfazione. Spero che possa durare nei secoli!”. “Appena terminati gli studi – ha raccontato Igor a margine dell’inaugurazione – sono stato coinvolto all’interno dell’attività di famiglia. All’epoca, c’era solo un pantografo a controllo numerico, con scarsa efficienza rispetto alle esigenze del mercato. Contattando diverse aziende produttrici, non ho trovato macchinari adeguati, salvo che ricorrendo a investimenti al di fuori della nostra portata. Parlando con mio padre, l’ho convinto a provare a costruire un macchinario adatto alla nostra dimensione aziendale. Il risultato è anche il Leone di San Marco, del quale ho progettato tutta la struttura tridimensionale e programmato e costruito i macchinari per realizzarlo”. Gianni Cescon, assieme alla moglie Daniela, nel 2000 ha rilevato un’attività di levigatura marmi e ha iniziato a sviluppare, in particolare, delle linee proprie di vasellame e accessori in marmo e resina. Da qui, gli investimenti su macchinari via via sempre più tecnologici, con il decisivo supporto del figlio Igor.
6 Febbraio 2024
Corecom, Vianello (Lega – LV): “Approvato a maggioranza il programma di attività del Corecom regionale, ente di importanza strategica in Veneto”
Venezia, 6 febbraio 2024 - “Approvato a maggioranza il programma di attività regionale del Corecom. Ricordo che il Corecom Veneto è assistito da un’apposita struttura del Consiglio regionale, preposta al suo funzionamento e dotata di indipendenza funzionale, collocata nell’ambito del Servizio Diritti della Persona”, specifica il consigliere regionale di Lega – LV, Roberta Vianello, relatrice del programma di attività del Corecom per il 2024 e previsione finanziaria. “Il Corecom Veneto è un organo di consulenza e di gestione della Regione e di controllo in materia di comunicazioni. E in questa veste svolge molteplici funzioni proprie, come evidenziato nel Programma di attività che abbiamo approvato in aula. Tra le tante funzioni del Corecom, che ha assunto via via sempre maggior importanza negli anni, ci sono quelle di consulenza alle strutture amministrative del Consiglio e della Giunta regionale che chiedano di essere affiancate nella predisposizione di atti in tema di comunicazione, oltre al rilascio dei pareri preventivi sui disegni di legge o provvedimenti concernenti la materia della comunicazione. Il Corecom regola anche l’accesso di associazioni di promozione sociale, gruppi di rilevante interesse sociale, organizzazioni associative delle autonomie locali, etc., alla programmazione radiofonica e televisiva della concessionaria regionale RAI 3. Inoltre, il Corecom Veneto è, come detto, organo funzionale dell’AGCOM ed in tale veste svolge molteplici e rilevanti funzioni di governo, di garanzia e di controllo – in ambito locale - del sistema delle comunicazioni. AGCOM e Corecom Veneto hanno inoltre sottoscritto un accordo quadro in base al quale AGCOM ha attribuito al Corecom la funzione delegata di tutela e garanzia dell’utenza, con particolare riferimento ai minori, attraverso iniziative di educazione all’utilizzo dei media, decentrate sul territorio nazionale da svolgersi nell’ambito delle attività di alfabetizzazione mediatica e digitale promosse dall’Autorità. Un ambito, quello dei minori che riveste particolare delicatezza” chiude il consigliere regionale di Lega – LV, Roberta Vianello.