Centenaro (Lega-LV): «Le priorità degli italiani sono fare la spesa e arrivare a fine mese: si trovino misure per questo, e non si perda tempo con Ius Scholae e droghe leggere»
Venezia, 1 luglio 2022 – «Trovo assurdo che alcune forze politiche oggi sprechino il loro tempo a pensare alla liberalizzazione della cannabis o allo Ius Scholae, quando le famiglie, tutte le famiglie, hanno problemi ben più gravi e non sanno come far fronte all’aumento di bollette o costo di prodotti essenziali. Forse dovremmo concentrare più la nostra attenzione su questo, senza perdere tempo». A dichiararlo è Giulio Centenaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta.
«I vari bonus pensati durante la pandemia hanno quasi del tutto esaurito la loro spinta – continua -, e le famiglie si trovano con una libertà economica sempre più risicata. Alcuni beni essenziali hanno aumentato il loro costo a dismisura, come il carburante, senza il quale molti purtroppo non possono andare al lavoro. Senza parlare poi delle bollette per l’elettricità, impossibili da saldare con le pensioni e gli stipendi di oggi. Le priorità degli italiani sono queste: è su questo che la Lega a Roma si sta concentrando, mentre altre forze politiche tirano per la giacca il governo. Si prendano misure di sostegno per le famiglie, per le spese quotidiane, per i consumi, e si smetta di pensare a sciocchezze come le droghe leggere».
Dolfin (Lega-LV): «Cessione del credito, il governo dia certezze alle imprese su questo strumento per evitare conseguenze economiche disastrose per il settore»
Venezia, 1 luglio 2022 – «Edilizia e Superbonus 110%: il Governo adotti misure utili allo sblocco della cessione del credito per continuare a sostenere davvero il settore ed evitare che le imprese che si sono già esposte economicamente vadano incontro a conseguenze drammatiche». A chiederlo con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto è il consigliere Marco Dolfin, dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta.
«Tra tutte le misure adottate a corollario del Superbonus, quella della cessione del credito è forse la più utile per rilanciare il settore delle costruzioni, aiutare le famiglie ad affrontare le ristrutturazioni e, al contempo, permettere una reale riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Solo questo strumento, infatti, permette a molti privati di avviare costose e impegnative opere di restauro e miglioramento delle proprie abitazioni, dal momento che non comporta un iniziale esborso di risorse economiche da parte del cittadino. In questi mesi, da agosto 2021 al gennaio 2022, l’incremento degli interventi approvati ai fini del bonus edilizio è stato del 189,9%. Il Veneto, con 13.933 interventi a fine gennaio 2022 (dati ENEA), è la seconda regione dopo la Lombardia per numero di asseverazioni. Nelle ultime settimane però il sistema finanziario, dalle banche alle Poste e a Cassa Depositi e Prestiti, ha bloccato la cessione dei crediti fiscali per un ammontare superiore a 5 miliardi di euro, di cui 4 si riferiscono a cessioni e sconti in fattura. Questo rischia di mandare in rovina le imprese e i lavoratori del settore, ma anche le famiglie che, avendo programmato la ristrutturazione delle case investendo i propri risparmi, rischiano di veder vanificati i loro sforzi. È notizia delle ultime ore un’apertura del Governo sulla materia, con un’apertura maggiore al sistema della cessione del credito, prevista in un emendamento sulla cessione dei crediti da Superbonus depositato e in discussione nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Un primo passo positivo, ma le imprese devono avere la certezza che questo sistema continui a funzionare. Nella mozione, quindi, chiedo che vengano adottate misure opportune presso il Ministero dell’Economia per sbloccare questo strumento così funzionale, introducendo una norma ad hoc nel Decreto Aiuti necessaria a garantire liquidità alle imprese».
Maino (Lega – LV): «Si ripensi a un sistema di aiuto per i malati reumatologici con la collaborazione delle farmacie territoriali per la distribuzione ad personam dei farmaci: un segno di civiltà e un dovere sociale»
Venezia, 1 luglio 2022 - «E’ giusto ridare dignità alle persone che convivono, nella sofferenza, con le patologie reumatologiche invalidanti, per alzare il livello di cura delle persone sofferenti. Le patologie reumatologiche rappresentano una delle cause più frequenti di interruzione dell’attività lavorativa: il 17% circa delle richieste d’invalidità sono causate da tali malattie. Altro dato: le malattie reumatologiche riguardano circa il 10% della popolazione residente in Italia e il 17% della popolazione veneta. Ritengo pertanto doveroso che si torni a ripensare a un sistema di aiuto per questi ammalati grazie anche alla collaborazione delle farmacie territoriali». Così Silvia Maino, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.
Il consigliere ha infatti depositato una mozione per tutelare gli ammalati che soffrono di patologie reumatiche. Per il consigliere Maino sarebbe utile ripristinare l’istituzione della commissione regionale per le patologie reumatologiche (già presente con decreto 29/05/2013 del Direttore regionale dell’Area sanità), coinvolgendo i diversi portatori di interessi, dalle associazioni dei pazienti con malattie croniche reumatologiche, ai rappresentanti del mondo della medicina generale, delle farmacie pubbliche e private di comunità. Chiede inoltre Silvia Maino che ci sia la possibilità di ricorrere alla distribuzione dei farmaci necessari al trattamento e alla cura di queste malattie, attraverso le farmacie territoriali, ovvero presidio sanitario fondamentale nell’ambito dell’accordo tuttora vigente tra Regione del Veneto, aziende ULSS e associazioni di categoria in rappresentanza di farmacie pubbliche e private convenzionate. «E’ necessario che i provvedimenti non rimangano solo sulla carta e si traducano invece in benefici concreti per pazienti e caregivers – chiosa ancora il consigliere Maino –. Auspichiamo il sostegno e la promozione nei progetti di screening già di fatto operativi nelle farmacie, finalizzati ad intercettare il malato e successivamente indirizzarlo alla rete assistenziale regionale per la sua presa in carico». Altro passaggio importante per l’esponente vicentina in Consiglio Regionale, è quello di instaurare una collaborazione con altre regioni affinché vi sia un modo uniforme di distribuzione di farmaci su tutto il territorio nazionale, per evitare disomogeneità nell'accesso alle cure con farmaci biologici ed innovativi: «Come ho più volte sostenuto - sottolinea infine Silvia Maino - è necessario coinvolgere i farmacisti territoriali per sviluppare e potenziare una rete assistenziale dedicata alla cura delle patologie reumatiche istituendo dei tavoli regionale per coinvolgere tutti i portatori di interesse, (comprese le associazioni malati) per fornire linee di indirizzo per migliorare la presa in carico complessiva del paziente».
Rigo (Lega-LV): «Imprese agromeccaniche, un albo e sostegni economici per riconoscere il ruolo fondamentale del settore nell’agricoltura del futuro. Presentato un progetto di legge»
Venezia, 30 giugno 2022 – «Le imprese agromeccaniche oggi vengono definite come i “professionisti dell’agricoltura”. Sono loro che, sfruttando le potenzialità della più moderna tecnologia, rendono più agevole il lavoro di tante imprese agricole che rappresentano l’eccellenza della nostra economia. È per questo motivo che il loro ruolo dovrebbe essere riconosciuto universalmente. Ho quindi presentato un progetto di legge che va a modificate la legge regionale già esistente del 2014, inserendo non solo l’istituzione di un albo delle imprese agromeccaniche, ma anche la previsione di sostegni economici che permettano l’ammodernamento delle macchine e delle attrezzature». Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, presenta con queste parole il progetto di legge da lui depositato in Consiglio regionale del Veneto.
«Ad oggi ci sono imprese agromeccaniche che gestiscono le aziende al 100% nella raccolta (trebbiatura e trinciatura), al 60/70% nelle lavorazioni del terreno e nella semina, ma occupandosi anche di colture specializzate come quelle frutticole, orticole o viticole. Negli ultimi anni, le imprese agromeccaniche non hanno solo potenziato la loro attività ma stanno diventando una realtà sempre più consistente: in Veneto ci sono 1.500 imprese iscritte in CCIAA con il corrispondente codice Ateco, più di 10.000 trattori ad alta potenza immatricolati, oltre 1.000 grosse macchine da raccolta (Trince e mietitrebbie) e circa 5.000 occupati nel settore. Queste macchine di altissima qualità vengono spesso messe a disposizione di quegli imprenditori agricoli che, per le loro dimensioni, non hanno i mezzi di acquistare attrezzature da diverse centinaia di migliaia di euro e che, quindi, richiedono i servizi di imprese terze. Siamo, in sostanza, di fronte all’agricoltura del futuro. E in un momento di particolare difficoltà del settore – conclude Rigo -, non possiamo non cercare di facilitare il più possibile il lavoro a chi contribuito a rendere il Veneto una terra dai prodotti eccellenti e invidiati in tutto il mondo».
Boron (Lega – LV): «Nessuna proroga: il Governo cancella il superbonus»
Venezia, 29 giugno 2022 - «Il Governo vuole cancellare con un colpo di penna il superbonus in edilizia». Così Fabrizio Boron, consigliere regionale Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta con amarezza la decisione del Presidente del Consiglio. «Sarebbe una decisione sbagliata, se confermato l’orientamento del Governo di non prorogare il superbonus, si rischierebbe, di mandare al fallimento e alla rovina migliaia di famiglie e imprese che hanno già speso molto per progetti e affidato i lavori» chiosa ancora Boron.
E’ necessario ricordare che, con una risoluzione approvata all’unanimità in consiglio regionale lo scorso 29 marzo, il consigliere Fabrizio Boron aveva chiesto, in materia di cessione dei crediti in edilizia, di intraprendere ogni azione e iniziativa per intervenire subito, in occasione dell’iter di conversione del decreto legge del 27 gennaio 2022, n.4 “sostegni ter”, per ripristinare il regime di cessione dei crediti in edilizia e ovviare gli effetti indesiderati di una norma strategica per la ripresa del sistema paese, e con lo stesso chiedeva una proroga alla scadenza, in quanto il blocco “cessione dei crediti” e la mancanza di materie prime stava a sta facendo slittare i lavori.
«La modifica alla cessione fu concessa dal Governo ma ad oggi non ancora perfezionata – sostiene ancora l’esponente regionale - forse perché fu compreso che la difficoltà indotta dalla cessione e dal recupero dei crediti autorizzati, aveva creato una paralisi e un blocco del sistema edilizio. Il tutto ulteriormente aggravato dal fatto che nell’ultimo anno i prezzi hanno subito aumenti esorbitanti a causa della scarsità di materiali difficili da reperire sul mercato. Ora, alla luce di quanto proposto dal Governo, viene da pensare che la modifica iniziale contro le frodi della cessione dei crediti, che ha creato il blocco dei cantieri, venduta così dall’attuale Governo, sia stata semplicemente utile per bloccare l’accesso ai super bonus prima dell’attuale decisione».
Michieletto e Vianello (Lega-LV): «Estradizione negata dalla Francia: ingiustizia è fatta»
Venezia, 30 giugno 2022 - «La decisione della Corte di Appello francese di negare l’estradizione a tutti i dieci terroristi italiani incriminati da anni per le loro malefatte al tempo del terrorismo rosso, lascia senza parole. E’ evidente che a Parigi non si ha cognizione del dolore e della sofferenza patita in quegli anni. Una scelta inaccettabile per un Paese come la Francia di Macron che fa dei diritti e della Democrazia, la sua bandiera». Sono queste le parole dei consiglieri Michieletto e Vianello nel commentare la decisione della Corte di Appello di Parigi sulla mancata estradizione dei terroristi italiani del periodo del terrorismo di estrema sinistra. «Dopo anni di copertura politica e mediatica, questi dieci colpevoli di crimini possono ora godere anche di una sentenza come quella di ieri. E così, quella ferita che nel nostro Paese è stata aperta da assassini e terroristi più di quaranta anni fa, rimane aperta e anzi, diventa ancora più dolorosa. Chi può spiegare ai familiari delle vittime, innocenti, che dopo tanti anni, i colpevoli dei loro crimini possono continuare a fare la loro vita, serenamente, senza affrontare il loro conto con la Giustizia italiana? Il nostro pensiero va a queste persone che, ingiustamente, hanno tanto sofferto. E che, da ieri, avranno un motivo in più per continuare a non credere nella volontà di punire gli assassini dei loro parenti» concludono i due consiglieri regionali, Vianello e Michieletto.
Villanova (Lega-LV): «Pronta la legge quadro sull’Autonomia: una svolta che attendevamo»
Venezia, 29 giugno 2022 – «Apprendo con soddisfazione che il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, così come fa sapere il nostro governatore Luca Zaia, durante il question time alla Camera ha reso noto che il ddl sull'Autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all'esame del Consiglio dei Ministri. Una legge quadro sull’autonomia che attendevamo da tempo» commenta il capogruppo dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova. «Le parole del Ministro fanno ben sperare, così come ha sottolineato anche il nostro governatore Luca Zaia, che sosteniamo da sempre nella complessa partita sull’Autonomia. E’ da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta». Spera vivamente, il consigliere Villanova, che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. «Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese» conclude il consigliere regionale.
Dolfin (Lega-LV): «Grandi navi, al porto di Chioggia un nuovo arrivo. Una buona soluzione per mantenere la leadership nel settore crocieristico e salvaguardare la laguna»
Venezia, 29 giugno 2022 – «Dopo la Nave da Crociera Viking Sky, è arrivata al Porto di Chioggia la Nave Viking Sea. Così, per la seconda volta, il Porto Clodiense ha potuto ospitare una nave da crociera. Un primo passo per dare una nuova vita al settore crocieristico veneziano, sicuramente voluto e ben visto da parte di tutti, in primis da parte dell’Amministrazione Comunale che ha operato a monte, facendo sinergia con l’Autorità di Sistema Portuale e con tutti gli attori in campo. È questa la dimostrazione che le direttive ministeriali per la crocieristica a Venezia e per tutela della stessa Laguna porteranno anche a una valorizzazione del Porto Clodiense, assai poco considerato fino ad oggi. Porto che potrà godere dello stanziamento di ulteriori risorse per un nuovo efficientamento». Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta con queste parole il nuovo arrivo di una Grande Nave a Chioggia.
«Rammento che lo scalo chioggiotto è stato scelto dalle compagnie di navigazione, al pari di Barcellona, Civitavecchia, Olimpia-Pireo, come possibile home-port per l’itinerario dell’Adriatico orientale, con mete che vanno da Dubrovnik, Kotor, Corfù, Olimpia. Fanno dunque ben sperare questi arrivi, in un momento tra l’altro che vedono Chioggia già al centro di altre positive considerazioni a vario livello. Attraverso il rilancio del settore delle crociere, quindi, la portualità clodiense, elemento centrale per lo sviluppo del territorio e del suo tessuto economico e commerciale, potrà godere di un ulteriore slancio, nell’ottica della sostenibilità ambientale. Questa, però, non può contrapporsi alla sostenibilità economica e alla tutela del lavoro. Il porto di Chioggia può diventare a tutti gli effetti un vero “Home-Port” a servizio di tutta l’Autorità di Sistema, con Venezia che mantiene saldo il ruolo di capofila, per salvaguardare il lavoro e l’economia del sistema crocieristico all’interno della Laguna veneta e del Veneto. Non possiamo e non dobbiamo perdere la leadership della Crocieristica nell’Adriatico. Consideriamo che i porti di Ravenna, Monfalcone, Trieste sfruttano, o usano maldestramente, l’etichetta di Venezia perché sono ben consapevoli che la nostra città rimane la meta preferita di tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo. Quindi, e a maggior ragione, la crocieristica va salvaguardata, tutelata e migliorata, anche oggi che la vede collocata nel Porto di Marghera come alternativa provvisoria per salvaguardia ambientale, architettonica e ambientale».
«Dunque – conclude Dolfin - accogliamo con molta soddisfazione questi primi arrivi, in sinergia con Venezia e nel comune interesse di aumentare questo indotto. Bene il dialogo, ma non le contrapposizioni a senso unico: salvaguardare la nostra laguna non vuol dire censurare o vietare un settore che rappresenta pane e vita per il nostro territorio. Dire solo No alle Grandi Navi non serve a nessuno, perché laddove noi saremo divisi, altri potranno fare fortuna».
Voto UE su auto elettrica, Michieletto e Vianello (Lega-LV): euro omaggio alla Cina, un patrimonio di ingegneria a rischio di estinzione
Venezia, 29 giugno 2022 – “Non bastava la guerra in Ucraina. Ne’ il caro prezzi.
L’Europa ha deciso di disintegrare il settore automobilistico di casa nostra con una scelta sconsiderata.
Lo stop alle autovetture Diesel e a benzina nel 2035 è una scelta sconsiderata che porta un vantaggio solo a Pechino”.
Sono queste le parole dei consiglieri dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta Gabriele Michieletto e Roberta Vianello nel commentare il voto della Plenaria del Parlamento Europeo sullo stop sui veicoli a scoppio a partire dal 2035.
“Il concetto di transizione comporta che il processo di passaggio da una tecnologia ad un’altra sia graduale nel tempo e nei modi.
Stabilire con un colpo di mano la fine di un patrimonio tecnologico come quello dell’automotive, punta di diamante della nostra economia, è un omicidio industriale.
I veicoli elettrici saranno parte importante del nostro futuro, così come i motori endotermici di nuova generazione, i motori ad idrogeno e automezzi ibridi: il passaggio a tali innovazioni dovrà comunque essere accompagnato.
Anche economicamente: le auto elettriche sono più costose, con questa crisi economica, chi aiuterà i cittadini a sostenere i maggiori costi?
Per non parlare dei 500 mila posti di lavoro: mezzo milione di persone con relative famiglie che potrebbero trovarsi in pochi anni senza occupazione, solo perché per qualcuno scrivere “green” è cool.
L’Europa farebbe bene a riflettere più accuratamente.
Greta e soci non possono imporre la politica industriale del Paese” concludono i due consiglieri
Andreoli (Lega-LV): «Comunità energetiche, approvata all’unanimità la legge per facilitare e promuovere una cultura della condivisione energetica e della sostenibilità»
Venezia, 28 giugno 2022 – «Ancora una volta il Veneto, con il voto di oggi in aula consiliare, ha anticipato i tempi del governo, grazie alla nuova legge per la promozione dell’istituzione delle comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente sul territorio regionale, precedendo i decreti attuativi ministeriali. Questo ci permetterà di diffondere in tempi ancora più rapidi lo strumento delle comunità energetiche, un meccanismo di solidarietà e sostenibilità che porta vantaggi a tutti. Allo stesso tempo la legge si propone di sburocratizzare le pratiche per la costituzione definendo opportuni protocolli d'intesa con i distributori locali di energia, le associazioni di comuni, sovrintendenza e gli altri soggetti interessati affinché queste forme di collaborazione, anche tra pubblico e privato, diventino realtà». Marco Andreoli, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Terza commissione consiliare, commenta così l’approvazione all’unanimità della legge regionale per la promozione delle comunità energetiche, di cui è stato relatore nell’aula del Consiglio regionale.
«Ancora oggi pochi cittadini sanno davvero cosa sia una Comunità energetica. Ricordiamo che con questa espressione si intende un insieme di persone, imprese o enti pubblici che, tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obbiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali. Le comunità energetiche rappresentano quindi un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Tutto questo finalizzato alla lotta agli sprechi energetici e alla condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale, perché efficientare i consumi non è meno importante della produzione di energia, processo sempre più costoso alla luce dei recenti sviluppi geopolitici. La legge approvata oggi, che accorpa tre diversi pdl di cui uno presentato dalla Giunta regionale, mediante lo stanziamento di fondi adeguati e la stipula di questi protocolli d’intesa mira a promuovere, sostenere e favorire la costituzione delle Comunità energetiche, favorire Comuni e gestori pubblici di edilizia residenziale per le attività correlate alla diffusione e realizzazione delle Comunità energetiche, semplificare e uniformare i procedimenti autorizzatori correlati alla costituzione della Comunità. È prevista anche la costituzione di un tavolo tecnico per la riduzione dei consumi energetici che sarà istituito dalla Giunta regionale con rappresentanti del territorio e dei principali portatori di interesse. Questo avrà il compito di programmare attività di sensibilizzazione della popolazione rispetto all’autoconsumo e risparmio di energia, monitorare i fabbisogni energetici, diffondere buone pratiche, individuare modalità per la gestione efficiente delle reti energetiche anche attraverso la consultazione di ARERA, GSE S.p.A. (Gestore dei Servizi Energetici) ed ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico e sostenibile) e la formulazione di proposte da sottoporre ai soggetti istituzionali e regolatori, oltre che alle comunità energetiche)».
«La Regione – continua il presidente Andreoli - prevede lo stanziamento di fondi a favore dei Comuni e dei gestori pubblici di edilizia residenziale pubblica per la diffusione di CER (Comunità energetiche rinnovabili) e AERAC (Autoconsumatori di Energia Rinnovabile che Agiscono Collettivamente), nonché per la promozione, la facilitazione e la diffusione delle Comunità e per la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali a servizio di queste. Verranno inoltre stipulati protocolli di intesa con i distributori locali di energia elettrica e con il Gestore dei servizi energetici – GSE S.p.A., finalizzati a facilitare la costituzione e il funzionamento delle CER, con il Ministero competente in materie di beni culturali per definire le condizioni necessarie all’ottenimento dei pareri e delle autorizzazioni necessarie alla costituzione delle CER e allo sviluppo di impianti per gli AERAC, con l’obiettivo di favorire il processo di decarbonizzazione e di mitigazione del cambiamento climatico, e con i Comuni e le associazioni di Comuni per semplificare e uniformare i procedimenti autorizzatori. Tutto questo permetterà di diffondere in modo esponenziale una cultura della condivisione energetica, oggi più che mai essenziale per combattere questo momento particolarmente complesso».